Continua a far discutere il giallo di Guerrina Piscaglia, del cui delitto e occultamento di cadavere è accusato Padre Graziano. Il religioso è al momento agli arresti domiciliari presso il convento dei Premostratensi di Roma, con braccialetto elettronico. Ed è attesa per la decisione della Cassazione che si deve pronunciare sulla misura cautelare, confermandola o annullandola e facendo così tornare in carcere il religioso. Ed è attesa non solo per questa decisione ma anche per la prossima udienza in Corte d’Assise, già fissata per il prossimo 15 aprile. Padre Graziano si presenterà in aula? Lo scorso 11 marzo il frate congolese era assente perché il suo avvocato, incaricato del trasferimento di Padre Graziano dal convento ad Arezzo, non ha potuto effettuarlo visto che la sua auto era stata danneggiata durante la notte precedente all’udienza.



Era prevista per oggi la decisione della Cassazione sul destino di Padre Graziano ma si dovrà attendere il prossimo 5 aprile per sapere se il religioso resterà ai domiciliari o tornerà in carcere. Secondo quanto riportato da Arezzo Tv infatti l’udienza in Cassazione è stata rinviata “a causa del trasferimento del giudice relatore”. Padre Graziano, accusato di aver ucciso Guerrina Piscaglia ed occultato il suo cadavere, si trova agli arresti domiciliari dallo scorso 1 febbraio con braccialetto elettronico. E si attende di conoscere se la misura cautelare sarà annullata e quindi il religioso tornerà in carcere oppure se sarà confermata. Riferisce l’emittente che “ad opporsi alla concessione degli arresti domiciliari al frate da parte del Tribunale del Riesame di Firenze era stato il pm Marco Dioni. Il pool difensivo di padre Graziano – composto dagli avvocati Angeletti e Zacheo e dal professor Sergio Novani – ritiene inammissibile il ricorso della procura”.



La giornata di oggi rappresenta una nuova tappa importante per Padre Graziano, il religioso di origine congolese accusato di aver ucciso Guerrina Piscaglia ed occultato il suo cadavere. In attesa della prossima udienza in Corte d’Assise, già fissata al prossimo 15 aprile, oggi si pronuncerà la Cassazione sulla richiesta di annullamento dei domiciliari con braccialetto elettronico. Come sappiamo, dallo scorso 1 febbraio Padre Graziano si trova agli arresti domiciliari presso il convento dei Premostratensi di Roma, dopo aver atteso per diverse settimane la disponibilità del braccialetto elettronico. Ora però, come scrive il quotidiano “Corriere di Arezzo”, il presunto assassino di Guerrina Piscaglia potrebbe tornare nuovamente in carcere. La Cassazione, dunque, oggi dovrà pronunciarsi sulla richiesta della Procura che ritiene non adeguata l’attuale misura cautelare. Un eventuale annullamento dell’ordinanza che lo ha posto ai domiciliari, potrebbe avere come conseguenza primaria la riapertura delle porte del carcere di Arezzo per Padre Graziano, attualmente imputato per omicidio volontario aggravato dai futili motivi, occultamento e soppressione di cadavere di Guerrina Piscaglia. Dopo l’assenza in aula dello scorso 11 marzo, non dipendente dal frate congolese – il suo avvocato incaricato del trasferimento di Padre Graziano dal convento ad Arezzo è stato impossibilitato a causa del danneggiamento della sua auto nella notte precedente all’udienza – il prossimo appuntamento in Corte d’Assise sarà il 15 aprile. La parola passerà ai Carabinieri che dopo la scomparsa di Guerrina reperirono telefonate, sms, depistaggi e bugie varie di Padre Graziano, dando vita al folto quadro accusatorio nei suoi confronti. Nel frattempo però, il sacerdote rischia di dover abbandonare il confortevole convento di Roma per tornare in cella ad Arezzo.

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