Nei giorni scorsi, Sofia, ex fidanzata di Gabriele Defilippi, presunto assassino di Gloria Rosboch, era intervenuta nelle due trasmissioni di Barbara d’Urso rivelando alcuni retroscena importanti sul suo rapporto con il ragazzo 22enne. La sua ex non ha usato parole clementi nei confronti di Gabriele, augurandogli di non uscire più dal carcere. Intanto oggi, nel corso della nuova puntata di Pomeriggio 5, si è tornati a parlare del caso di Gloria Rosboch con la messa in onda in esclusiva di un documento audio nel quale si sente, per la prima volta in tv, la voce di Defilippi. Si tratta di un messaggio audio inviato dallo stesso Gabriele alla sua ormai ex fidanzata dopo alcuni giorni dall’omicidio della professoressa. Sofia aveva tentato di contattarlo senza ottenere mai alcuna risposta, fino al messaggio audio da parte di un Gabriele oltremodo stizzito: “Piantala di continuare a darmi solo ed esclusivamente problemi. Paranoie, problemi e paranoie. Ti avevo detto che sarebbero state due settimane molto impegnative e difficili”, per poi rimproverare la ragazza con parole colorite, di avergli dato fino a quel momento solo fastidio.
Sarebbero risultate decisive le dichiarazioni del fratello 13enne di Gabriele Defilippi, sentito in merito al giallo dell’omicidio di Gloria Rosboch. Le parole del minorenne avrebbero aperto la strada a molteplici dubbi da parte degli inquirenti, a causa dei retroscena emersi e relativi al passato del fratello e del suo complice ed amante, Roberto Obert. In base a quanto riportato oggi dal quotidiano Repubblica.it, infatti, il tredicenne avrebbe rivelato le intenzioni di Gabriele e di Obert di mettere a segno una truffa del valore di 300 mila euro, con alcuni orologi Rolex, nell’estate precedente alla truffa aggravata a scapito della povera Gloria Rosboch. Obert sarebbe stato una vittima o un complice? Proprio su questo aspetto starebbero indagando gli inquirenti, i quali sarebbero venuti a conoscenza, sempre da parte del fratello minore di Gabriele, che parte del bottino sarebbe stato custodito in una cassetta di sicurezza in Costa Azzurra. Il suo racconto troverà conferma?
Mentre si cerca l’arma che Gabriele Defilippi, presunto assassino della professoressa Gloria Rosboch, avrebbe ceduto al complice ed amante Roberto Obert e da quest’ultimo seppellita, un nuovo giro di interrogatori vedrà presto coinvolti i tre arrestati per il delitto della donna. A rivelarlo è stata questa mattina Repubblica.it, che ha sottolineato l’intenzione resa nota dal procuratore capo Giuseppe Ferrando. Tanti i dubbi ancora da chiarire e che riguarderebbero non solo i due uomini coinvolti nell’omicidio di Gloria ma anche la madre del più giovane, Caterina Abbattista, accusata di concorso in omicidio ed anche lei in carcere. Ad aver sollevato numerose ombre sul passato tutto da accertare sarebbe stato il fratellino minore di Gabriele, il quale avrebbe raccontato agli inquirenti dettagli inquietanti proprio sul conto di Roberto Obert. Quest’ultimo, oggi avrebbe deciso di collaborare con gli inquirenti aiutandoli a ritrovare la presunta arma da lui sotterrata ed appartenente a Defilippi.
Mentre sul caso Gloria Rosboch continuano le ricerche della pistola di Gabriele Defilippi, arrivano novità sul fronte Caterina Abbattista, la madre dell’ex allievo di Gloria, in carcere anch’essa con l’accusa di concorso in omicidio. Secondo il quotidiano locale La Sentinella Del Canavese, le parole di ieri del fratellino di Gabriele hanno fornito alcune interessanti indicazioni sulle abitudini della madre. Spesso Caterina infatti usciva dal lavoro con le amiche: ma quel 13 gennaio cosa è successo? Il suo telefono è stato agganciato al ripetitore di Montalenghe alle 19.19 in cui avrebbe dovuto essere in ospedale, mentre sia prima che dopo risulta agganciato alla zona del suo lavoro, alle 18.57 e alle 20.52. Dove è stata dunque in quel lasso di tempo? La procura indaga dunque su possibili “facili” strisciate del badge e anche la Asl di Ivrea ha aperto un procedimento per l’operatrice socio sanitaria per ora sospesa e in carcere. Le colleghe non sanno dire precisamente se quel pomeriggio Caterina fosse sempre stata al lavoro, c’erano 10 bambini ricoverati nel reparto di pediatria e il lavoro era parecchio. Le indagini ovviamente proseguono, con le deposizioni dei capi reparto che daranno qualche informazioni in più.
Spunta una novità sul caso di Gloria Rosboch che potrebbe stabilire qualche verità in più in un’indagine ancora molto complessa: oggi il compagno di Gabriele, Roberto Obert, torna sui luoghi del delitto, nei boschi di Rivara assieme ai carabinieri per cercare la famosa pistola di Gabriele che gli aveva consegnato chiedendogli di farla sparire. Le ricerche dell’arma sono durate per queste ultime settimane ma non essendo stata trovata è stato richiesto l’intervento sul loco dell’ormai carcerato Obert: a cosa potrebbe servire il ritrovamento della pistola però? Di certo a chiarire una volta per tutte i possibili collegamenti tra Obert e Defilippi sul delitto di Pierpaolo Pomatto, un pregiudicato di Riavolo Canavese, ucciso a colpi di pistola in quelle zone pochi giorno dopo il delitto Rosboch. In carcere per quell’omicidio c’è già un sospettato, trovato con in tasca il cellulare della vittima, ma questo non ha chiuso per nulla il caso che appunto fino al ritrovamento della pistola rimarrà instabile. Per gli inquirenti i collegamento ci sono eccome, dato che – come riporta Repubblica questa mattina – le banconote fac-simile trovate sparpagliate attorno al corpo di Pomatto sono identiche a quelle che Gabriele avrebbe consegnato a Obert per nasconderle.