, la receptionist di Casa Santa Marta, residenza di Papa Francesco, trovata morta nella sua abitazione a Roma, andava d’accordo con il marito? È quanto stanno cercando di chiarire gli inquirenti del Nucleo Investigativo di via In Selci che, come raccontato da “Il Giornale”, hanno effettuato nella casa della donna tutti i rilievi che solitamenti vengono effettuati quando ci si trova dinanzi ad un caso di omicidio. A destare qualche sospetto è il fatto che sia il marito che la famiglia della vittima abbiano fatto trascorrere molti giorni prima di allertare i carabinieri. Del marito di Miriam, un italiano, si sa che non viveva insieme a lei e che al momento del ritrovamento non era in casa. Una condotta in ogni caso strana per un marito e una moglie: ecco dunque spiegata la decisione di effettuare anche dei controlli sul feto, per capire se il bambino portato in grembo da Miriam fosse frutto dell’unione della donna e il marito o fosse stato concepito in occasione di un rapporto extra-coniugale.



Mistero in Casa Santa Marta: è stata trovata morta la receptionist impiegata nella casa di Papa Francesco, era incinta al settimo mese e il suo corpo è stato trovato senza vita nella propria abitazione a Roma. La donna, 34 anni, di nome Miriam Woulou era italiana originaria dell’Eritrea e lavorava alla reception della palazzina di fianco a San Pietro dove abita il Pontefice; è mistero visto che la donna era da una settimana data in malattia ed è stata trovata solo venerdì scorso senza vita nella sua abitazione. È stato il fratello di Miriam ad avvertire i carabinieri dei numerosi giorni in cui non rispondeva al telefono: le forze dell’ordine sono entrati nella casa e hanno purtroppo constatato la morte. Indagine aperta per la morte misteriosa, richiesta anche dal Vaticano che ha chiesto l’autopsia sul corpo di Miriam con cui si potrà capire l’esatto motivo del decesso. Secondo una prima ricostruzione fatta dal Messaggero, la donna era da tempo sofferente di diabete e doveva seguire meticolosamente una terapia a base di insulina. Il rischio è che la gravidanza del nascituro abbia forse provocato una esasperazione della malattia, provocando un malore fatale. Resta però da chiarire la posizione dal marito visto che per giorni era rimasta, malata e incinta, da sola in casa; la domanda è sopratutto quella sul motivo di così tanti giorni passati senza avvisare della sua scomparsa. Durante l’autopsia verranno effettuati anche esami sul dna del nascituro per comprendere se effettivamente si trattasse del figlio del marito di Miriam, dato che agli inquirenti rimangono molti dubbi rispetto all’intera vicenda familiare. Dal Vaticano filtra la notizia che il Pontefice sia rimasto molto colpito e turbato dalla notizia, visto che la giovane la conosceva personalmente e salutava tutti i giorni in Casa Santa Marta.

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