Tra pochi giorni conosceremo la decisione del giudice in merito al destino di Antonio Logli, marito di Roberta Ragusa: l’uomo sarà condannato per l’omicidio della donna e la distruzione del suo cadavere o verrà prosciolto? Ed in caso di condanna, sarà accettata la richiesta della procura relativa alla pena di 20 anni di reclusione? Questa sera se ne discuterà a lungo nel corso della nuova puntata di Quarto Grado, ma nel frattempo la cugina di Roberta Ragusa, Maria, da sempre in prima linea al fine di fare chiarezza sulla scomparsa misteriosa della donna, al settimanale Giallo ha commentato la tesi della difesa di Antonio Logli in merito al presunto allontanamento volontario. “Ogni volta che raccontano questa storia dell’allontanamento volontario, per noi è un pugno nello stomaco”, ha commentato la donna. Maria Ragusa ha poi smentito che Roberta potesse essere al mare, in Sicilia, terra nella quale non c’è mai stata ed alla quale non sarebbe particolarmente legata in quanto non ci sarebbe nessun parente al punto da poter giustificare questa ipotetica scelta.
La trasmissione di Rete 4, Quarto Grado, questa sera dedicherà ampio spazio anche al caso di Roberta Ragusa, la donna misteriosamente scomparsa quasi cinque anni fa. E’ stata uccisa da Antonio Logli? Si è allontanata volontariamente? Sono queste le due differenti tesi sostenute rispettivamente da accusa e difesa: per la prima, il marito Antonio Logli avrebbe ucciso la donna dopo la sua scoperta della relazione clandestina portata avanti per anni con l’ex baby-sitter Sara Calzolaio, oggi sua compagna ufficiale. Successivamente, sempre a detta dell’accusa, Logli si sarebbe sbarazzato del cadavere, distruggendolo. Per questo motivo è stata avanzata la richiesta di condanna a 20 anni di reclusione al termine del processo con rito abbreviato a carico dell’uomo, iniziato il 2 dicembre scorso e che terminerà il prossimo 21 dicembre con la lettura della sentenza. Ma qual è, invece, la versione della difesa? “Roberta Ragusa è ancora viva e ha bisogno di aiuto, per questo dovete continuare a cercarla. Logli va assolto perché è innocente”, riporta Repubblica nell’edizione fiorentina. La battaglia giudiziaria tra accusa e difesa, dunque, va avanti anche a distanza di pochi giorni dalla sentenza che condannerà o al contrario proscioglierà (per la seconda volta) il marito di Roberta Ragusa.
Il caso di Roberta Ragusa, la donna ed imprenditrice di Gello di San Giuliano Terme, misteriosamente scomparsa la notte tra il 13 ed il 14 gennaio di quattro anni fa, torna al centro della nuova puntata di Quarto Grado. La trasmissione di Rete 4 affronterà le ultime novità in attesa della sentenza del prossimo 21 dicembre relativa al processo con rito abbreviato a carico di Antonio Logli, unico imputato e marito della vittima, accusato del suo omicidio e della distruzione del cadavere. Solo due le udienze del processo lampo che potrebbe chiudersi con la decisione del giudice Elsa Iadaresta – lo stesso che ha deciso per il suo rinvio a giudizio – se condannare o meno Logli alla pena di 20 anni chiesta dalla procura. Intanto, il caso tornato alla ribalta negli ultimi mesi, è stato trattato anche nel corso dell’ultimo appuntamento della trasmissione Chi l’ha visto, la quale nella passata puntata ha trasmesso un’intercettazione importantissima con protagonisti i genitori del marito di Roberta Ragusa. I signori Logli non hanno nascosto i loro dubbi in merito al comportamento del figlio Antonio, a distanza di sei mesi dalla scomparsa della moglie. Era l’8 luglio 2012 quando il padre di Antonio Logli, Valdemaro, pronunciò una frase emblematica: “Siccome la voleva lasciare, per me l’ha fatta fuori lui”. Dubbi condivisi anche dalla moglie, la quale tuttavia non ha mai realmente voluto credere ad una tragica fine per Roberta Ragusa. Un’altra intercettazione trasmessa dalla medesima trasmissione di casa Rai, vedrebbe protagonista Sara Calzolaio, attuale compagna di Antonio Logli e da sempre sua amante anche prima della scomparsa di Roberta Ragusa. La donna, parlando al telefono con l’uomo di cui è innamorata, dice di poter mettere la mano sul fuoco ma solo sul suo conto, in quanto non era in casa quella notte di quasi cinque anni fa. Dalle sue parole sarebbero emersi i dubbi nei confronti di Logli, avanzando qualche sospetto, sebbene il marito della donna scomparsa abbia sempre cercato di respingere ogni accusa a suo carico. “La mano sul fuoco ce la metto per me… perché io so che dormivo… per dire… io stessa dormivo”, diceva Sara Calzolaio all’amante. Sebbene dicesse ad Antonio Logli di credergli, la stessa donna sosteneva: “Non tornano le cose…”. Il giudice terrà conto di questi dubbi e sospetti anche tra le persone più vicine al marito di Roberta Ragusa?