Il prossimo 9 febbraio sarà una data importante per la famiglia di Marco Vannini, il giovane di Cerveteri ucciso lo scorso 19 maggio mentre si trovava nella villetta della famiglia della sua fidanzata, Martina Ciontoli, a Ladispoli. Sarà il giorno dell’udienza preliminare, in cui il giudice deciderà se rinviare o meno a giudizio l’intera famiglia Ciontoli, indagata per l’omicidio del ragazzo. Tra gli indagati anche Viola Giorgini, fidanzata di Federico Ciontoli, accusata “solo” di omissione di soccorso. Viola, nei giorni scorsi ha rotto il silenzio per la prima volta, inviando una lettera scritta a mano via raccomandata (con ricevuta di ritorno) ai genitori di Marco Vannini. Intervistata dalla trasmissione “La Vita in Diretta”, nella puntata di oggi 3 febbraio, la madre di Marco Vannini ha replicato con parole dure alla lettera della ragazza, inviata a pochi giorni dalla data del 9 febbraio prossimo. “Viola ci fai solo pena”: è questa la replica dei genitori di Vannini, che oggi si domandano: “Perché spedirci una raccomandata con ricevuta di ritorno? Voleva una prova?”. La mamma della giovane vittima ha quindi chiosato: “Noi le abbiamo rivolto decine di appelli in tv senza mai ricevere le sue scuse; se ha qualcosa da farci sapere l’aspettiamo in tribunale”. In studio, il dibattito è proseguito con alcuni ospiti tra cui la criminologa Roberta Bruzzone: “Che questa lettera anziché arrivare mesi fa arrivi proprio oggi, mi sembra una scelta di tempismo un po’ discutibile”. Gli altri ospiti della trasmissione hanno messo in dubbio il vero significato della lettera: si tratta di una strategia processuale? Secondo le loro affermazioni, sembrerebbe una strategia costruita a tavolino nella quale mancherebbero parole di conforto nei confronti della famiglia di Marco Vannini colpita da una tragedia terribile.