In attesa della nuova puntata di Quarto Grado, che svelerà documenti inediti e retroscena sul giallo di Marco Vannini, il caso del giovane bagnino ucciso nove mesi fa nella villetta dei Ciontoli a Ladispoli è approdato in varie trasmissione tv, tra cui Mattino Cinque. Il giorno successivo all’udienza preliminare per la morte di Marco Vannini, la trasmissione ha raccolto l’importante testimonianza della madre del giovane ucciso che ha ribadito l’enorme rabbia nei confronti dei responsabili: “Mio figlio è sopravvissuto 4 ore dopo quel colpo di arma da fuoco”, ha asserito la madre, facendo riferimento ai soccorsi oltremodo tardivi. In attesa della prossima data del 4 marzo, la trasmissione di Canale 5 ha anticipato il possibile scontro tra perizie. I legali dei Ciontoli, infatti, in aula hanno sostenuto che Marco non si sarebbe comunque potuto salvare nei tempi indicati dall’accusa, aprendo così la strada alla loro probabile strategia difensiva. Una strategia che sembra voler sostenere una tragica fatalità in riferimento a quanto accaduto la sera del 17 maggio scorso. Per la Procura, invece, i cinque membri della famiglia Ciontoli dovrebbero essere condannati per omicidio volontario in quanto, oltre allo sparo, avrebbero volontariamente chiamato i soccorsi con estremo ritardo nonostante le gravi condizioni nelle quali versava il povero Marco Vannini. Tornando alla strategia dei legali dei Ciontoli, contro di loro ci sarebbero le bugie e le chiamate al 118 nelle quali minimizzavano l’accaduto, oltre ai tentativi di depistaggio. Il giudice terrà conto di questo?
Dopo l’ultima sconvolgente rivelazione SUL CASO DI Marco Vannini relativa al passaggio di denaro da un conto corrente intestato ai coniugi Ciontoli ad un conto corrente intestato unicamente alla moglie del militare della Marina, si apre un nuovo squarcio nel giallo sulla morte di Marco Vannini. I genitori del giovane bagnino ucciso nella villetta dei Ciontoli a Ladispoli nove mesi fa, hanno preferito non esprimersi in merito alle ultime novità rese note da “Giallo”, ma la madre DI Marco Vannini, Marina ha rilasciato al settimanale alcune forti dichiarazioni. Per la donna, l’udienza preliminare dello scorso 9 febbraio ha rappresentato l’inizio di un lungo percorso giudiziario. “Spero con tutto il cuore che mio figlio ottenga giustizia per quello che gli è stato fatto”, ha dichiarato la donna che ha confessato come proprio non riesca a togliersi dalla mente le urla strazianti di Marco Vannini “che chiedeva aiuto e nessuno muoveva un dito per salvarlo”. “Mi viene il voltastomaco pensare che nessuno ha chiamato l’ambulanza mentre mio figlio si agitava e soffriva”, ha aggiunto la donna, afflitta dal dolore per la perdita dell’amato figlio. Ciò che più fa rabbia alla di Marco Vannini, sarebbe l’assenza di pentimento da parte dei responsabili di fronte a ciò che avrebbero commesso. “Non so più come definirli. Mi limito a dire che sono persone fredde, senza cuore e prive di coscienza”, ha infine chiosato la mamma di Marco Vannini, ribadendo come a parti inverse il figlio non si sarebbe mai comportato nella medesima discutibile maniera.