Con il passare delle ore, emergono nuovi dettagli in merito alla morte di Giulio Regeni, il giovane studente 28enne trovato senza vita in Egitto, dopo essere misteriosamente scomparso dal Cairo lo scorso 25 gennaio. Nella serata di ieri, a Roma è stata compiuta l’autopsia sul suo corpo dalla quale sono emersi risultati shock che hanno definito le modalità del suo decesso. Secondo quanto riporta Il Messaggero, Giulio Regeni avrebbe riportato svariate fratture in diverse parti del corpo ma ad aver provocato la morte sarebbe stata la rottura della colonna cervicale, molto probabilmente provocata in seguito ad una torsione innaturale del collo, ad opera di una persona posta di fronte a lui. Una morte violenta e dolorosa, dunque, sopraggiunta in seguito alla rottura del midollo spinale che ha provocato nel giovane una crisi respiratoria, portandolo lentamente al decesso. Dall’autopsia, in base alle prime informazioni, non sarebbero emersi segni di violenza sessuale, ma occorreranno attendere alcuni giorni prima di poter escludere la terribile eventualità. Un altro dato importante sarebbe emerso dai primi esami autoptici, ovvero che la morte di Giulio Regeni risalirebbe ad almeno 4-5 giorni prima. Il sospetto è che il suo corpo sarebbe dovuto essere eliminato al fine di far perdere le eventuali tracce della violenza inaudita subita dal giovane studente 28enne. Oltre alle notizie ancora frammentarie relative ai risultati dell’autopsia – per quelli ufficiali occorrerà attendere ancora un po’ di tempo – resterebbe aperto un grande interrogativo relativo al movente della tragica esecuzione. Perché Giulio Regeni è stato ucciso? Conosceva realmente informazioni segrete sugli oppositori del regime? Ancora tanti i dubbi su una morte che sembra essere destinata a restare un mistero.



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