C’è molta attesa per vedere il servizio di Marco Maisano a “Le Iene show” in onda questa sera su Italia Uno sugli ospedali abbandonati. Non è la prima volta che il programma si occupa di indagare sugli sprechi di denaro pubblico e in particolare sulle strutture sanitarie inutilizzate prese d’assalto da immigrati clandestini, rom, senzatetto e tossicodipendenti. Ma dinanzi a quale scenario ci si trova dinanzi entrando in questi ospedali abbandonati? Se si è fortunati si possono vedere le classiche corsie arredate come vere e proprie case: letti rifatti, televisioni, fornellini per cucinare, insomma tutti quei servizi che rendono comoda un’abitazione. C’è anche il rovescio della medaglia però, soprattutto quando ad utilizzare questi luoghi sono tossicodipendenti che lasciano residui di crack, siringhe e via dicendo, che contribuiscono a rendere l’ospedale abbandonato in questione, già di per sé fatiscente, un vero e proprio pericolo “ambulante”.
L’Italia è notoriamente il Paese delle Opere Pubbliche incompiute, tant’è che recentemente è stato pubblicato un report in cui si parla di ben 868 opere pubbliche che non sono state ultimate. Un malcostume tutto italico che spesso ha visto gestire in maniera incauta i soldi pubblici per opere faraoniche poi divenute puntualmente simbolo dello sperpero, del degrado e del malaffare. Oltre a queste, ci sono quelle che vengono lasciate all’abbandono, e tra di esse ci sono molti ospedali di piccole dimensioni. Di questo argomento ed in particolare dello stato di abbandono e degrado in cui si trovano alcuni ospedali del Centro Italia si occupa nel proprio reportage per Le Iene di oggi ad opera di Marco Maisano. Una importante testimonianza che verrà mandata in onda nel corso della puntata di martedì 1 marzo della trasmissione su Italia Uno e che dimostra come ospedali per i quali ci sono stati in passato forti investimenti di denaro pubblico, oggi siano in stato di grande abbandono diventando dormitori di fortuna per vagabondi, immigrati clandestini e quant’altro. In Italia ci sono tantissimi esempi di strutture sanitarie pubbliche per le quali sono state spese enormi risorse per poi essere utilizzate per pochissime tempo o peggio ancora mai inaugurate. Esempi ce ne sono solo nel Centro del Paese ma anche nel Nord e soprattutto nel Sud. Recentemente nei pressi di Buonvincino in provincia di Cosenza, è stata scoperta,è proprio il caso di dire, una struttura sanitaria incompiuta che incredibile ma vero non è stata censita in un nessun registro. Si tratta di una struttura di ben 700 mq, completamente abbandonata e vandalizzata e rientra in complessive opere costruite nell’anno 1996 e che complessivamente per questo territorio hanno comportato uno spreco di oltre 14 milioni di euro, non venendo mai utilizzate. Di situazioni similari ce ne sono diversi per tutta la Calabria, in Sicilia ed in tantissime altre Regioni, dimostrando come le cosche malavitose siano riuscite, nostro malgrado, ad attingere a grosse fette di denaro pubblico.