Continuano ad arrivare notizie negative dalla Costa d’Avorio dove è stato vittima di un attentato terroristico jihadista Grand-Bassam, località dove si trovano molti resort dei turisti occidentali. Sale a sedici la conta delle persone decedute e tra queste ci sono quattro europei di cui, riporta Repubblica.it, un tedesco e un francese. Sempre il portale del quotidiano ha riportato le parole del Ministro dell’Interno Hamed Bakayoko che ha dato i particolari sui decessi degli europei. Inoltre ha rilasciato un comunicato il Presidente della Francia François Hollande: “Diamo sostegno al governo ivoriano nella ricerca degli aggressori e nella lotta al terrorismo”.
Continua a fare eco sul web la tragica notizia che arriva dalla Turchia dove un autobomba è stata fatta esplodere. Il tutto è avvenuto nel centro di Anakara nel parco Guven. E mentre la Farnesina si documenta sull’eventuale presenza di italiani in questo attacco terroristico il numero delle vittime, come sottolinea la Repubblica, sale a trentatre rispetto ai ventisette di qualche ora fa. Il Consiglio Supremo della radiotelevisione ha vietato la trasmissione della scena dell’esplosione, con i video che hanno iniziato a circolare in rete. Le fonti ufficiali della sicurezza, come racconta Repubblica.it, parlano del fatto che siano stati uditi degli spari dopo lo scoppio. Clicca qui per il video da Repubblica.it
Tragedia ancora in Turchia e ancora con una autobomba: nel centro di Ankara ad una fermata dei bus alle 17.30 ore italiane lo scoppio terribile e dalle prime voci si parla di 27 morti ufficiali e un centinaia di feriti. L’ennesima strage sul suolo turco dopo che esattamente in quella stessa zona un mese fa persero la vita 29 persone, era il 17 febbraio e la città stava giusto iniziando a riprendersi dopo la tragedia arrivata. Il quartiere è quello di Kizilay, nel centro di Ankara: la Bbc parla anche di 75 feriti oltre ai 27 morti, con i primi testimoni che raccontano di una esplosione potentissima udita in tutta la capitale della Turchia. Zona completamente evacuata dalla forze dell’ordine nel timore di un secondo attacco: si tratta di un attacco terroristico, anche se ovviamente è troppo presto per capire di che matrice e se ci saranno soprattutto delle rivendicazioni. Intanto resta l’orribile notizie del “vicino” Paese turco che subisce l’ennesimo attacco in cui a perdere la vita sono delle vittime innocenti.
Purtroppo sale la conta delle vittime in Costa d’Avorio per l’attentato islamista che ha colpito un resort nella località turistica Grand-Bassa: se in un primo tempo si parlava di 6 morti, siamo purtroppo arrivati a 15 in questo momento, con alcuni terroristi che hanno compiuto una mezza strage. 30 feriti, 15 morti, di cui 5 sarebbero europei, afferma il sito di Repubblica: la Farnesina intanto sta verificando se ci siano italiani coinvolti nell’attentato. Nel frattempo si viene a sapere che la polizia è intervenuta con forze speciale nell’hotel e ha almeno fatto evacuare i feriti, di cui 10 gravissimi che sono stati trasportati in ospedale. Dopo Burkina Faso e Mali negli ultimi mesi, è il terzo stato africano colpito da attacchi terroristici islamisti contro località e resort turistici occidentali. Secondo la tv francese TF1, le vittime sono avvenute per l’attacco incrociato di granate e kalashnikov.
Attacco terroristico in Costa d’Avorio, nella città di Grand-Bassam: dieci terroristi armati sono entrati in azione in un resort turistico di lusso e dalle prime voci raccolte dall’Ansa, ci sarebbero già sei morti. I testimoni terrorizzati raccontano di aver sentito i terroristi gridare la frase ormai nota in tutto il mondo e che precede gli attacchi dei fondamentalisti islamici, “Allahu Akbar”. Altre voci non confermate indicano che l’ambasciatore americano potrebbe essere stato l’obiettivo reale dell’attacco: a prescindere da questo, che verrà confermato nelle prossime ore, rimane l’attacco vile, l’ennesimo in Africa contro resort occidentali con vittime al seguito. Secondo Sky News, l’attacco è stato compiuto da un commando armato in abili civili, con la località colpita che rimane a 40 km da Abidjan: l’hotel colpito è l’Etoile du Sud, ma altre voci internazionali raccontano di un altro coinvolto lì nei pressi, ovvero il Koral Beach.
È scontro totale nel Partito Democratico dopo le dichiarazioni di Renzi ieri alla scuola di formazione Pd, dove aveva ricordato come chi lo critica e rimpiange l’Ulivo di Prodi è proprio chi lo ha distrutto negli ultimi 20 anni facendo vincere Berlusconi. Non tarda ad arrivare la replica del leader della minoranza dem, Pierluigi Bersani: «Mi sono arrabbiato molto, quando toccano l’Ulivo… Se al corso di formazione politica vai a dire che la sinistra ha distrutto l’Ulivo, che abbiamo aiutato Berlusconi: ricordo che il centrosinistra ha battuto tre volte il Cavaliere e che, pochi o tanti voti che io abbia preso, Renzi sta comodamente governando con i voti che ho preso io». Come dire, “abbassa la cresta” e sii più umile: questo il messaggio di Bersani per il suo segretario, intervenendo a margine della kermesse di Sinistra Riformista, corrente interna al Pd. Interessante è poi il richiamo al futuro immediato del partito, con le minacce scissioni che si fanno sempre più pressanti: «Io assieme ad altri stiamo cercando di tenere dentro il Pd della gente che non è molto convinta di starci. A volte si ha l’impressione invece che il segretario voglia cacciarli fuori: il segretario deve fare la sintesi non deve insultare un pezzo di partito», conclude piccato l’ex leader Pd e “mancato” premier dopo le ultime elezioni vinte senza una vera maggioranza.
Nell’unico stato che vedeva ieri il voto per le primarie Usa 2016, è Marco Rubio a trionfare con 10 delegati: a Washington D.C per le caucus presidenziali dei Repubblicani è il giovane senatore della Florida a vincere, conquistando la terza vittoria dall’inizio della campagna. Il giovane cattolico, speranza dei moderati americani, è riuscito a battere Trump e Cruz ma rimane molto difficile comunque la corsa alla candidatura: nonostante i 10 delegati conquistati, il conteggio è piuttosto complesso per Rubio. Con i risultati di questo caucus è riuscito a battere tutti, solo John Kasich è riuscito a conquistare qualche voto, 50 in meno, prendendo dunque 9 delegati, nessuno per gli altri candidati: ma il conteggio parziale vede Donald Trump saldamente davanti con 460 delegati, Ted Cruz con 370 e Rubio al terzo posto con 163, avendo vinto oltre che a Washington anche in Minnesota e a Porto Rico. Va ricordato che per la nomination repubblicana alla presidenza ci vogliono almeno 1237 per la nomination repubblicana alla presidenza.
Una slavina staccatasi dal Monte Nevoso, ha portato morte e disperazione in Alto Adige. La valanga si è staccata dalla montagna nella mattinata, e ha travolto tutto quello che ha incontrato su un fronte di 150 metri, travolgendo una quindicina di persone. Sul posto sono intervenuti immediatamente una cinquantina di soccorritori, essi insieme ad almeno una mezza dozzina di unità cinofile, hanno iniziato le ricerche. Purtroppo dalla neve sono riemersi anche sei cadaveri, tra cui quello di un sedicenne. Nel pomeriggio i soccorritori hanno comunicato le generalità delle persone decedute, cinque italiani e un austriaco. Le vittime che stavano in un unico gruppo, stavano cercando di attraversare un avvallamento ad oltre 3000 metri di altezza.
Arrestato dagli uomini del Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri, Karlito Brigande. L’uomo era una delle persone più ricercate dell’intera Unione Europea, essendo stato uno degli uomini rappresentativi dell’esercito macedone, quel UCK che negli anni scorsi si è macchiato di crimini disumani. Brigande è stato arrestato martedì scorso, nell’ambito di un operazione tendente a sgominare eventuali terroristi islamici. Insieme all’uomo è stato posto sotto custodia un’altra persona di origine mussulmana, Barhoumi Firas, per lui l’accusa di essere un reclutatore. Plauso è giunto dal Ministro dell’Interno Alfano, per l’alto esponente politico, l’operazione rientra appieno nella strategia messa in campo della forze dell’ordine, tendente all’abbattimento del rischio terrorismo nel nostro paese.
Non sembra avere fine la “querelle” legata alla scelta dei candidati a sindaco di Roma e Napoli, dopo le polemiche non ancora sopite all’interno del PD è adesso il turno del centro destra. Oggi nella città dell’urbe, si sono riuniti in una “consultazione popolare” i simpatizzanti del centro destra, lo scopo è quello neppure tanto nascosto di legittimare con un alta affluenza nei gazebi allestiti in tutta la città, la candidatura dell’ex numero uno della protezione civile, Giulio Bertolaso. Ma mentre gli elettori si riunivano puntando a quota “30 mila” è scoppiata la bomba della lega Nord, pesantissima l’affermazione del suo leader Matteo Salvini che in maniera lapidaria ha affermato “Bertolaso non è il mio candidato”.