Nel corso dell’ultima puntata di “Quarto Grado” sono stati passati al setaccio gli scambi di messaggi intercorsi tra Veronica Panarello e Andreina, la compagna del suocero Andrea Stival, accusato dalla Panarello stessa di essere l’autore dell’omicidio del piccolo Lorys e di averla costretta ad una relazione di tipo sessuale. Dalle conversazioni tra le due donne su WhatsApp emerge un rapporto sereno e cordiale: scambi di foto, messaggi di buongiorno, informazioni riguardanti la giornata di entrambe o ciò che si pensa di cucinare. Parole semplici dunque, che non lasciano presumere, come poi parrebbe dalle dichiarazioni di Veronica tutte da verificare, che tra le due vi fosse un uomo di mezzo, o che la Panarello ritenesse Andreina “psicolabile”, così come poi invece la definì davanti agli inquirenti. Un rapporto dunque all’apparenza non difficile da decifrare, ma che potrebbe celare la verità dell’intero caso. Clicca qui per vedere la clip con i messaggi tra Veronica Panarello e Andreina da “Quarto Grado”.



, finito nell’occhio del ciclone dopo le dichiarazioni di Veronica Panarello che l’ha accusato dell’omicidio del piccolo Lorys, è stato sentito dagli inquirenti poche ore dopo il ritrovamento del corpo del piccolo a Santa Croce Camerina. A fornire la ricostruzione dell’interrogatorio è stata ieri sera la trasmissione “Quarto Grado“; ecco le dichiarazioni di Andrea Stival quando un suo coinvolgimento nell’omicidio appariva fantascientifico:”Io spesso mi occupavo di accudire Lorys. Veronica più volte mi riferiva che Lorys era molto restio ad andare a scuola. Ma, anche se contrariato, entrava in classe regolarmente. Lorys era un ragazzino molto vivace ma introverso, molto diffidente delle persone”. Ma dov’era Stival nelle ultime ore di vita del nipote:”La sera del 28 novembre ero con la mia fidanzata, lei ha dormito a casa mia e la mattina ci siamo svegliati verso le 7:30/8:00. Intorno alle 10:00 siamo usciti insieme andando alla Conad di Santa Croce Camerina dove abbiamo fatto la spesa e subito dopo ci siamo recati in un negozio di articoli casalinghi, siamo usciti intorno alle 12:15. Da lì siamo andati a casa mia, dove intorno alle 12:30/12:40 ho ricevuto la telefonata di Veronica che in modo molto preoccupato dopo avermi riferito che il piccolo Lorys non era uscito dalla classe mi avvertiva che il bambino non era addirittura mai arrivato in classe“.



Torna a parlare Vanessa Di Naro, la vicina di casa di Veronica Panarello, accusata di aver ucciso suo figlio Lorys a Santa Croce Camerina il 29 novembre 2014. Veronica nelle scorse settimane ha accusato il suocero Andrea Stival di aver ucciso il bambino e ha raccontato di aver avuto una relazione con lui. Nei giorni scorsi la vicina Vanessa avrebbe raccontato di aver visto spesso il nonno di Lorys a casa di Veronica e di credere che Andrea Stival e Veronica Panarello fossero marito e moglie.  Ma ora Vanessa, secondo quanto riportato da Il Giornale, chiarisce, su Santacroceweb, quanto detto: “Mi hanno messo in bocca cose incredibili. Mi sono confusa dicendo che Andrea fosse spesso a casa di Veronica non significa che intendevo dire che ci fosse una relazione tra i due. Del fatto che pensavo che Andrea e Veronica fossero marito e moglie un giorno l’ho detto anche a Veronica, ci incrociammo nelle scale e glielo dissi. Con le mie parole hanno costruito una tesi accusatoria. Personalmente non ho nulla contro il nonno di Loris, alcune volte abbiamo pure parlato e credo sia una brava persona”.