I genitori di Trifone Ragone e Teresa Costanza, i fidanzati uccisi lo scorso 17 marzo a Pordenone e del cui omicidio è in carcere da quasi una settimana Giosuè Ruotolo, continuano a sperarci ancora: Rosaria Patrone, fidanzata del 26enne indagato, accoglierà il loro accorato appello? La studentessa 24enne, legata sentimentalmente a Giosuè Ruotolo e agli arresti domiciliari, anche lei dallo scorso lunedì, per favoreggiamento nel delitto di Trifone e Teresa, salvo colpi di scena dell’ultimo momento, per domani avrebbe deciso di non presentarsi al Tribunale di Pordenone per l’interrogatorio di garanzia in programma, avvalendosi così della facoltà di non rispondere. Nonostante questo, i parenti delle due vittime continuano ad auspicare il contrario: “Vada dagli inquirenti, si metta a disposizione e dica tutta la verità”, hanno detto alla trasmissione “Quarto Grado” i genitori di Teresa. Anche la mamma di Trifone ha realizzato un accorato appello rivolto a Rosaria: “Potresti essere mia figlia. Te lo dico da mamma. Se nel tuo cuore c’è ancora una traccia di Dio, per pietà racconta tutto agli inquirenti. Toglici questo dolore”. Serviranno le loro parole a convincerla a parlare?



Dopo il suo arresto, avvenuto lo scorso lunedì sera, Giosuè Ruotolo, il militare 26enne di Somma Vesuviana ed accusato del duplice omicidio di Trifone Ragone e Teresa Costanza, solo ieri ha potuto ricevere la visita in carcere da parte dei genitori. Lo rende noto il quotidiano “Il Messaggero Veneto”, nella versione online, in riferimento al resoconto sulle prime giornate di Giosuè nel penitenziario di Belluno. Il militare continua a restare in carcere dopo aver fatto scena muta nel corso dell’interrogatorio di garanzia avvenuto nei giorni scorsi, durante il quale si è avvalso della facoltà di non rispondere. La medesima strategia difensiva sarà adottata anche dalla fidanzata Rosaria Patrone, anche lei coinvolta nel delitto di Trifone e Teresa e dallo scorso lunedì ai domiciliari per favoreggiamento. Lunedì 14 marzo era previsto per la giovane studentessa l’interrogatorio di garanzia a Pordenone, ma già ieri è stata annunciata la sua assenza presso il Tribunale, attesa per domani dalle ore 9:00. La 24enne e fidanzata di Giosuè Ruotolo, secondo le indiscrezioni riportante dal quotidiano, si sarebbe avvalsa della facoltà di non rispondere come già fatto nel corso dell’interrogatorio dello scorso 23 dicembre, seguendo le orme del presunto assassino di Trifone e Teresa. Ad aver spinto la giovane, assistita dall’avvocato Costantino Catapano, ad adottare la strategia del silenzio, sarebbe, così come spiegato anche dal legale di Giosuè, l’impossibilità di poter visionare gli atti dell’inchiesta. Nel frattempo, Rosaria Patrone starebbe analizzando l’ordinanza del Gip di Pordenone, nelle cui 32 pagine sarebbero contenute tutte le accuse a suo carico.

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