In un paese devastato da stragi per droga, corruzione a tutti i livelli, povertà economica, papa Francesco non ha avuto paura di richiamare le massime autorità messicane: “I privilegi per pochi aprono la strada a corruzione, narcotraffico e violenza” ha detto davanti al presidente della Repubblica. “Ogni volta che cerchiamo la via del privilegio o dei benefici per pochi a scapito del bene di tutti, presto o tardi la vita sociale si trasforma in un terreno fertile per la corruzione, il narcotraffico, l’esclusione delle culture diverse, la violenza e persino per il traffico di persone, il sequestro e la morte, che causano sofferenza e che frenano lo sviluppo” ha detto Francesco invitando le autorità a impegnarsi per “offrire a tutti l’opportunità di essere degni protagonisti del loro destino”. Incontrando invece i vescovi ha detto loro di vigilare affinché ” i vostri sguardi non si coprano con le penombre della nebbia della mondanità; non lasciatevi corrompere dal volgare materialismo né dalle illusioni seduttrici degli accordi sottobanco; non riponete la vostra fiducia nei ‘carri e cavalli’ dei faraoni attuali”. Ha poi ricordato loro le radici “amerinde” del popolo messicano”.



Escalation sempre più preoccupante sul teatro siriano. L’Arabia Saudita ha invita jet militari in Turchia per sostenere l’invasione via terra da parte dell’esercito turco. Ankara ha chiesto a tutte le nazioni che fanno parte della coalizione anti Isis di sostenere l’invasione. Da parte americana invece dopo gli accordi di Monaco che chiedono il cessate il fuoco ma che Assad ha rifiutato del tutto così come i ribelli, si chiede alla Russia e all’Iran di cessare di sostenere Damasco e costringerlo al cessate il fuoco. Se non l  faranno, si dice a Washington, si arriverà all’invasione via terra. Mosca replica dicendo che se la tregua non funzionerà la colpa sarà degli Usa chiedendo che vengano messi in pratica comunicazioni stabili e oneste.



La tragica morte di Christian Lombardazzi, lo studente 17enne di Roccaraso, morto dopo essere caduto dalla seggiola in classe, ha degli strascichi legali. Tre persone sono infatti indagate per omicidio colposo. Sono la dirigente dell’istituto, Maria Paola De Angelis, l’insegnate che era in classe in quel momento, Dino Di Meo, e il responsabile della società che si occupa della sicurezza dell’istituto, Michele Verratti. Come si sa lo studente è morto dopo che, mentre si dondolava con la seggiola in classe, è caduto e ha sbattuto la testa. Dalle indagini è emerso che Christian alcuni giorni prima era stato protagonista di un episodi analogo, cadendo dalla seggiola mentre si dondolava. La seggiola dello studente, insieme a un’altra, sarebbe fuori norma: dondolandosi ne ha provocato la deformazione ed è quindi caduto. Queste seggiole rappresentano dunque una responsabilità gravissima. 



Il New York Times pubblica una indiscrezione che poi corrisponde ai sospetti avuti sin da subito. A uccidere Giulio Regeni è stata la polizia egiziana. Lo hanno confessato uomini appartenenti alla polizia stessa mantenendo l’anonimato. Credevamo fosse una spia, hanno detto. Si tratta di tre funzionari della sicurezza che risultano anche fra gli indagati. Regeni, hanno detto ancora, era osservato da tempo per suoi legami con esponenti dei Fratelli musulmani ed era considerato una spia. Dicono anche che il giovane studente italiano aveva reagito con vigore all’arresto, “si comportava come un duro” dicono. “Diversi testimoni dicono che intorno alle 7 di sera due agenti in borghese davano la caccia ad alcuni giovani nelle strade” scrive il giornale americano. Hanno fermato Regeni, controllato i documenti e lo hanno portato via. 

Fiumicello in provincia di Udine si è fermata per dare l’estremo saluto a Giulio Regeni il giovane dottorando di 28 anni, ucciso al Cairo in circostanze che ancora rimangono misteriose. I funerali si sono tenuti in forma privata nella palestra del paese, la scelta voluta dai familiari è stata concertata con le autorità religiose, ed ha permesso la presenza di migliaia di persone. Tra la folla intervenuta in forma “strettamente privata” erano presenti alcune personalità politiche, esse come ha tenuto a sottolineare la madre del giovane, sono intervenuti a titolo personale. Anche le corone di Stato giunte, sono state fermamente rifiutati dai parenti, parenti che hanno chiesto al Sindaco del paese di intervenire, senza ostentare quella fascia tricolore propria del primo cittadino. Sul fronte delle indagini nessun passo avanti è stato fatto, e il rapimento, le torture e la successiva uccisione di Giulio restano avvolte dal più fitto mistero. 

Piccato botta e risposta tra l’alto esponente religioso, e la maggiore carica politica del nostro paese quest’oggi tramite la stampa. Ad accendere la miccia sono state le parole di Bagnasco che in un’intervista chiedeva al parlamento di esprimersi tramite la modalità del voto segreto, sulla legge che dovrà regolare le coppie di fatto. A stretto giro di posta è giunta la risposta di Matteo Renzi, il quale a “Radio Anch’io” ha ribadito che le modalità attuative delle votazioni parlamentari, sono scelte in seno alle istituzione, e che esse non “ricevono ordini ne da Bagnasco ne dalla Conferenza episcopale”. immediata la puntualizzazione di Maffeis, addetto stampa dell’alto prelato, che ai giornali dichiara “Era solo appello morale, non tecnico”.

Si è svolto in una saletta privata dell’aeroporto dell’Avana un incontro atteso dal lontano 1054, tra il Patriarca della chiesa ortodossa e il pontefice Francesco. I capi di quelle che sono due delle più potenti religioni mondiali, provano cosi a far ripartire un dialogo interrottosi migliaia di anni addietro, in seguito alla scissione tra la chiesa cattolica e quella ortodossa. L’incontro che si è svolto in forma strettamente privata, è stato preparato nei minimi dettagli, e ha visto il rilascio di un comunicato a firma congiunta. Papa Francesco che è arrivato all’Avana in visita pastorale proseguirà il suo viaggio alla volta del Messico, Kirill invece dopo il colloquio è ritornato a Mosca, entrambe le delegazioni pastorali si sono dette moto soddisfatte dello scambio di idee, che i due alti prelati hanno avuto.

Il ‘triumvirato Berlusconi-Salvini-Meloni candida Guido Bertolaso come sindaco di Roma. Favorevole, dopo il superamento dei problemi familiari che l’avevano portato a declinare la candidatura, la risposta di Bertolaso: “Sono onorato della proposta che Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni mi hanno formulato. Grazie al progressivo miglioramento delle condizioni di salute della mia adorata nipotina, che mi consentono di riacquisire la necessaria tranquillità, accetto questa nuova sfida. Consapevole che sarà indispensabile l’impegno di tutti e sarà altrettanto fondamentale dedicare ogni energia e ogni sforzo, ogni giorno, per migliorare le condizioni di vita dei cittadini romani, per ridare decoro e prestigio ad una città ormai ridotta davvero in condizioni di emergenza.”

Tragedia assurda quella incorsa a uno studente caduto dalla sedia in classe a Roccaraso. E’ morto così sul colpo, in maniera del tutto inaspettata, Christian Lombardozzi, sedicenne di Castel di Sangro (L’Aquila), mentre stava seguendo la lezione di alimentazione. Stando alle prime testimonianze, il ragazzo è scivolato dalla sedia sbattendo la nuca sul muro. A niente sono valsi i soccorsi del medico della scuola, così come quelli del rianimatore giunto in loco con l’elicottero del 118. Alla base della tragedia sembrerebbe esserci una sedia fuori norma in plastica, sollecitata e deformata dal dondolio dello stesso studente. I compagni di classe hanno riferito che quella non era stata la sua prima caduta.

Continua a salire l’attesa per il big match della 25^ giornata di serie A, quello che allo Stadium di Torino sabato vedrà contrapposti le squadre della Juventus e del Napoli. Gli azzurri sono giunti a Torino in vista della partita, Sarri non ha problemi di formazione e schiererà il miglior team possibile, con in avanti quell’Higuain vero trascinatore della sua squadra. Sul fronte bianconero Allegri ha pronta una vera e propria gabbia per impedire le giocate del “pepita argentino” che tanto male hanno fatto agli avversari sotto porta. La partita sarà seguita da milioni di telespettatori e su di essa vigileranno, migliaia di poliziotti pronti a sedare eventuali disordini.