Non ci sarebbero dubbi sull’arma del delitto con la quale è stato ucciso Lorys Stival e per il cui omicidio è accusata la madre Veronica Panarello. A sostenerlo è la criminologa Roberta Bruzzone intervenuta al programma di Rai Uno La vita in diretta condotto da Marco Liorni e Cristina Parodi. In una puntata del programma andata in onda nei giorni scorsi si è di nuovo parlato dell’arma del delitto, viste le ultime dichiarazioni di Veronica Panarello a riguardo. E la criminologa ha sostenuto: “In base ai riscontri medico-legali che sono precisissimi l’arma del delitto è la fascetta stringitubo, c’è il solco compatibile perfettamente e poi c’è la famosa lesione attribuita al taglio della fascetta con le forbicine che non avrebbe ragion d’essere se l’arma fosse il cavetto che è stato paventato ora. Quest’ultima ipotesi è sconfessata dai riscontri medico-legali. Non c’è alcun dubbio”.
Ancora nuovi particolari emergono sul caso di Veronica Panarello, la donna in carcere con l’accusa di aver ucciso il figlio di otto anni Lorys. Secondo quanto riportato dal Giornale di Sicilia una vicina di casa avrebbe detto di aver visto quella mattina Andrea Stival, suocero di Veronica, uscire di casa con la sua compagna Andreina. “Ho visto uscire di casa Andrea Stival e la signora tra le 10,15 e le 10,30 del 29 novembre del 2014”. Questa testimonianza potrebbe smontare le accuse di Veronica Panarello nei confronti del suocero? La donna ha infatti accusato Andrea Stival di aver ucciso il bambino perché Lorys avrebbe scoperto la relazione che c’era tra la mamma e il nonno. Il quotidiano sottolinea che “l’alibi di Andrea Stival, già ribadito nei giorni scorsi dalla compagna Andreina Fiorilla in sede di sommarie informazione, quindi, si rafforza. Anche perchè tutti i commercianti che Andrea Stival ha detto di aver incontrato la mattina dell’omicidio del nipotino Loris, hanno confermato di averlo visto”.
Le accuse lanciate da Veronica Panarello nello scorso 19 febbraio sono ancora al vaglio degli inquirenti. Negli scorsi giorni è stato ascoltato anche Andrea Stival, suocero della donna, che secondo le dichiarazioni della Panarello sarebbe il vero responsabile dell’omicidio del piccolo Loris. La versione della Panarello delinea un quadro inquietante e torbido, sviluppato all’interno di una famiglia dove ancora una volta l’unica vittima rimane lui, Loris. E’ difficile per ora sapere quale sia la verità, se la dichiarazione di Veronica Panarello, nota per aver cambiato più volte la propria versione, sia vera e se Andrea Stival sia stato effettivamente il suo amante come dice. Dal suo canto Andrea Stival nega ogni accusa, promettendo querele, versione confermata dalla compagna Andreina. Secondo la Panarello inoltre, come riporta Il Messaggero, era stata costretta a sottostare ai desideri del suocero per evitare che Andrea Stival rivolgesse ancora quelle attenzioni morbose verso i figli. La donna temeva infatti che volesse abusare dei piccoli e per questo si sarebbe proposta al loro posto. In seguito la relazione si sarebbe interrotta quando Andrea Stival avrebbe riferito a Veronica Panarello di aver trovato una compagna, Andreina, incontrata in un’agenzia viaggi. La nuora non la prese affatto bene ed ha ammesso che “i nostri rapporti iniziarono a diradarsi. Abbiamo continuato ad avere rapporti ma con minore frequenza”. L’avvocato difensore di Andrea Stival punta tutto sul fatto che non esista nessuna prova della presenza del suo assistito sul luogo del crimine o nelle zone circostanti, avvallata da alcune testimonianze che renderebbero inespugnabile il suo alibi. Il maggior peso lo ha inoltre il fatto che Veronica Panarello sia ormai nota agli inquirenti per aver dato diverse versioni nel corso dei mesi. Continuano quindi ad esserci molti punti oscuri su cui solo le indagini potranno fare luce.