Nel corso della trasmissione Pomeriggio 5, in merito alla parentesi dedicata al caso di Veronica Panarello e dell’omicidio di Lorys Stival è intervenuto in collegamento il collega Mario Barresi, giornalista del quotidiano La Sicilia nonché il primo ad aver parlato con il suocero di Veronica, Andrea Stival, dopo le pesanti accuse che gli sono state rivolte. Secondo la donna, ad uccidere il figlio primogenito sarebbe stato proprio il nonno paterno che avrebbe usato un cavetto del Pc di colore grigio. Sempre secondo il suo racconto, tra i due intercorreva una relazione segreta di natura sessuale. Il giornalista ha dichiarato nel corso di Pomeriggio 5 di aver sentito Andrea Stival per circa tre ore tra chiacchierata libera ed intervista; “Ho trovato una persona affranta dal fatto di essere stata accusata dalla nuora ma mi guardava dritto negli occhi mentre mi diceva che non c’entrava nulla con la presunta storia e con il presunto delitto di Lorys. Abbiamo ricostruito la mattinata come se fosse una sorta di interrogatorio”, ha aggiunto, prima di rivelare come, secondo le ultime indiscrezioni, è molto probabile che nei prossimi giorni l’uomo sarà sentito dagli inquirenti.



A Pomeriggio 5 oggi si ritorna a parlare del caso di Veronica Panarello, accusata, in carcere e sotto processo per l’omicidio del piccolo figlio, Lorys Stival, risalente a più di un anno fa. Continuano ad addensarsi dubbi sulle ultime rivelazioni choc della donna che hanno ribadito l’addossamento della colpa al suocero Andrea Stival dopo una intensa presunta relazione tra i due. Durante Quarto Grado su Rete 4 sono state espresse alcune ultime parole della donna davvero inquietanti: «Voglio raccontare una cosa che non ho detto prima per la vergogna: il 19 novembre i bambini erano a letto, pensavo dormissero, io e mio suocero abbiamo avuto un rapporto sessuale in cucina e Loris ci ha visti, l’ho inseguito ma lui era molto arrabbiato». Il bambino avrebbe dunque, secondo Veronica, ad un rapporto tra la mamma e il suocero e questo potrebbe essere alla base dell’omicidio del nonno. Ma il problema, per gli inquirenti, è l’amnesia “a scatti” della donna. Per mesi la versione è rimasta nascosta e poi tutto d’un tratto ha ricordato tutto? Come mai continuano ad esserci dei vuoti nella ricostruzione dei fatti di Veronica? E perché la memoria sembra tornare passo per passo con distanze di varie settimane tra una dichiarazione e l’altra? Di sicuro la perizia psichiatrica aiuterà e non poco a fare luce ma intanto inevitabilmente il processo si complica con Andrea Stival che ora dovrà dimostrare la sua innocenza.

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