Contrariamente a quanto credevano in molti, sostenendo a coloro le quali si chiamassero Giorgia, che non esisteva la loro Santa protettrice, il Martirologio Romano, nella sua edizione del 2014, ricorda la commemorazione della Vergine in data 15 febbraio. Santa Giorgia Vergine è nota anche come la Santa di Clermont, venerata da tutta la Chiesa Cattolica. Purtroppo si conosce ben poco della Santa. Le poche informazioni sulla vita, la vocazione ed i prodigi di Santa Giorgia si conoscono per merito di Gregorio di Tours, morto intorno al 594. Egli, avendo vissuto gran parte della sua vita a Clermont d’Alvernia, poté riferire molte notizie, sue o apprese per sentito dire, sulle virtù di Santa Giorgia. Queste notizie, oggi, sono racchiuse nell’opera De Gloria confessorum, che fu oggetto di numerosi studi teologici. Secondo quanto si legge nel De Gloria Confessorum, Santa Giorgia era di origini francesi e visse intorno al VI sec. La Santa trascorse tutta la sua vita nella città di Clermont d’Alvernia, in Aquitania in Francia. Le poche fonti a nostra disposizione ci raccontano che la Santa si rifiutò di sposarsi e questa sua decisione la portò a diventare una anacoreta, cioè una religiosa che abbandonò la vita mondana per ritirarsi in luoghi isolati per dedicarsi all’ascesi, alla contemplazione ed alla preghiera. 



A riguardo, infatti, Gregorio di Tours conferma che Santa Giorgia si ritirò in campagna, e condusse una vita da eremita, offrendo in assoluta libertà le sue ostie divine a Dio. Purtroppo le fonti non riportano la data esatta della sua morte, ma raccontano un piccolo aneddoto che si verificò in occasione del funerale della santa. Gli antichi, infatti, amavano raccontare che mentre il feretro veniva trasportato in Chiesa, sopraggiunse uno stormo di colombe bianche, che la seguirono per tutta la durata della processione, fino al cimitero. Qui, la leggenda vuole che lo stormo di colombe bianche vegliarono la tomba di Santa Giorgia per un giorno intero. Numerosi studiosi vollero studiare il caso, spiegando che la presenza di uno stormo di colombe bianche simboleggia la verginità della Santa. Sebbene non si abbia la conferma, si pensa che i resti della Santa possano essere custoditi a Clermont d’Alvernia, nella chiesa di San Cassiano. 



In occasione del 15 febbraio la Chiesa cattolica è solita ricordare anche la memoria di San Wilfrido (Walfredo) della Gherardesca, San Sigfrido di Vaxjo, San Severo, San Quinidio, Sant’ Onesimo, Beato Michele Sopocko, Santi Isicio, Giuseppe di Roma, Zosimo, Baralo e Agape, Beato Girolamo degli Arese, Beato Giovanni Bodeo, Beato Gaspare Daverio, Beati Federico Bachstein e 13 compagni, Santi Faustino e Giovita, Sant’ Euseo di Serravalle-Sesia, San Decoroso di Capua, San Claudio de la Colombiere, Beato Bartolomeo Dalmasoni, Beato Antonio Marini, Beato Angelo (Scarpetti) da Sansepolcro e Santi 21 Martiri Copti in Libia.

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