Primo mese senza Isabella Noventa. Era il 15 gennaio scorso quando della segretaria 55enne si persero le tracce da Piazza Insurrezione a Padova. A 30 giorni dalla sua misteriosa sparizione, gli inquirenti non abbandonano alcuna pista, da quella dell’allontanamento volontario a quella del suicidio. Al momento non ci sarebbe alcun indagato nonostante l’anziana madre della segretaria abbia lanciato un appello disperato tramite Chi l’ha visto, indirizzato all’ultima persona che l’avrebbe vista lo scorso 15 gennaio, ovvero Freddy Sorgato. Tanti gli elementi in mano agli investigatori, dalla presunta gelosia dell’uomo alla stalker con le relative lettere ricche di insulti e minacce. Tra smentite (l’ultima, quella del debito di 100 mila euro) e tante domande ancora senza risposta (che fine ha fatto il suo passaporto?) tutte le strade restano aperte in attesa di scoprire chi si nasconde realmente dietro la sagoma – presumibilmente una donna – immortalata dalle telecamere di videosorveglianza in Piazza dei Signori a Padova.



È passato un mese dalla scomparsa di Isabella Noventa, la donna segretaria di Albignasego, e purtroppo di vere e decisive novità non se ne hanno. Fin dal primo momento l’alone di mistero lasciato da questa stranissima scomparsa ha destato negli inquirenti moltissimi buchi neri che ancora ad oggi, 30 giorni dopo, non sono minimamente risolti. Purtroppo per la famiglia della donna e per i suoi conoscenti, Isabella al momento rimane al centro di moltissime ipotesi e teorie tutte per loro conto verosimili. La notte del 15 gennaio si è portata via Isabella, ma non si ancora perché, chi e in che modo: tutte le ipotesi rimangono aperte e questo non aiuta le indagini che rimangono ad un canale non troppo vivo, specie dopo che la versione di Freddy Sorgato, amico, forse compagno, che è stato l’ultimo a vederla, è stata confermata in tutte le sue parti. Non si sa al momento se Isabella Noventa sia viva o morta, se sia stata sequestrata o rapita, oppure se si è allontanata volontariamente, ovviamente con le ipotesi di omicidio che rimangono del tutto possibili. Filmati, persone, testimoni, colpi di scena ci sono ma nuovi dettagli che portino ad una pista certa, al momento, non se ne hanno.



Nelle ultime ore si era aperta una nuova ipotesi in merito alla scomparsa di Isabella Noventa, la segretaria 55enne della quale non si hanno più notizie dallo scorso 15 gennaio, quando fece perdere le tracce da Piazza Insurrezione a Padova. Ad un mese esatto dalla misteriosa scomparsa di Isabella Noventa, si era parlato di un presunto allontanamento volontario a causa di un debito di oltre 100 mila euro, accumulato tra multe e richieste di risarcimento connesse all’attività del fratello Paolo. A smentire categoricamente questa tesi, è stato l’avvocato che segue la famiglia Noventa, Gian Mario Balduin, che come riportato ieri dal quotidiano Il Mattino di Padova avrebbe dichiarato: “Isabella Noventa ha un solo debito per una tassa automobilistica non pagata. Tutti gli altri sono in capo al fratello Paolo e sta cercando di ripianarli. Ma la sorella in questo non c’entra”. Il debito in questione ammonterebbe a circa 400 euro. Al quotidiano, il legale avrebbe ancora sottolineato come i presunti debiti non sarebbero certamente la causa della scomparsa di Isabella Noventa. Permane il giallo del passaporto della 55enne di Albignasego, il quale non risulta tra gli effetti personali finora ritrovati nel suo appartamento. Per tale ragione è stato deciso di emettere un mandato di ricerca europeo che conferma come la pista dell’allontanamento volontario sia ancora piuttosto battuta. Oltre ai debiti di migliaia di euro, la famiglia di Isabella Noventa avrebbe smentito anche l’esistenza di un appartamento in centro a Padova che, secondo l’amica di Freddy Sorgato apparteneva ad un’amica milanese di Isabella nel quale la Noventa era solita trascorrere molti week end. “Questa amica non esiste”, ha tagliato corto la famiglia della segretaria.

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