Nel corso della trasmissione di Rai 1, Porta a Porta, Bruno Vespa ha accolto in collegamento nell’ultima puntata Patrizia Ravasi, madre di Alexander Boettcher, imputato per una serie di aggressioni con l’acido. Il padrone di casa della trasmissione, ha posto l’attenzione sin da subito sulle parole della donna alla vista dei filmati trasmessi in aula, in merito ai quali ha sostenuto di non trovare in essi comportamenti violenti, cattiveria o sadismo. “Il suo cuore di mamma le impedisce di riconoscerlo oggi?”, ha domandato il giornalista alla donna che ha replicato: “Il mio giudizio morale non cambia. Mi sono limitata a dire che la signora Levato fosse più che consenziente quasi goliardica”, in riferimento ai video sadici nei quali Boettcher faceva del male a Martina Levato. La madre di Boettcher ha inoltre sostenuto come nei video in questione non ci vedesse alcun reato: “Non mi sembra che questi video possano avvalorare la tesi di un reato penale”. L’attenzione si è quindi spostata sulla lettera che la madre di Alexander Boettcher ha inviato al padre di Pietro Barbini, il giovane sfigurato con l’acido nel 2014, chiedendo di rivedere i ricordi dell’aggressione. Cosa l’ha indotta a scriverla? “Lei deve permettermi di credere alla versione di mio figlio”, ha replicato a Vespa, riportando il racconto del figlio, in base al quale a lui sarebbe stato chiesto di trovarsi nel posto dell’aggressione in auto. A sua detta, l’aggressione a Pietro Barbini si sarebbe già consumata e Martina sarebbe sopraggiunta camuffata e ferita. Il legale di Alexander Boettcher, anche lui in collegamento al fianco della madre, è intervenuto sulla vicenda relativa all’aggressione con l’acido ai danni di Barbini proponendo una versione (emersa in aula) che avrebbe sollevato qualche dubbio nello studio di “Porta a Porta”. .