Nel giorno dedicato a San Siro sono varie le celebrazioni previste a Pavia che celebra il suo primo vescovo. Come riporta il Giorno, saranno consegnate oggi le civiche benemerenze del Comune. Si tratta di 5 medaglie che saranno consegnate a monsignor Giovanni Giudici, Ernesto Bettinelli, Ferdinando Superti Furga, Gabriele Pelissero e Silvia Priori; i 3 attestati a Stefano Bressani, Gigi Rognoni e Pietro Prini (alla memoria). Nel giorno di San Siro saranno poi premiati i dipendenti comunali con 30 anni di servizio e anche, novità di quest’anno, i volontari della Protezione civile. Previsto poi il consueto discorso del sindaco Massimo Depaoli. Per quanto riguarda la parte religiosa la festività di San Siro prevede il solenne pontificale del vescovo, alle 18 in Duomo: quest’anno avrà un valore particolare visto che è la prima celebrazione di questa ricorrenza del nuovo vescovo Corrado Sanguineti. In questa occasione il vescovo presenterà la sua prima lettera pastorale, della quale è stato anticipato solo il titolo ‘Maestro dove dimori (Gv 1,38). Incontrare Cristo oggi’. La funzione in onore di San Siro sarà concelebrata da don Savino D’Amelio, parroco di Amatrice, invitato dopo l’incontro nelle zone terremotate con i volontari della Caritas di Pavia.



Uno dei santi che si festeggia il 9 dicembre è san Siro, primo vescovo della città di Pavia. San Siro fu originario della Palestina e, come molti altri a quel tempo, seguì le predicazioni di Gesù. Secondo la tradizione, il giovane che portava il canestro con i sette pani e i sette pesci, come narrato nella parabola della moltiplicazione dei pani e dei pesci di Nazareth, era proprio san Siro. Secondo fonti agiografiche, dopo la crocifissione di Gesù, san Siro seguì Pietro a Roma e venne da questi inviato più a nord, nelle terre padane, per evangelizzare quelle genti. A Pavia, in quel tempo chiamata dai romani Ticinum Papiæ, il santo svolse opera di diffusione della parola di Gesù e, per questo suo impegno, divenne il primo vescovo della città lombarda. Altre fonti lo collocano invece accanto a Sant’Ermagora, proto-vescovo di Aquileia e discepolo di San Marco Evangelista, che lo avrebbe inviato a Pavia, insieme a Sant’Invenzio. Si narra che, al loro arrivo, la popolazione locale li accolse con gioia e si convertì al cristianesimo ancor prima di ascoltare la predica, suggestionata dalle notizie dei miracoli compiuti dallo stesso san Siro durante il suo viaggio dalla Terra Santa. Il suo nome e i prodigi da lui compiuti divennero presto famosi e la sua figura divenne popolare anche in altre regioni della Val Padana. San Siro è un personaggio realmente esistito anche se, secondo alcuni studi storici, sarebbe stato vescovo di Pavia intorno al IV secolo. Fino alla metà del IX secolo, il luogo della sua sepoltura rimase la Chiesa dei SS. Gervasio e Protasio, a Pavia, probabilmente fatta edificare dallo stesso san Siro. Nell’antica basilica, eretta in onore dei due martiri cristiani, san Siro sarebbe stato sepolto proprio il 9 dicembre, non si sa di quale anno, in una tomba ancora visibile. Secondo la leggenda, in punto di morte, san Siro avrebbe predetto secoli di prosperità a venire per la città. Successivamente, il suo corpo venne traslato nel Duomo di Pavia, quando vescovo della città era Adeodato e, recentemente, è stato venerato nella chiesa di Santa Maria del Carmine. 



È il patrono di Pavia, l’antica Ticinum di origini romane, ridente città della Lombardia che sorge lungo le sponde del Ticino. Già capitale del regno longobardo, Pavia ospita una delle più antiche università italiane. Numerose sono le antiche chiese nel centro storico, oltre a quelle già citate e legate alla vita di San Siro, tra le quali spicca la medievale Basilica di San Michele Maggiore. A poca distanza si trova la celebre Certosa di Pavia, splendido capolavoro in stile gotico-rinascimentale. 

Pavia celebra la figura di san Siro con le solenni celebrazioni del 9 dicembre. Dopo oltre vent’anni, a seguito di lavori di restauro, le commemorazioni del santo patrono si tengono nuovamente nel Duomo di Pavia. Durante la festa di san Siro, hanno luogo le tradizionali consegne delle benemerenze civiche, consegnate ai cittadini che si sono contraddistinti per particolari meriti. Per l’occasione, viene preparata fin dal 1878 la tradizionale torta di San Siro, un prelibato pan di Spagna inzuppato nel rum, farcito con crema al burro di nocciole e ricoperto da una glassa al cioccolato con il nome del Santo. 



Altri santi e venerazioni del 9 dicembre sono: San Giovanni Didaco, San Juan Diego Cuauhtlatoatzin, San Cipriano di Genouillac, Santa Gorgonia, Santa Leocadia di Toledo, San Pietro Fourier, Beato Liborio Wagner.