La storia di Gloria Rosboch nasconde anche un quadro di forte disagio all’interno della famiglia del presunto assassino, il 22enne Gabriele Defilippi. Dopo la notizia diffusa oggi da La Stampa in merito al presunto tentato suicidio del giovane ora in carcere, la madre Caterina Abbattista, finita anche lei in manette nonostante abbia finora respinto ogni accusa, avrebbe preso le distanze dal giovane. I familiari li hanno entrambi abbandonati, mentre lei avrebbe commentato in merito al figlio: “Non lo voglio mai più vedere in casa mia, mi fa paura, mi picchiava”. Il suo avvocato Matteo Grognardi, dopo averla incontrata in carcere ha potuto confermare il suo stato di malessere asserendo a La Stampa: “Sta male veramente. Non riesce neanche a camminare. Lunedì chiederò al giudice che venga curata in infermeria”.



Si parla anche oggi a Pomeriggio 5 del caso di Gloria Rosboch dopo le inquietanti novità delle ultime ore: il suo presunto assassino, l’ex allievo Gabriele Defilippi, ha tentato questa mattina il suicidio in carcere, come riporta La Stampa. Un tentato suicidio molto maldestro e senza per fortuna successo: con una canottiera, pare dalle prime ricostruzioni, in cui viene riportato le sue uniche parole di questi giorni “voglio solo morire”, dimostrando una quantomeno complessa situazione anche a livello psichiatrico. Intanto, neanche la madre di Gabriele, Caterina Abbattista, anche lei in carcere per concorso in omicidio, non vuole saperne del figlio: “Non voglio vederlo mai più, mi fa paura, mi picchiava”, come riferisce il legale Matteo Grognardi al Corriere Adriatico. Resta comunque da capire che rapporti davvero ci siano tra mare e figlio e in che modo la donna sarebbe coinvolta nel delitto della povera insegnante. Tutte le ultime novità in diretta ora a Pomeriggio 5.



Dopo il funerale di Gloria Rosboch, avvenuto nel pomeriggio di ieri, i riflettori oggi tornano nuovamente ad accendersi sul suo presunto assassino, il giovane 22enne Gabriele Defilippi. In base a quanto scrive La Stampa, il ragazzo ora in carcere, in una cella di isolamento, avrebbe accettato la proposta del suo legale di sottoporsi a perizia psichiatrica. Lo stesso avvocato avrebbe ulteriormente sottolineato l’esigenza della perizia poiché nel suo assistito avrebbe riscontrato “fortissimi disturbi della personalità, già riscontrati nel periodo dell’adolescenza e mai curati”. Nel frattempo, in merito a Gabriele sarebbe spuntata una ulteriore quanto clamorosa notizia: il presunto spietato assassino avrebbe tentato “maldestramente” il suicidio, come rivelato dallo stesso quotidiano. Il ragazzo avrebbe utilizzato la sua canottiera, come dallo stesso rivelato in lacrime all’avocato difensore accompagnando il racconto con la frase: “Voglio solo morire…”.



Durante Mattino 5 poco fa si è ristoranti sul caso di Gloria Rosboch con una novità scovata dal contenitore mattutino di Canale 5 sul giovane ex allievo Gabriele Defilippi in carcere e accusato, assieme al compagno Roberto Obert, dell’omicidio della professoressa del Canavese. È stato sentito infatti, in forma anonima per scelta del personaggio, la persona che giocava con lui al Casinò, per svariate serate: ecco le parole del compagno di casinò di Gabriele e non risparmia giudizi interessanti per capire come ragionava e agiva il ragazzo. «Era un giocatore molto importante, altrimenti non mi avrebbe mai affascinato questo tipo di personaggio: Gabriele ha attirato la mia attenzione perché giocava esattamente quattro volte la mia puntata ogni giro i pallina». A colpire questa persona era poi anche la giovanissima età di Gabriele unita ad un atteggiamento da consumato uomo e giocatore incallito: «per essere un ragazzo così giovane erano cifre importanti quelle che puntava, dai 1500 ai 2500 euro a serata, e si portava a casa anche 15mila euro a fine giro. Aveva un gioco molto compulsivo, si spostava di volta in volta da tavolo a tavola, era elegantissimo e aveva una raffinatezza linguistica incredibile». Da queste parole emerge ancora l’incredibile magnetismo di questo stranissimo e pericoloso ragazzo di cui la stessa Gloria ammetteva nelle lettere scritte a Gabriele: «era molto freddo, molto lucido e poco comunicativo».

In oltre mille persone hanno dato ieri pomeriggio l’ultimo saluto a Gloria Rosboch, la professoressa 49enne uccisa lo scorso 13 gennaio, nel giorno della sua scomparsa. Mentre i genitori e i cittadini di Castellamonte davano l’ultimo saluto a Gloria Rosboch, vittima della truffa e della violenza umana, gli investigatori continuavano a far luce su un omicidio all’interno del quale potrebbe subentrare un nuovo giallo. Nella mattina di ieri i Carabinieri hanno aperto la cassetta di sicurezza intestata a Roberto Obert, il 53enne in carcere con l’accusa di omicidio insieme all’ex studente 22enne ed alla madre di quest’ultimo che dovrà rispondere di concorso in omicidio. Qui tuttavia, non sarebbe stata rinvenuta parte dei 187 mila euro che Defilippi si era fatto consegnare dalla professoressa uccisa, promettendole una vita insieme in Costa Azzurra. A proposito dei soldi, un nuovo mistero tiene impegnati in queste ore gli investigatori che indagano sul delitto di Gloria Rosboch. C’è un legame tra la truffa dei 187 mila euro e la morte della professoressa con l’omicidio di un uomo 66enne della zona? Quest’ultimo sarebbe stato trovato morto con un colpo di pistola alla nulla e soldi falsi da 50 e 100 euro gettati sul suo corpo. L’omicidio sarebbe avvenuto cinque giorni dopo la scomparsa di Gloria Rosboch, a 4 chilometri da Castellamonte e dal luogo dove il corpo della professoressa è stato poi ritrovato. Gli accertamenti si concluderanno con il ritrovamento della pistola, come riferito a Pomeriggio 5 da un giornalista di CronacaQui e del Corriere, ma potrebbe esserci un legame stretto tra questo omicidio per il quale è stato arrestato un pregiudicato che continua a ritenersi innocente e quello di Gloria Rosboch. In ballo (ed in comune tra i due delitti) ci sarebbero non solo la pistola ma anche i soldi finti. Il Fatto Quotidiano, in merito rende nota la presenza di valigette di banconote false da 50 e 100 euro che Gabriele Defilippi avrebbe consegnato ad Obert ma che l’amante dice di aver bruciato. Obert avrebbe inoltre raccontato di una pistola appartenente a Gabriele e consegnata a lui ma che al momento non risulterebbe. Proprio Gloria Rosboch aveva asserito di aver visto la pistola nel cruscotto dell’auto di Gabriele. Quest’ultimo, di contro, sostiene di aver dato sia l’arma che i soldi finti a Obert dopo aver ucciso la professoressa. La verità è ancora lontana?