Nel corso dell’interrogatorio a Veronica Panarello, in carcere con l’accusa di omicidio del primogenito Lorys Stival avvenuto il 29 novembre di due anni fa a Santa Croce Camerina, oltre a ritenere il suocero il solo responsabile del delitto del bambino di otto anni la donna si sarebbe addentrata nei particolari del suo rapporto con Andrea Stival. A riportare il contenuto shock dell’interrogatorio è stato il settimanale “Giallo”, nel suo ultimo numero. Veronica avrebbe messo a confronto il suocero con il marito, definendo il primo maggiormente “dotato”. “Devo dire che nei mesi di ottobre e novembre con mio marito, a differenza dei periodi precedenti che avevamo rapporti settimanali, abbiamo avuto un solo rapporto sessuale”, avrebbe ammesso Veronica, la quale asserì di sentirsi appagata in seguito ai rapporti frequenti con il suocero.
Continuano ad emergere alcuni dettagli in merito all’ultimo sconcertante interrogatorio che ha visto protagonista Veronica Panarello, madre di Lorys Stival ed in carcere con l’accusa di averlo ucciso e poi occultato il suo cadavere. La donna continua ad accusare il suocero Andrea Stival, asserendo di aver avuto con lui una relazione amorosa in gran segreto, della quale proprio Lorys avrebbe scoperto tutto pochi giorni prima di essere ucciso dal nonno paterno. L’uomo nega ogni accusa, mentre il settimanale “Giallo” continua a rendere note alcune dichiarazioni shock di Veronica Panarello che nel corso dell’interrogatorio in carcere parlò anche di Andreina, compagna del suocero. Veronica ha raccontato la nascita della relazione tra Andrea Stival e la donna e ciò che le provò successivamente: “Sì, ero un pochettino gelosa di Andreina. Abbiamo continuato ad avere rapporti (con Andrea Stival, ndR) ma con minore frequenza rispetto a prima”.
Il caso di Lorys Stival e della madre, Veronica Panarello, rimane ancora avvolto nel mistero con le indagini sulla donna, ancora in carcere, che hanno subito una variazione decisiva con le rivelazioni e accuse di Veronica al suocero Andrea Stival. Dal Gup di Ragusa arriva stamani l’ufficialità di una novità che era nell’aria: la prossima udienza, fissata per il 17 marzo, viene fatta slittare a data ancora da destinarsi. I motivi sono imputabili alla proroga per la perizia psichiatrica ai danni di Veronica: Andrea Reale, Gup di Ragusa, ha disposto per la nuova udienza del processo a rito abbreviato per Veronica Panarello, accusata di omicidio volontario e occultamente di cadavere, una proroga di 40 giorni ai periti e ai consulenti di parte per poter redigere e consegnare la perizia psichiatrica sulla moglie di Davide Stival. Nei prossimi giorni ci saranno dunque nuove visite per la donna nel carcere di Catania dove è detenuta e dove avverranno gli esami della perizia psichiatrica, approfondita dopo le ultime discordanti versioni della Panarello sul ruolo del suocero, Andrea Stival. Poiché il processo è condizionato fortemente dalla perizia, la prossima udienza è stata giustamente rinviata in attesa degli esiti di tale esame.
Particolari novità negli ultimi due giorni sul caso di Veronica Panarello non ce ne sono perché le varie parti del processo stanno studiando le prossime mosse per il caso di delitto del piccolo Lorys Stival. Rimangono aperti però tutti i punti oscuri degli ultimi mesi, con le diverse versioni della donna che hanno sconvolto il processo nel quale l’unica accusata di omicidio volontario è proprio lei, ma dopo il coinvolgimento del suocero Andrea Stival le pratiche si sono ulteriormente complicate. Resta poi un punto, finora non particolarmente sottolineato, che potrebbe significare invece molto nei termini della veridicità o meno della versione di Veronica (il suocero era suo amante e avrebbe ucciso lui il bimbo perché aveva visto della loro relazione). Il rapporto presunto con il suocero, secondo Veronica, l’avrebbe tenuto nascosto al marito: ma Davide Stival ha chiesto, dopo l’inizio della presunta storia tra la moglie e il suocero, a Veronica se andava tutto bene e se aveva qualcosa da nascondere, ma «in quel momento ero davvero confusa e nei giorni successivi non dissi nulla». Il segreto dunque rimase? Come sono i rapporti tra Davide e Andrea?
Emergono nelle ultime ore altri particolari del recente interrogatorio di Veronica Panarello, avvenuto il 19 febbraio scorso. La donna, accusata di aver ucciso il figlioletto Loris Stival, si trova ancora in carcere, in attesa di ulteriori accertamenti, soprattutto per quanto riguarda le accuse lanciate verso il suocero Andrea Stival. Secondo la Panarello infatti, il suocero sarebbe il vero responsabile dell’omicidio del bambino, ma ora l’attenzione si sposta anche verso la compagna di Stival, Andreina. Alcune settimane fa, proprio in seguito alle accuse della Panarello, gli inquirenti avevano messo sotto controllo i cellulari della coppia ed erano emersi alcuni dettagli che denunciavano una forte aggressività che l’accusata aveva nei confronti del figlio. Veronica Panarello aveva subito contestato tutto, riferendo, come riporta Il Mattino, “ho letto molte delle intercettazioni e la frase che non permetto che venga detta dalla compagna di Andrea è che io fracassavo di legnate tutto il giorno Loris. Questa è una grandissima bugia e questo sarà uno dei tanti flash mentali che si faceva lei”. Continua Veronica Panarello affermando che i rapporti con il suocero erano mutati in un secondo momento, quando Andrea Stival le avrebbe annunciato di volerla lasciare. Il comportamento del suocero, secondo la Panarello, era dovuto anche alle pressioni che riceveva Andreina perché la donna aveva “capito che sapevo tutto”. Non è il solo cambiamento di atteggiamento che Veronica Panarello nota in quei giorni. Come afferma sempre nel 19 febbraio scorso, la donna aveva avuto sentore che il suocero Andrea Stival aveva avuto degli atteggiamenti sconvenienti verso il nipote Loris, un sospetto che aveva assalito la madre per via di alcuni atteggiamenti di Loris. “Ultimamente non voleva più uscire insieme al nonno”, dichiara l’avvocato Villardita, difensore dell’accusata, in un’intervista de Il Giornale, “ora dovremo trovare riscontri oggetti di quanto da lei asserito, faremo tutte le verifiche necessarie”. Durante l’interrogatorio potrebbe essere stato chiarito anche un altro episodio, avvenuto un po’ di tempo fa. Veronica Panarello, come confermato successivamente dagli inquirenti, aveva ricevuto una busta con all’interno una lettera ed 80 euro. La missiva riportava la firma di “papà Andrea” e per la Panarello, anche all’epoca dei fatti, non c’erano stati dubbi che si trattasse di un tentativo del suocero di comprare il suo silenzio. Al padre infatti aveva chiesto di riferire ad Andrea Stival che “lei non è in vendita”.