Mentre si continua a cercare il corpo di Isabella Noventa, il fratello Paolo prosegue le sue indagini personali verso la ricerca della verità. Come riporta oggi il quotidiano Il Mattino di Padova online, l’uomo starebbe cercando di unire i vari pezzi: “Mia sorella si era rivolta al cognato di Freddy perché sapeva che faceva il carabiniere. Gli aveva spiegato la situazione e gli aveva consegnato delle carte per sporgere denuncia”. La persona in oggetto sarebbe il compagno di Debora Sorgato, anche lei in carcere con l’accusa di omicidio insieme all’autotrasportatore ed alla sua amica-amante Manuela Cacco. A detta del fratello Paolo però, Isabella Noventa a causa dei forti dubbi ricaduti proprio sulle due donne finite in manette, si era fatta riconsegnare tutte le carte andando autonomamente a sporgere denuncia. Questo particolare importante sarebbe riaffiorato solo in questi ultimi giorni nella mente di Paolo Noventa che con l’aiuto dell’avvocato di famiglia starebbe cercando di chiarire l’aspetto relativo alle varie molestie da parte della misteriosa stalker e che avrebbe portato Isabella a presentare ben sei denunce.



Continuano le indagini sul delitto di Isabella Noventa con il caso sempre più intricato per le responsabilità, il movente e anche il corpo della segretaria 55enne che purtroppo ancora non si trovano. Gli inquirenti stanno sospettando di alcuni depistaggi di Freddy sul luogo dove si sarebbe sbarazzato del corpo, con iil fiume Brenta scandagliato e senza traccia alcuna finora (ora ricerche bloccate per il maltempo e il fiume in piena). Ma nelle ultime ore spuntano altre novità sugli attimi prima che hanno preparato la morte della povera Isabella e in cui la presenza della sorella di Freddy, Debora Sorgato (anche lei in carcere) sarebbe notevolmente coinvolta. Nella giornata del 14 gennaio, il giorno prima del delitto, i due fratelli Sorgato si sono sentiti per 65 volte al telefono, con chiamate brevi che stanno insospettendo la Procura (fonte Il Gazzettino): Debora dunque sapeva tutto e sopratutto a questo punto si può ipotizzare davvero un omicidio premeditato? I dati sembrano suggerire ancora di più questa soluzione ma sono ancora troppi, tanti i nodi da sciogliere per arrivare alla soluzione definitiva.



Le ricerche del corpo di Isabella Noventa, la segretaria 55enne scomparsa residente ad Albignasego, sembrano essere giunte ad un punto morto. Nonostante le indicazioni di Freddy Sorgato, principale accusato della morte di Isabella Noventa assieme alla sorella Debora e all’amica/amante Manuela Cacco, che aveva detto di cercare il cadavere nel fiume Brenta, dei resti della donna sembra non essere rimasta traccia. Nel frattempo gli inquirenti stanno cercando di ricostruire, oltre che la dinamica dell’omicidio di Isabella Noventa, anche il movente che ha portato i tre a compiere questo efferato delitto. Secondo quanto riferito da “Padovaoggi.it“, gli investigatori in queste ore si starebbero concentrando sugli introiti attribuiti a Freddy Sorgato, autotrasportatore che secondo molti avrebbe condotto un tenore di vita al di sopra delle normali aspettative di vita di un lavoratore del suo settore. La vita agiata di Freddy, secondo “Il Gazzettino“, verrà messa sotto la lente d’ingrandimento dagli inquirenti, che ipotizzano che i lussi che il Sorgato concedeva a sé e alle sue accompagnatrici derivasse da una serie di lezioni di ballo e massaggi shiatsu, effettuati rigorosamente in nero.

Leggi anche

Isabella Noventa, Manuela Cacco esce dal carcere per fare volontariato/ Primo permesso 8 anni dopo l'omicidio