La trasmissione Pomeriggio 5, nella nuova puntata odierna ha dedicato ampio spazio al caso di Gloria Rosboch, la professoressa di Castellamonte uccisa lo scorso 13 gennaio. Esecutore materiale del delitto, secondo l’accusa, sarebbe il suo ex studente 22enne Gabriele Defilippi, con la complicità dell’amante Roberto Obert, ma in carcere è finita anche la madre di Gabriele con l’accusa di concorso in omicidio. Durante la trasmissione, è stata trasmessa l’intervista ad un ragazzo, figlio di una professoressa con la quale Gabriele avrebbe avuto un’amicizia intima e che avrebbe tentato di truffare come poi accaduto con la professoressa Rosboch. Il ragazzo intervistato ha dichiarato di averlo conosciuto e visto sin da subito come un amico poiché la madre insegnava al fratellino minore, oggi 13enne e che potrebbe conoscere dettagli importanti sul terribile delitto. I rapporti tra Gabriele e la madre si sarebbero interrotti senza una motivazione ben precisa. “Il bambino è stato trasferito in un’altra scuola e i contatti si sono interrotti”, ha dichiarato l’intervistato prima di svelare di aver subito anche una sorta di torto da Defilippi. “Non so se era una amicizia o se aveva un secondo fine, all’epoca non ci pensavo”, ha commentato in merito al rapporto tra la madre ed il presunto assassino di Gloria Rosboch. “Si è sempre presentato come una persona normale a parte il suo aspetto ma per il resto nessuna cosa che potesse far pensare cose strane”, ha chiosato.



Gloria Rosboch non sarebbe stata la sola professoressa truffata da Gabriele Defilippi, l’ex studente 22enne in carcere con l’accusa di truffa aggravata ai danni dell’insegnante di Castellamonte per un valore di 187 mila euro, ma soprattutto di omicidio della stessa. La notizia sarebbe emersa nel corso della trasmissione Pomeriggio 5 con la nuova puntata che apre la settimana. La padrona di casa Barbara d’Urso ha anticipato con un filmato le dichiarazioni di un ragazzo, figlio di un’altra maestra che pare sia stata truffata da Gabriele e con il quale avrebbe avuto una relazione amorosa. Alle telecamere della trasmissione ha dichiarato: “Ha dato fuoco al parasole della macchina”. Vedremo nel corso della puntata quali saranno le ulteriori rivelazioni del figlio di un’altra insegnante che come Gloria Rosboch sarebbe stata truffata dal medesimo ragazzo.



E’ stata ascoltata oggi dagli inquirenti come persona informata dei fatti la giovane fidanzata di Gabriele Defilippi, Sofia Sabouh, in riferimento alle indagini sulla truffa ai danni di Gloria Rosboch e sul suo omicidio. La ventenne, rientrata in Italia la scorsa domenica dopo essere tornata in Marocco subito dopo il delitto della professoressa di Castellamonte, al cospetto del procuratore di Ivrea avrebbe commentato, come riporta Tiscali.it: “Col delitto non c’entro nulla, voglio chiarire la mia posizione e poi dimenticare tutto”. In merito alla ragazza ed alle sue reazioni ne parlerà oggi la trasmissione La vita in diretta, su Rai 1. Nell’anteprima i conduttori Cristina Parodi e Marco Liorni hanno anticipato le sue parole dopo aver appreso del coinvolgimento di Gabriele Defilippi nell’omicidio di Gloria Rosboch: la giovane marocchina avrebbe ammesso di non essere a conoscenza delle tante fidanzate del ragazzo, ora in carcere.



A dare probabilmente alcune importanti informazioni ai fini delle indagini sul delitto di Gloria Rosboch, potrebbe essere il fratellino di Gabriele Defilippi, il ragazzo in carcere con l’accusa di aver ucciso la professoressa di Castellamonte. A svelarlo è oggi La Repubblica che annuncia l’interrogatorio a carico del 13enne in programma per la giornata odierna ed in forma assolutamente protetta. Le sue parole potrebbero contribuire a chiarire i numerosi dubbi che aleggiano sul giallo della professoressa Rosboch, dalla truffa all’omicidio. Ma il dubbio più grave, come rivela il quotidiano, avrebbe a che fare con i possibili abusi avvenuti nella casa di Castellamonte, nella quale sarebbe emerso un clima fatto di violenze e minacce. L’unico supertestimone che potrebbe fornire dettagli utili su quanto accadde nella loro prima casa e poi nella successiva villetta di Gassino prima e dopo la truffa dei 187 mila euro, sarebbe proprio il fratello minore di Gabriele, ora protetto dal padre che starebbe cercando di tenerlo il più lontano possibile dal fratello e dalla madre, entrambi in carcere per l’omicidio di Gloria Rosboch. A detta dell’avvocato dell’uomo, Andrea Bertano: “Faremo istanza perché il piccolo sia affidato in modo esclusivo al padre. Non sappiamo se sia stato coinvolto in abusi. Ma di certo suo padre voleva portarlo via da quella casa perché là succedevano cose che hanno molto spaventato il bambino”. I dubbi sarebbero sorti in seguito alle presunte frequentazioni avvenute nella casa dei Defilippi: oltre a Roberto Obert, anche lui coinvolto nel delitto della professoressa Rosboch, nel 2014 avrebbero frequentato la casa di Gabriele anche alcuni suoi compagni di viaggio in Thailandia, immortalati proprio con il fratello minore in atteggiamenti affettuosi.

Il caso di Gloria Rosboch sembra costruito in un film per tutti gli aspetti inquietanti che sorgono anche dopo il ritrovamento del cadavere e il carcere dei finire tre accusati d’omicidio: sembra appunto, ma purtroppo è tutta realtà con la donna 49enne uccisa senza pietà e con notevoli aspetti oscuri che balzano agli onori della cronaca in maniera davvero spiacevole. Sul quotidiano La Stampa, questa mattina compaiono le anticipazioni delle parole che la prof Gloria confidò all’amica Anna quando ancora la storia con Gabriele Defilippi sembrava decollare nel modo giusto. «Io quando eco con Gabriele mi sento a mio agio, parlo di qualsiasi cosa, senza problemi, cosa che non ho mai fatto prima, ma cerro non con altri. Inoltre sino ad ora con lui oltre a qualche bacio e cene, non c’è stato altro, perché qui non vogliamo che appaia nulla, ecco perché vorrei provare questo lavoro accanto a lui ma anche provare a vivere la sua amicizia e stima che ha sempre avuto nei miei confronti». Confessioni segrete che rilette oggi fanno davvero impressione: «i genitori invecchiando diventano sempre più egoisti e poi sono sempre più pessimisti di noi, ma sotto sotto mio papà sarebbe contento che provassi la vita con Gabriele, gli dimostrerei che anche io sarei in grado di lavorare in un ambito diverso dalla scuola». Una truffa perfetta arriva dopo la conquista della fiducia, e così Gabriele è riuscito a ingannare la povera Gloria.

Dietro l’omicidio di Gloria Rosboch, la professoressa di Castellamonte, si celerebbe un piano dettagliatamente messo a punto dalla mente diabolica di Gabriele Defilippi, oggi in cella di isolamento presso il reparto psichiatrico del carcere di Torino. Un piano partito qualche anno fa con l’intento di truffare Gloria Rosboch e portarle via un vero tesoro di 187 mila euro. Nell’ambito dell’indagine per la truffa aggravata ai danni di Gloria Rosboch, negli ultimi giorni è stato avanzato anche il nome di una nuova donna, Efisia Rossignoli, cameriera 44enne ora accusata di concorso nella truffa ordita da Gabriele. In merito, il quotidiano Repubblica ha svelato nuovi retroscena parlando di una ricompensa di ben 5 mila euro in favore della donna che, all’epoca dei fatti, pare abbia avuto anche una relazione con l’ex studente 22enne. Efisia avrebbe “solo” dovuto fingere di essere una direttrice di banca e tranquillizzare telefonicamente Gloria Rosboch. Oggi la donna indagata sostiene di non aver mai ricevuto il compenso promesso dal giovane che con i suoi modi era riuscito ad attrarre anche lei. Il ruolo di Efisia, tuttavia, potrebbe non limitarsi a quello di “telefonista”. I dubbi degli inquirenti avrebbero a che fare anche con il giorno del delitto di Gloria Rosboch: tra i due, proprio lo scorso 13 gennaio sarebbero intercorse alcune telefonate, come mai? Secondo gli inquirenti Efisia potrebbe aver fatto da tramite con la madre di Gabriele, Caterina Abbattista, anche lei in carcere con l’accusa di concorso in omicidio. In questo momento, gli investigatori avrebbero messo le mani sul computer di Gabriele Defilippi consegnato ai Carabinieri dal fratello della madre dopo averlo trovato nella sua cantina. All’interno del pc portatile potrebbero esserci altre importanti risposte utili ai fini delle indagini in corso sul delitto di Gloria Rosboch.