A Pomeriggio 5 si torna a parlare del caso di Gloria Rosboch con la presenza in collegamento della ex fidanzatina Sofia Sabhou che ritorna a parlare delle difficoltà di personalità dell’ex allievo accusato di aver ucciso Gloria. Numerose sono le liti che avevano fatto, con gli audio rilevati sul suo telefonini che la stessa Sofia riceveva a orari notturni e assurdi alle volte in cui veniva presa a male parole perché lei chiedeva già attenzioni e presenza. “Sono state varie le volte in cui si arrabbiava con me per come trattavo il fratellino: spesso mi faceva ammattire durante i compiti ma Gabriele lo difendeva dicendo che è cresciuto senza padre e che non potevo prendere molto”. Sofia appare ancora molto segnata dall’intera storia, con una vita continuamente tirata in ballo dalle indagini su un omicidio in cui non c’entra assolutamente nulla.



Mentre proseguono le ricerche della pistola di Gabriele Defilippi, il caso di Gloria Rosboch attende novità dai prossimi interrogatori all’ex allievo, all’amante Roberto Obert e alla madre di Gabriele, Caterina Abbattista. Ma spuntano anche nuove polemiche su un caso parallelo, emerso durante le indagini per il delitto Rosboch: durante le scorse puntate di Pomeriggio 5, Barbara D’Urso ha spesso intervistato in esclusiva e in diretta la fidaznaltina di Gabriele fino a poco tempo fa, Sofia Sabhou che ha rivelato molti aspetti non conosciuti sul suo ex compagno e sulla madre. Sono però scoppiettare molte polemiche quando il programma ha rivolto un appello per poter trovare un lavoro alla giovane 19enne Sofia: una bella ragazza, molto attraente che si trova in una condizione disagiata assieme alla famiglia povera, che viene posta come ragazza in difficoltò e in cerca di un lavoro. Di per sé non avrebbe nulla di male, se non che l’accusa che molti internauti e pubblico sui social imputa a Barbara D’Urso è quella di sfruttare un caso triste di cronaca per altri usi e scopi.



Ad Ivrea sono in carcere i tre accusati dell’omicidio di Gloria Rosboch e tra pochi giorni ci sarà un nuovo giro di interrogatori per cercare di capire una volta per tutte chi effettivamente ha svolto materialmente il delitto e chi ne è complice/ideatore. Su tutti, chi viene riportato dalla stampa locale come il maggiore impaziente nel parlar col giudice è proprio l’accusato numero 1, quel Gabriele Defilippi che in queste settimane abbiamo imparato a “conoscerne” i dettagli più scabrosi e preoccupanti dei suoi atteggiamenti. Dovrò spiegare molte cose l’ex allievo di Gloria, anche se per prima cosa, oltre alla pistola e ai legami con i complici, dovrà spiegare che fine hanno fatto quei famosi ormai 187 mila euro che sarebbero la vera causa d’origine di tutti i problemi e forse il movente del delitto. Si tratta infatti di quesi soldi che la professoressa di Castellamonte ha prestato, sotto convincimento avuto per lusinghe e illusioni da parte di Gabriele, al suo amato ex allievo. Lui finora ha sempre detto che quei soldi li aveva presi l’amante Roberto Obert e nascosti nella cassetta di sicurezza ma in quel preciso luogo i carabinieri hanno trovati solo 20mila euro in vecchi titoli bancari.



Non avrebbero portato a nulla le ricerche compiute nella giornata di ieri in merito all’arma appartenente a Gabriele Defilippi, presunto assassino di Gloria Rosboch. Nonostante le indicazioni dettagliate del complice del 22enne, Roberto Obert, anche lui il carcere per il delitto dI Gloria Rosboch, i militarI ieri non sono riusciti a fare ritorno con la pistola (una Beretta 7.65) che l’uomo 54enne avrebbe detto di aver sepolto in un boschetto del Canavese. Il suo rinvenimento potrebbe permettere non solo di confermare la versione di Obert in merito all’omicidio di Gloria Rosboch, ma anche di chiarire molti dubbi sull’uso che Gabriele ne avrebbe fatto. Intanto, stando alle indiscrezioni rese note dal quotidiano “La Stampa”, nelle prossime ore proprio Roberto Obert potrebbe tornare davanti al pm in vista di un nuovo interrogatorio. L’attesa maggiore è però concentrata su Gabriele Defilippi, il quale si sarebbe detto pronto a raccontare tutta la sua “verità”, con maggiori dettagli sul delitto della professoressa Gloria Rosboch, avvenuto lo scorso 13 gennaio. Il 22enne, nei giorni scorsi aveva chiesto espressamente un nuovo colloquio e stando alle ultime notizie sul giallo rese note da “Corrierequotidiano.it”, la data fissata sarà quella del prossimo lunedì mattina, quando Defilippi si ritroverà faccia a faccia con il procuratore capo di Ivrea Giuseppe Ferrando. In prigione con l’accusa di concorso in omicidio anche la madre del giovane, Caterina Abbattista, sebbene lo stesso Gabriele abbia più volte ribadito la sua innocenza rispetto al delitto di Gloria Rosboch. Dopo Obert, dunque, seguiranno gli interrogatori a Gabriele ed a Caterina che potrebbero chiarire definitivamente l’intero quadro portando alla chiusura del caso. Con il ritrovamento della pistola, infine, andrebbe a chiarirsi anche il giallo relativo ad un altro delitto, quello del pregiudicato 66enne Pierpaolo Pomatto, sebbene al momento non sia trapelato nessun legame con la morte di Gloria Rosboch.