Oltre a Freddy Sorgato ed alla sorella Debora, in carcere per il delitto di Isabella Noventa c’è anche Manuela Cacco, rivale in amore della segretaria uccisa e che avrebbe aiutato il suo ex fidanzato a depistare le indagini. Come riporta oggi “Il Gazzettino”, la Cacco dallo scorso venerdì avrebbe cominciato seriamente a prendere coscienza di ciò che ha fatto ed ha iniziato a professarsi profondamente pentita. La disperazione nella tabaccaia della provincia di Venezia avrebbe raggiunto un livello tale da far registrare nella donna un malessere non solo fisico ma anche e soprattutto psicologico. Manuela Cacco, l’anello debole del trio in carcere per l’omicidio di Isabella Noventa, potrebbe contribuire a dare una svolta decisiva al giallo, sebbene dalle indiscrezioni finora trapelate e relative al suo ultimo interrogatorio in carcere, abbia sottolineato di non conoscere il luogo in cui si troverebbe il corpo della segretaria uccisa. Come riporta sempre “Il Gazzettino”, inoltre, l’avvocato difensore della Cacco, Alessandro Menegazzo, sarebbe riuscito ad entrare in possesso degli effetti personali della sua assistita dal giorno del suo arresto per il delitto di Isabella Noventa.
Dal giorno della scomparsa di Isabella Noventa, la madre continua a porsi molte domande sulla figlia, soprattutto dopo la conferma della sua morte da parte dell’ex fidanzato, ora in carcere, Freddy Sorgato. Sebbene siano tre le persone coinvolte nel delitto della segretaria 55enne (insieme a Freddy sono finite in manette anche le sue due donne, la sorella Debora e l’amante Manuela Cacco), l’anziana madre di Isabella continua a puntare il dito proprio contro l’autotrasportatore di Noventa Padovana: “L’ho conosciuto bene, gli ho preparato il pranzo tante volte, l’ho accolto in casa con tutta la gentilezza di questo mondo. Si mostrava fin troppo innamorato di Isabella. Era un lupo travestito da agnello”, riporta “Il Mattino di Padova”. La signora Ofelia continua a non darsi pace, ripetendo al fratello di Isabella Noventa, Paolo: “Perché le hanno fatto del male? Se Freddy non la voleva più non poteva lasciarla? Perché l’ha uccisa?”. Le risposte non sono ancora arrivate.
Sono trascorsi quasi due mesi dalla tragica morte di Isabella Noventa, la segretaria 55enne per il cui delitto sono attualmente in carcere tre persone: la tabaccaia Manuela Cacco, Freddy e la sorella Debora Sorgato. La famiglia della donna uccisa non riesce a capacitarsi, in particolare l’anziana madre Ofelia, per la quale il tempo sembra essersi fermato a quel tragico 15 gennaio scorso. A descrivere l’attuale stato d’animo della signora è oggi il quotidiano online “Il Mattino di Padova”, il quale svela come ogni volta che la signora Noventa senta aprirsi la porta, spera in cuor suo che sia Isabella. Accanto al dolore della donna per la perdita dell’amata figlia, cresce di pari passo anche la rabbia nei confronti di coloro che la stessa madre di Isabella Noventa li definisce “delinquenti” e “assassini”. Al figlio Paolo, la signora continua a porre le medesime domande: “Come l’hanno uccisa? Che l’abbiano soffocata? Che abbia sofferto?”. Ma il dubbio più grande è quello dato dal vuoto relativo al corpo della segretaria, del quale non si hanno ancora notizie, in attesa delle ricerche che riprenderanno da domani, con l’ausilio di diversi mezzi, tra cui un elicottero.
C’è un aspetto nel giallo che ha portato all’omicidio di Isabella Noventa che merita di essere approfondito: riguarda Riccardo Lentini, l’investigatore privato assoldato da Freddy Sorgato con l’intento di pedinare la segretaria di Albignasego. Ma perché l’autotrasportatore con la passione per il ballo voleva indagare sulla vita della sua ex anche dopo la fine della loro relazione? È la domanda che si è posta la trasmissione di Rete 4 “Quarto Grado“, che ha ricostruito la vicenda a partire dal giorno in cui il fratello di Isabella, Paolo, scoprì un Gps montato sulla macchina della propria figlia sporgendo denuncia ai carabinieri. Le indagini portarono dritti a Lentini, che in un primo momento sostenne di collaborare con i Nas per verificare la presenza di un presunto studio odontoiatrico abusivo del Noventa; nella seconda versione ammise invece di essere stato incaricato da Freddy Sorgato di seguire gli spostamenti di Isabella poiché aveva dei crediti nei suoi confronti e voleva rientrarne in possesso. Nella terza e ultima versione cercò di conciliare le prime due: ma cosa nascondeva veramente la richiesta di Freddy Sorgato? E perché nella causale della domanda di investigazione l’autotrasportatore sostenne di avere subito delle molestie da parte della donna? Domande che attendono ancora una risposta.
Nelle ultime ore fa molto clamore la dichiarazione di Manuela Cacco, la tabaccaia accusata di complicità nell’omicidio di Isabella Noventa. La donna, come riporta il quotidiano locale Padova Oggi, smentisce totalmente la tesi adottata finora da Freddy Sorgato, ex compagno di Isabella Noventa ed accusato del suo omicidio. Secondo Sorgato, infatti, la morte della vittima sarebbe avvenuta durante ad un gioco erotico, mentre Manuela Cacco, interrogata dagli inquirenti, avrebbe accusato l’ex amante di aver compiuto il delitto soffocando Isabella Noventa con un cappuccio. Una dichiarazione che sarebbe stata subito smentita, come riporta Il Gazzettino, dal difensore di Manuela Cacco. Secondo la loro versione, la tabaccaia non avrebbe rilasciato nessuna dichiarazione sulla vicenda. La smentita viene riportata anche dal Corriere Adriatico che ha riportato le parole dell’avvocato Alessandro Menegazzo: “la mia assistita ha solo ribadito di non aver mai visto il corpo di Isabella Noventa e ancor meno di sapere che fine abbia fatto”. La donna avrebbe quindi risposto solamente alle domande fatte dai Pm, facendo alcune precisazioni sulle dichiarazioni già rilasciate nel corso di queste settimane. Avrebbe quindi ribadito la propria posizione, confermando di aver dato a Freddy Sorgato la disponibilità per realizzare l’alibi, passeggiando lungo il centro di Padova indossando il giaccone bianco di Isabella Noventa. Freddy Sorgato e la sorella Debora avrebbero dovuto essere ascoltati nella stessa giornata, ma il loro interrogatorio è stato rimandato. Intanto, lunedì riprenderanno le ricerche del corpo di Isabella Noventa che non è stato ancora ritrovato.