Uno dei servizi in onda questa sera su Le Iene Show, ci parla della storia di Olena, una donna Ucraina di poco più di 40 anni affetta da Leucemia linfoblastica acuta. La donna si trova in Italia, sotto le cure dell’ospedale Cardarelli di Napoli. La sua malattia è molto rara e progressiva. L’unica soluzione, dopo vari tentativi di cure, è un trapianto di midollo ed il donatore deve essere uno dei genitori di Olena oppure una delle sorelle. Olena di sorelle ne ha due e Peppino, marito della donna, le contatta subito. La sorella più piccola, Alina, parte subito da Kiev, fa il test per verificare la compatibilità e torna nel suo Paese in attesa di risposte. Quando finalmente il risultato c’è, la compatibilità è andata a buon fine, Alina viene richiamata in Italia per iniziare l’operazione che potrà guarire la sorella maggiore Olena. Ed è qui che nasce il problema perché Alina non riesce più ad ottenere il visto dall’ambasciata italiana presente in Ucraina per tornare in Italia. Il motivo, come spiega l’inviato, non si capisce ed Olena, con cui ha parlato, riferisce alle telecamere solo “voglio vivere, vi prego”. L’inviato parla quindi anche con il dottor Felicetto Ferrara, primario di divisione ematologia del Cardarelli di Napoli. Il primario conferma che l’unico modo per salvare Olena è che Alina ottenga il visto e che nemmeno lui si spiega come mai la ragazza non sia ancora potuta venire in Italia. L’inviato de Le Iene Show parte quindi per Kiev, dove incontra Alina che gli racconta quali difficoltà ha avuto dall’ambasciata italiana. Le sono stati chiesti dei documenti con i prezzi dell’operazione della sorella e che “dovevo mettere almeno 3 mila euro sul conto”. Quei soldi tuttavia Alina non li ha ma trova un conoscente di un amico che si offre di farle avere un visto per l’Italia in poco tempo, chiedendole la metà della cifra richiesta dall’ambasciata italiana. Come spesso succede in questi casi, quest’uomo si tiene i soldi e non le dà nessun visto. L’inviato de Le Iene Show si presenta con Alina nuovamente nella struttura e la ragazza fa di nuovo la richiesta, ricevendo la stessa risposta. L’inviato quindi ottiene un incontro con Frabrizio Romano dell’ambasciata italiana in Ucraina che, dopo le dovute verifiche, scopre che manca la documentazione necessaria, perché la regione, in Italia, dovrebbe inviare un documento che attesta che Olena è coperta dal servizio sanitario nazionale. Ovviamente non c’è questo tempo ma fortunatamente l’inviato riesce ad incontrare la disponibilità dell’ambasciatore che fa ottenere ad Alina un altro tipo di visto in modo che possa incontrare la sorella. In meno di 24 ore il visto è pronto ed Alina parte, riuscendo ad abbracciare la sorella Olena dopo sette lunghi mesi d’attesa. 



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