Il Premier italiano, parlando in Nigeria ad Abuja, ha parlato del tema immigrazione, spiegando che è positivo che le spese per salvare i migranti che dalla Turchia cercano di raggiungere la Grecia siano scomputate dal deficit. Tuttavia sarebbe assuro pensare che non lo siano le spese per soccorrere le persone che cercano di attraversare il Mediterraneo raggiugendo l’Italia dal Nord Africa. “Pensare di considerare in modo diverso le spese per salvare i bambini eritrei che arrivano in Sicilia mi sembra assurdo e illogico. Solo una perversione burocratica può fare distinzioni tra le vite da salvare”, ha detto il Premier.



A Pozzuoli, in provincia di Napoli, un uomo ha dato fuoco alla sua compagna incinta a seguito di un litigio. I medici, dopo il trasporto in ospedale della donna, ha deciso di indurle il parto e la bambina, prematura all’ottavo mese, sta fortunatamente bene. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, a seguito di un litigio con la donna, le ha versato addosso dell’alcol e le ha dato fuoco, scappando poi a bordo di un’auto. Un vicino di casa è intervenuto chiamando i soccorsi e spegnendo le fiamme. Le condizioni della donna vengono ritenute gravi. Il fuggitivo ha invece terminato la sua corsa con un incidente stradale ed è stato poi raggiunto dai Carabinieri.



La Commissione europea ha chiarito che le risorse che verranno dati dai singoli paesi per alimentare il fondo da 3 miliardi di euro da destinare alla Turchia per l’emergenza migranti non verranno conteggiati nel deficit ai fini del Patto di stabilità e crescita. Bruxelles ha anche spiegato che tale posizione era stata già notificata a dicembre. Riguardo invece alla richiesta italiana di una “flessibilità” da utilizzare per le spese sostenute per l’emergenza immigrazione una decisione verrà presa, come già annunciato, in primavera. Resta il fatto che Renzi aveva appunto chiesto che i fondi destinati alla Turchia non fossero conteggiati nel deficit di Roma, ma a quanto pare il Premier avrebbe già dovuto sapere da dicembre che non lo sarebbero stati.



Nella notte c’è stata un’esplosione in una villa di Saremo, dove soggiornava Gabriel Garko, il noto attore, che si sta preparando al Festival della canzone italiana che lo vedrà presente sul palco nel ruolo di “valletto”. Ferito, con un trauma cranico, l’uomo è stato portato in ospedale. La proprietaria della villa è invece deceduta. Per Garko si parla di una prognosi di 15 giorni. In ospedale è stata portata anche una donna che si trovava nella villa. Ancora non si capiscono le ragioni dell’esplosione, anche se non si esclude una fuga di gas. Certamente in giornata ci saranno degli aggiornamenti che potrete trovare cliccando qui.

“Quando sul Mediterraneo c’è bel tempo, c’è il rischio che (i miliziani dell’Isis) possano fare la traversata, mescolandosi ai migranti. E’ un grande rischio. Tutti sono consapevoli del pericolo che il conflitto in Siria ed Iraq, dove stiamo vedendo alcuni risultati positivi, si trasferisca in un nuovo conflitto in Libia. Ci deve essere un governo di unità nazionale. C’è un serio processo politico in corso, sostenuto dal Consiglio di sicurezza dell’Onu. E’ urgente “, lo ha detto il ministro della Difesa francese Jean-Yves Le Drian, sottolineando il fatto che Lampedusa è a 350 chilometri dalle coste della Libia e costituisce un potenziale accesso per i terroristi.

Non accennano a placarsi le polemiche che hanno accompagnato la manifestazione del “family day”, nè all’interno dei palazzi della politica, nè tanto meno fuori. A livello politico prende slancio la polemica tra Salvini, leader della lega Nord, e Angelino Alfano Ministero dell’interno e grande sostenitore della manifestazione. L’esponente “nordista” oggi non è stato avaro di dichiarazione, egli non capisce infatti come una delle figure più importanti del governo Renzi riesca a “avere la coerenza” per appoggiare una manifestazione contraria al governo di cui fa parte. Sul fronte pubblico invece spicca la guerra di cifre tra gli organizzatori e la Prefettura di Roma, per i primi alla manifestazione hanno partecipato più di 2.000.000 di persone, l’organo di polizia della capitale invece stima in non più di 800.000 persone i partecipanti.  

Ennesima protesta a Roma di quei risparmiatori che si dicono “truffati” da alcune banche italiane. La manifestazione avvenuta dinanzi a Palazzo Chigi, voleva tenere alta l’attenzione sulle pieghe di quel “decreto salva banche”, che tante polemiche ha suscitato nelle settimane scorse. I risparmiatori riuniti, per la verità poche centinaia, tramite l’organizzatore della protesta hanno sottolineato come essi si sentono truffati due volte, una volta dal sistema bancario, e l’altra dagli organi politici che hanno preferito salvare gli istituti bancari e dimenticarsi di chi in quegli istituti aveva perso i risparmi di una vita. Il governatore di Banca Italia Visco nel frattempo ha dichiarato “che sulle banche non si poteva fare di più”, l’alto esponente ha rassicurato inoltre che il sistema bancario italiano è “sicuramente più solido” rispetto altri sistemi europei.    

Un inverno atipico quello che si sta consumando in queste settimane in tutta la penisola Italiana. Le medie storiche dicono che è quello più caldo e meno piovoso da oltre 200 anni. I meteorologi, infatti, pongono l’attenzione di come in questa prima parte di inverno, siano state registrate le stesse precipitazioni che mediamente avvenivano nel mese di agosto. La situazione non fa altro che aggravare la situazione smog nelle città italiane. Allo studio nuove misure per eliminare il rischio del superamento della soglia delle polveri sottili. In questa situazione non sorprende la decisione di Napoli in cui sarà attivo il blocco totale del traffico per sei giorni, a partire da lunedì.   

A Montione, alle porte di Arezzo, una mamma a passeggio con la figlia è stata investita da un cittadino romeno ubriaco alla guida di una minicar. Il fatto, accaduto nel tardo pomeriggio ha provocato la rabbia dei passanti e per l’uomo sono stati momenti a rischio linciaggio. Barbara Fiacchini, 50 anni, di origine polacca e la sua bambina di 10 anni sono decedute poco dopo nonostante i soccorsi, anche sul campo, dei sanitari accorsi. La donna 50 anni, di origine polacca era sposata con un italiano e residente ad Arezzo. Agli esami è risultato che il romeno era alla guida in  condizioni psicofisiche alterate dall’alcol. Il tasso alcolico rilevato sarebbe di quattro volte superiore al limite consentito.