Dopo l’intervista a La Stampa, torna a parlare il padre di Sofia Sabhou, Mohamed e lo fa alle telecamere e microfoni di Barbara D’Urso per Pomeriggio 5: «Qui a casa Gabriele non è mai venuto. Quel giorno Sofia era qui e ora è andata in Marocco in ferie perché qui non trova lavoro», le brevi dichiarazioni dell’uomo, sconvolto dal fatto della professoressa Gloria Rosboch e del delitto in cui è coinvolto l’ex fidanzatino di Sofia. Con lei, da quanto raccontano anche sulla Stampa oggi, faceva il ruolo del compagno eterosessuale e premuroso, mentre allo stesso tempo viveva la storia tormentata con Roberto Obert, amante gay di 30 anni più vecchio. Per il padre di Sofia i due ragazzi non erano fidanzati ma solo amici, ma resta ora da capire come e in quanto sia coinvolta la bella ragazza italo-marocchina: perché è partita un giorno dopo la scomparsa di Gloria? Come mai la madre di Gabriele è rintracciata vicino alla casa di Sofia il giorno tragico del 13 gennaio scorso?
In diretta a Pomeriggio 5 si tratta del caso Rosboch: spunta un altro nome, Sofia Sabhou, che rientra nel caso orribile del delitto della professoressa 49enne del Canavese. Dopo gli interrogatori e le prime indagini degli inquirenti è spuntato il nome di questa ragazza italo-marocchina che sarebbe l’ultima fidanzatina di Gabriele Defilippi fino al momento della scomparsa di Gloria. Da quel momento in poi la ragazza è andata in Marocco dai parenti e non è più tornata; tra i molti punti da chiarire nella storia dell’ex allievo ora in carcere con l’accusa di omicidio, è proprio il ruolo di questa bellissima 20enne Sofia che pare essere stata con Gabriele fino a pochi giorni prima del delitto Rosboch e che pare essere coinvolta nella truffa ai danni della professoressa di Castellamonte. La Stampa oggi le ha dedicato una pagina intera in cui viene intervistato il padre, Mohamed Sabhou, che afferma come la figlia sia in ferie e con il delitto non c’entra nulla. A questo gli inquirenti credono, infatti Sofia se ha qualche colpa in tutta la vicenda è nell’aver partecipato, sembra soggiogata dala fascino di Gabriele, alla truffa o comunque nel non aver rivelato il reato che il suo fidanzato stava compiendo. Ma da qui all’accusa di omicidio per lei ne passa, dato che nessuno dei coinvolti hanno fatto il suo nome: sia Roberto Obert che Gabriele di Sofia non hanno parlato. Conferma La Stampa che poche ore prima del delitto di Gloria, Caterina Abbattista, madre di Gabriele, viene segnalata con il suo cellulare vicino alla casa di Sofia Sabhou; tra le ipotesi in campo c’è quella per cui quel giorno Caterina voleva incontrarsi con il figlio assassino, io suo complice, proprio da Sofia per costruirsi un alibi. «Mia figlia si è liberata di un incubo, non mi mai piaciuto: aveva la capitò di formare culturalmente le persone che avvicinava, consigliava libri, gruppi musicali, cercava di convincere e condividere con lui gli interessi per la psicologia, per certi autori che pochi conoscevano. Sofia era come stregata», conclude il padre Mohamed. Un particolare che rende ancora più inquietante l’intera vicenda.