A sorpresa la Guardia di Finanza sta svolgendo una doppia perquisizione a Genova e Napoli nelle sedi di due importanti società multinazionali: doppia perquisizione oggi nelle sedi di Ansaldo Sts nel capoluogo ligure e poi anche la Hitachi Italia con sede a Napoli, tra l’altro che lanciò un Opa proprio sulla società italiane con un contenzioso sul prezzo di acquisto delle azioni. L’inchiesta che riporta l’Ansa riguarda una indagine condotta dalla procura di Milano e riguarda proprio quell’ora lanciata da hitachi Italia. Il settore ferroviario è sotto l’occhio del ciclone dopo che la Ansaldo ha aderito all’offera dei giapponesi con solo il 6,4% del capitale, facendo schizzare al 46,5% del gruppo di sistemi di segnalamento ferroviario da parte di Hitachi. Un’ora complessa sotto indagine anche della Consob e del Tar, riguardo al prezzo di acquisto delle azioni, tanto che ha portato il Tar del Lazio con una ordinanza collegiale ha bloccare l’ora in corso, in data 18 febbraio scorso. Nel frattempo però queste due perquisizioni non fanno presagire nulla di buono negli accordi e documenti tra le due società: verrano giudicati i vari materiali raccolti e nei prossimi giorni si saprà di più di questo ennesimo passo complesso nel mondo ferroviario italiano.
Atmosfera in America è bollente dopo le primarie di ieri che hanno visto Donald Trump e Hillary Clinton consolidare il già gran vantaggio accumulato nelle precedenti votazioni. Ma il clima si fa pesante in casa Repubblicani che da un lato vedono un candidato sfondare voti e sondaggi, accumulando un vantaggio che lo pone in ottima competizione con la Clinton, ma dall’altra è un personaggio considerato troppo scomodo e unpolitically correct e per questo va fermato, per i vertici del partiti. Trump questo lo sa e oggi ha tuonato: «Ci saranno scontri se dovessi conquistare il numero dei delegati per ottenere la nomination ma il partito me la negasse», afferma in una importante intervista alla CNN il giorno dopo del secondo super Martedì. 1237 delegati è l’obiettivo e al momento Ted Cruz e John Kasich sono davvero molto indietro (Rubio si è ritirato). Trump intanto fa sapere che non parteciperà al prossimo dibattito del 21 marzo con gli altri candidati repubblicani, “abbiamo avuto già abbastanza dibattiti”.
Sono stati catturati i due fuggitivi scappati ieri a Bruxelles dopo la sparatoria con le forze anti terrorismo. Durante un blitz ieri era stata uccisa una persona sospetta di terrorismo e feriti quattro agenti, l’ipotesi è che si tratti di uomini legati agli attentati di novembre a Parigi. L’episodio è accaduto nel quartiere di Forest già noto per la presenza di fondamentalisti islamici. Al momento le autorità non hanno ancora confermato ufficialmente i due fermi, uno dei quali sarebbe avvenuto ieri sera e l’altro stamane.
Tutto come da copione: Hillary Clinton e Donald Trump vincono il nuovo supertuesday.Trump appare ormai il candidato ufficiale del Partito repubblicano in quanto con la nuova vittoria ha obbligato Marco Rubio a ritirarsi. La Clinton si è aggiudicata Florida, Ohio, North Carolina e l’Illinois, il suo stato, e Bernie Sanders rimane con un pugno di mosche. Trump non ha vinto in Ohio, ma la sconfitta locale non inficia il suo vantaggio e nonostante gli stessi colleghi del Partito repubblicano continuino a fargli la guerra. Il tentativo è arrivare alla contentino del partito cercando di negoziare la candidatura. Rubio dicendo addio ha commentato: “L’America è nel mezzo di uno tsunami politico, la gente è arrabbiata e frustrata”.
È di questa mattina la notizia di un’auto esplosa a Berlino, uccidendo il proprio conducente. Al momento le indagini si stanno svolgendo considerando tutte le ipotesi, ma resta privilegiata quella di un atto criminale. L’auto, una Passat Volkswagen, stava attraversando il quartiere residenziale di Charlottenburg. A bordo viaggiava un cittadino turco, di 43 anni, che secondo le prime indiscrezioni risultava residente nella via che stava percorrendo. La vittima era già nota alle forze di polizia tedesche per alcuni reati legati alla droga, spaccio di banconote false e gioco d’azzardo. Ma, secondo quanto riferito dal Tagesspiegel, il suo ultimo reato risale al 2008. L’auto è saltata in aria a causa di un ordigno esplosivo piazzato sotto la sua macchine. La tragedia è avvenuta in una zona piuttosto trafficata, nelle vicinanze alla Deutsche Oper, poco prima delle otto. Questo ha consentito il crescere di un timore su un presunto attacco terroristico, tanto che la polizia locale ha scelto di transennare l’intera zona, invitando i residenti a restare in casa e chiudere tutte le finestre, mentre gli artificieri verificavano la presenza di ulteriori ordigni esplosivi piazzati in zona. Dopo gli accertamenti del caso, Martin Steltner ha rassicurato gli animi. Al momento, le circostanze dei fatti portano ad escludere un attentato terroristico, preferendo piuttosto una maggiore concentrazione sulla vita privata dell’uomo. Infatti, si pensa che l’episodio sia giustificabile come attentato rivolto solo alla persona della vittima.
Dichiarato lo stato d’insolvenza della vecchia Banca Marche, che con un debito di un miliardo di euro e con 44 mila azionisti e obbligazionisti che, grazie al decreto salva banche, hanno perso tutti i loro soldi, è fallita sotto le richieste della Procura di Ancona e del Commissario liquidatore Bruno Inzitari. Ad opporsi erano le Fondazioni Cassa di Risparmio di Jesi e Cassa di Risparmio di Pesaro. Ora per la vecchia direzione della banca potrebbero anche verificarsi ripercussioni in ambito penale, per bancarotta fraudolenta. In chiusura invece l’indagine che vede coinvolti 36 indagati, tra cui gli ex presidenti Lauro Costa, l’ex Dg Massimo Bianconi e Michele Ambrosini, per reati che vanno dall’appropriazione indebita e corruzione tra privati al falso in bilancio e associazione per delinquere.
Non solo Guido Bertolaso a bocciare la candidatura di Giorgia Meloni alla poltrona di Sindaco di Roma. A rinnovare parere sfavorevole è Silvio Berlusconi che a Radio anch’io, al proposito, afferma: “Fare il sindaco di Roma significa stare 14 ore al giorno in ufficio, io non credo che possa essere una scelta giusta per la Meloni, dedicarsi ad una funzione difficile e impegnativa”. Poi ha aggiunto: “E’ noto quanto io la stimi e apprezzi il suo impegno; sono io che, non a caso, ne ho fatto uno dei ministri più giovani. E’ una cosa chiara a tutti che una mamma non si può dedicare ad un lavoro terribile, Roma è in un situazione terribile e poi la stessa Giorgia lo aveva escluso, ci sono persone che la stanno spingendo a candidarsi”.
Mentre Manuel Foffo e Marco Prato dovranno essere risentiti per chiarire le circostanze in cui uccisero il giovane Varani, il padre Walter Foffo chiede di incontrare la famiglia di Luca Varani per poter chiedere perdono e dimostrare tutta la sua partecipazione al loro dolore per la perdita del figlio. Intanto, il padre che pochi giorni prima aveva definito il figlio come un ragazzo modello, è costretto ad accettare anche l’odio del figlio Manuel che lo accusa di aver preferito sempre il fratello Roberto. Walter Foffo, chiaramente, si dice distrutto dal dolore, non solo per le dichiarazioni del figlio, ma anche per le reazioni della gente che lo additano quasi come un assassino. Intanto, la madre di Manuel Foffo è stata sentita dal pm Francesco Scavo. Secondo alcune notizie che sono trapelate, infatti, la donna vivrebbe nell’appartamento al piano di sotto a quello in cui è avvenuto l’omicidio. Lo stesso Manuel, infatti, ha tirato in ballo la madre dichiarando di averle chiesto alcuni stracci e saponi per pulire. La donna, però, dichiara di non essersi resa conto di nulla e di non aver notato nulla di strano nel comportamento e nelle richieste del figlio. Al momento i Ris dei Carabinieri stanno eseguendo ulteriori indagini per stabilire se vi è stato un tentativo di occultare il cadavere, pulendo la scena del crimine e, soprattutto, se nella casa vi siano tracce della presenza di altre persone. Questo, infatti, confermerebbe il desiderio dei due giovani di compiere il delitto passando al vaglio più di una possibile vittima. Si parlerebbe, dunque, di un cast di giovani culminato con la scelta di Luca Varani.