Si parla anche di Gloria Rosboch a Quarto Grado, questa sera. O meglio si parla di Gabriele DeFilippi, il giovane di 22 anni, ex studente della professoressa e reo confesso del suo omicidio. Fa discutere molto fra gli ospiti in studio la perizia psichiatrica che in questi giorni sarebbe stata richiesta per Gabriele DeFilippi. Non ci sta Carmelo Abbate, fra gli ospiti in studio, che contesta la richiesta. Contesta soprattutto che il giovane possa avere dei disturbi mentali legati alla sua personalità, quegli stessi che avrebbe manifestato, secondo le cartelle di Gabriele, negli anni della sua adolescenza. “Qui gli dobbiamo dare l’attestato di truffatore professionista a Gabriele”, afferma Abbate concitato, “sai come viene trovato il corpo della povera Gloria? Con i collant, camicia e maglione”. E’ un particolare che Abbate motiva con la freddezza degli assassini di Gloria Robosch, una caratteristica che evidenzia come il delitto sia stato compiuto in modo molto lucido. “Sai perché? Perché questi, anche guardando la nostra trasmissione”, continua Abbate nello studio di Quarto Grado, “in questo modo giubotto e pantaloni non potevano essere comparati con quelli di Obert e Gabriele”. Secondo Carmelo Abbate, inoltre, sia Obert che Gabriele e forse anche la madre di Gabriele, “avevano studiato tutto nei minimi dettagli, ma quale pazzi, quale perizia psichiatrica”.



La questione legata alla pistola di Gabriele Defilippi, presunto assassino di Gloria Rosboch, sarebbe centrale nelle indagini attualmente in corso. A tal proposito, la trasmissione Pomeriggio 5 ha raccolto l’importante testimonianza di un amico di Gabriele, il quale ha preferito mantenere l’anonimato. Il ragazzo ha raccontato di aver conosciuto l’ex studente 22enne al centro del delitto della professoressa Rosboch in una chat e di averlo poi incontrato nella sua casa a Gassino dopo un suo invito. Qui vi era anche il fratello minore ed in un secondo momento sarebbe arrivata anche la madre di Defilippi. “Avevo notato che era circondato da oggetti costosi ma mi disse che lavorava nell’ambito finanziario”, ha svelato l’intervistato, amico di Gabriele prima di dedicarsi al racconto di un altro aspetto saliente relativo alla pistola in possesso di Defilippi. Il ragazzo ha rivelato di essersi presentato in seguito ai Carabinieri poiché, a sua detta, Gabriele fece l’errore di fargli vedere una pistola. Lo stesso presunto assassino di Gloria Rosboch affermò di esserne in possesso per difesa personale. L’intervistato rivide in seguito Gabriele anche in presenza di Roberto Obert.



Il giallo sull’omicidio di Gloria Rosboch, oltre alla truffa dei 187 mila euro potrebbe avere a che fare con un altro delitto avvenuto nei giorni scorsi. Per tale ragione, nella giornata di oggi le indagini si sarebbero concentrate sulla presunta pistola in possesso di Gabriele Defilippi, l’ex studente 22enne. A riferirlo è stata la trasmissione Pomeriggio 5 che ha svelato come nella giornata odierna i militari abbiano adoperato un drone per ripercorrere la strada compiuta dai presunti assassini di Gloria Rosboch lo scorso 13 gennaio, quando portarono il corpo senza vita della professoressa nella discarica abbandonata. Gli inquirenti potrebbero essere anche alla ricerca di una pistola poiché l’arma appartenente a Gabriele potrebbe essere legata ad un altro omicidio, quello dell’ex panettiere 66enne ritrovato senza vita cinque giorni dopo il delitto di Gloria, cosparso da banconote finte per un valore di 10 mila euro. Secondo la confessione di Gabriele, la pistola e i soldi finti li avrebbe consegnati all’amante Roberto Obert. Gli inquirenti starebbero ipotizzando un collegamento tra i due omicidi, stando a quanto trapelato dalla trasmissione di Canale 5.



L’avvocato difensore di Gabriele Defilippi, il ragazzo accusato dell’omicidio della professoressa Gloria Rosboch, starebbe puntando tutto sulla presunta semi infermità mentale del suo giovane assistito. A riferirlo è oggi Il Corriere della Sera, secondo il quale il sospetto, oltre all’ipotetico disturbo di personalità di genere del presunto assassino della professoressa di Castellamonte, sarebbe quello di una patologia in atto molto più grave. A stabilirlo sarà il professor Enzo Villari, primario di psichiatria all’Ospedale Molinette di Torino e nominato dal legale di Defilippi. Nel caso in cui il giovane ex studente 22enne dovesse risultare incapace di intendere e volere non sarà sottoposto a processo. Di sicuro, tramite il quotidiano apprendiamo che Gabriele era in cura presso uno psicologo già nel 2011.

Continuano le indagini sul caso di Gloria Rosboch, la professoressa uccisa e gettata nel pozzo nel Canavese per cui sono indagati e inc carcere Gabriele Defilippi, l’amante di lui Roberto Obert e la madre del ragazzo, Caterina Abbattista. Dopo le indiscrezioni di ieri, anche oggi circolano voci da La Stampa e Torino Today nelle sezioni locali riguardo ad una quarta donna coinvolta nella tela assurda e diabolica di Gabriele. Sarebbe infatti indagata un’altra donna che due anni fa, spacciandosi per una direttrice di banca, chiamò la 49enne Gloria per convincerla ad affidare i propri risparmi alla sua filiale si San Giusto Canavese, un piccolo paese in provincia di Torino. Questa donna sarebbe, secondo gli inquirenti, la quarta donna e amante di Gabriele in questa storia dai contorni ancora più torbidi: dopo le due professoresse, la giovane e bella Sofia ora una quarta donna, misteriosa, che sarebbe coinvolta solo per la truffa e non per l’omicidio. La donna di cui ancora si tiene segretezza delle sue generalità, è stata sentita ieri pomeriggio con il suo legale dal procuratore della Repubblica di Ivrea, Giuseppe Ferrando.

La tragica storia dell’omicidio di Gloria Rosboch, con il passare delle ore si va arricchendo di particolari inquietanti e bugie ad opera dei due presunti assassini, Gabriele Defilippi e l’amante Roberto Obert. Appare ancora poco chiara la dinamica del delitto di Gloria Rosboch, professoressa 49enne e mentre gli inquirenti tentano di comprendere cosa si nasconda realmente dietro la truffa dei 187 mila euro, spunta un nuovo giallo nel caso. Secondo quanto reso noto dal quotidiano Il Messaggero, infatti, l’ex studente DI Gloria Rosboch, Gabriele, avrebbe avuto tra le mani una pistola, poi consegnata al suo amante Obert il quale, a sua volta, avrebbe ammesso di averla sotterrata nella zona di Rocca Canavese. Dell’arma, tuttavia, non ci sarebbe al momento alcuna traccia. Sui soldi consegnati sempre al suo amante dal 22enne, Obert avrebbe ammesso di averli bruciati. L’arma e le banconote false sembravano avere a che fare con un altro delitto, quello di un pregiudicato 66enne della zona, ma al momento non ci sarebbe alcun riscontro. Intanto, nel giallo sulla morte di Gloria Rosboch si ritorna a parlare anche del mistero dei 187 mila euro sottratti all’insegnante e dei quali non si avrebbe alcuna traccia. Defilippi aveva confessato ai magistrati di aver consegnato gran parte del denaro a Obert il quale li avrebbe messi in una cassetta di sicurezza, ma le recenti operazioni degli investigatori avrebbero sottolineato l’ennesima bugia di Gabriele. Si continua a seguire, dunque, la strada dei casinò del Nord Italia e della Costa Azzurra. Lo stesso Defilippi aveva ammesso nel corso degli interrogatori di essere un frequentatore abituale di sale da gioco e stando ad alcune testimonianze raccolte, il ragazzo avrebbe speso fino a mille euro a puntata. E’ di ieri, infine, la notizia di un nuovo nome nel registro degli indagati in merito alla truffa dei 187 mila euro a scapito della povera Gloria Rosboch. Si tratterebbe di una donna, come evidenzia il Quotidiano Canavese, e più precisamente di colei che si era finta direttrice di una banca di San Giorgio Canavese chiamando Gloria Rosboch e tranquillizzandola sulla consegna del denaro. Gabriele in merito aveva asserito di essere stato lui a telefonare a Gloria Rosboch camuffando la voce, ma la sua dichiarazione si era dimostrata l’ennesima menzogna di un castello che si va via via sgretolando con il passare dei giorni.