Nel corso della nuova puntata odierna di Pomeriggio 5, è intervenuta la famiglia al completo di Trifone Ragone, il militare ucciso lo scorso 17 marzo 2015 con la fidanzata Teresa Costanza nel parcheggio della palestra di Pordenone. La famiglia avrebbe finora coltivato un grande dubbio, reso noto nel corso della trasmissione di Canale 5. Secondo i genitori di Trifone, qualcuno in caserma sapeva la verità ma non ha mai parlato. A conferma di questo dubbio, sono state mandate in onda due vecchie interviste ad un ex commilitone di Trifone ed al ragazzo russo amico del militare. La madre del giovane ucciso ha quindi commentato: “Le indagini che hanno svolto egregiamente gli inquirenti sono state irte di difficoltà perché c’è stata molta omertà. Riuscire a ledere questo muro di omertà è stato molto difficile”. Anche il marito le ha fatto eco, dichiarando: “Impossibile che in caserma nessuno sappia nulla su 500 persone”. Un altro quesito resta attualmente senza risposte: Rosaria Patrone sarebbe la vera regista di tutto? “Non siamo noi che lo pensiamo, lo hanno scritto i giudici che hanno sottolineato una inquietante attività di simulazione per far capire che fosse pazza in modo che le responsabilità non ricadessero sul fidanzato”, ha commentato la madre di Ragone, la quale ha ritenuto Rosaria e la sua famiglia “persone malvagie”. “Se stanno male devono parlare con i giudici”, ha chiosato.



Oggi ricorre il primo anniversario della morte di Trifone Ragone e Teresa Costanza, i due fidanzati uccisi nel parcheggio del palasport di Pordenone e del cui duplice omicidio è in carcere da alcuni giorni Giosuè Ruotolo. Anche la fidanzata di quest’ultimo, Rosaria Patrone, sarebbe coinvolta nel delitto con l’accusa di favoreggiamento ed è attualmente ai domiciliari. Il caso, a distanza di un anno esatto, è tutt’altro che chiuso. La coppia in arresto, infatti, non avrebbe al momento alcuna intenzione di collaborare, al punto di aver usufruito della facoltà di non rispondere nel corso dei recenti interrogatori di garanzia. Nella giornata odierna, la trasmissione Mattino 5, come riporta il sito “UrbanPost.it”, sarebbe tornata proprio sul giallo di Trifone e Teresa. In collegamento da Pordenone, sono intervenuti i genitori del militare ucciso, per commemorare questo triste anniversario. E’ ancora tanta la rabbia della madre di Trifone che, ai microfoni del programma di Canale 5 ha dichiarato: “La morte di Teresa e Trifone non deve essere vana, lotterò con tutte le mie forze perché non vinca il male”. Parole durissime anche nei confronti dei due indagati, Giosuè Ruotolo e la fidanzata Rosaria, nei riguardi dei quali la donna ha detto: “Giosuè Ruotolo – lo ha detto bene il procuratore Martani – potrebbe uccidere ancora. È una persona senza scrupoli, non ha sentimenti, un mostro! E quella signorina che sta a Somma Vesuviana è la regista di tutto…”. Oggi, la madre di Trifone insieme al marito ed ai due figli si collegheranno anche con la trasmissione di Barbara d’Urso, Pomeriggio 5.

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