In Europa sta tornando l’allarme un timore sinistro per una possibile nuova Chernobyl: come e in che senso? Già riavvolgiamo il nastro e partiamo dal Belgio: gli esperti di nucleare sono preoccupati perché dopo l’esplosione nella centrale di Doel di inizio gennaio, sono tate scoperte nelle altre due centrali almeno 16mila crepe con il responsabile della sicurezza nucleare belga cha ha chiesto immediati accertamenti. I paesi confinanti hanno alzato allerta e il timore di tornare ad un nuovo disastro nucleare stile Chernobyl sta correndo per le schiene di alcuni esperti e responsabili delle aree vicine. È partita anche una petizione online perché chiede ai governanti di fermare i reattori del Belgio perché il rischio sarebbe grave, ma ovviamente non viene confermato nulla di ufficiale dal punto di vista né del Belgio né degli altri Paesi. La ministra per l’ambiente tedesco Barbara Hendricks oggi è a Bruxelles per protestare ufficialmente con il governo belga e chiedere accertamenti ulteriori sulla reale condizione delle centrali nucleari fiamminghi. La richiesta di molti su web anche dalla Germani è quella di sospendere le attività nucleari fino a quanto non verranno approfonditi gli impianti nel dettaglio per evitare “sconvenienti” novità. Il timore rimane, la realtà dei fatti va ancora però verificata nel dettaglio.



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