Il caso di Luca Varani, ucciso da Manuel Foffo e Marc Prato qualche giorno fa in un appartamento alla periferia di Roma, al culmine di un festino a base di alcol e droga, è approdato ieri sera nel corso della nuova puntata de Le Iene Show, aprendo l’intervista singola ad un ex tossicodipendente pentito, Giovanni. Il ragazzo intervistato ha raccontato del periodo della sua forte dipendenza, terminato due anni fa, spiegando l’effetto della cocaina e definendola “un catalizzatore negativo per le emozioni, ti fa vedere le cose che non esistono”. L’ex tossicodipendente ha commentato i terribili fatti accaduti nella Capitale con protagonisti Manuel Foffo e Marc Prato. I due, a detta del giovane intervistato, avrebbero speso 1800 euro in cocaina facendone un uso smodato, a digiuno e con l’aggiunta di fiumi di alcol. La cocaina e l’alcol avrebbero creato un vero e proprio esplosivo. Con la sua storia avrebbe trovato diverse cose in comune: “Non posso dire che avrei ammazzato qualcuno perché non ne ho le prove ma non sai davvero più chi sei”. Giovanni ha spiegato come la cocaina possa realmente trasformarti in un mostro, raccontando alcuni episodi vissuti in prima persona prima di raggiungere il fondo ed uscirne per sempre. Sul finale di intervista, il ragazzo si è rivolto direttamente ai due assassini di Luca Varani: “Avete sbagliato, dovete pagare però fatevi aiutare”.
Ha destato non poco scalpore l’ultima intervista rilasciata dal padre di uno degli assassini di Luca Varani, Manuel Foffo, in carcere insieme a Marc Prato dopo l’indicibile massacro ai danni del povero 23enne. Valter Foffo, padre di Manuel, a “Il Messaggero” oggi ha voluto ribadire l’orientamento sessuale del figlio, sottolineando: “Non è gay”, ed aggiungendo come “A noi Foffo non ci piacciono i gay, ci piacciono le donne vere”. In merito non ci sta Selvaggia Lucarelli, la quale ha commentato e replicato all’intervista di Valter Foffo sul suo profilo Facebook. “Signor Foffo, a parte che io comincerei a star zitto perché se continua a parlare suo figlio si becca un ergastolo pure per le cazz@te che va dicendo lei, se ne faccia una ragione: suo figlio è gay. Sarebbe anche un assassino, ma mi pare che per lei sia un problema secondario, per cui glielo ribadisco: JE PIACCIONO GLI UOMINI”. La Lucarelli non ha risparmiato parole dure nei confronti del padre di uno dei killer di Luca Varani, chiosando: “La virilità dei Foffo ha subito un brutto contraccolpo, ma non si preoccupi, suo figlio ha ucciso con grande virilità, da maschio alfa proprio. Sarà per quello che dopo aver ammazzato quel poveretto, ha dormito abbracciato Prato”. .
Interviene nuovamente il padre di Manuel Foffo, uno dei due assassini di Luca Varani e che lo scorso 4 marzo, insieme a Marc Prato, massacrarono brutalmente il 23enne nell’appartamento al Collatino. Valter Foffo, al quotidiano “Il Messaggero”, ha voluto chiarire due aspetti relativi al figlio: “No, mio figlio non è gay e sì, è stato ricattato da Marco Prato”. L’uomo, già intervenuto a “Porta a Porta” a poche ore dal massacro, ha poi aggiunto: “A noi Foffo non ci piacciono i gay ci piacciono le donne vere. E mio figlio non è da meno”. Il padre di Foffo ha raccontato l’incontro avvenuto lo scorso Capodanno tra il figlio Manuel e Marc Prato: in quell’occasione, secondo il racconto dell’uomo, tra i due killer di Luca Varani si sarebbe consumato un rapporto sessuale ripreso dal cellulare di Prato. A sua detta, il pr romano gay avrebbe così minacciato il figlio di diffondere il video. Nell’intervista al quotidiano, Valter Foffo continua, dunque, a difendere il figlio avanzando pesanti accuse nei confronti del secondo assassino del 23enne, Marc Prato, che nella giornata di ieri non è stato in grado di rispondere alle nuove domande del pm in seguito ad un malore.
Era atteso per la giornata di ieri l’interrogatorio a Marc Prato, uno degli assassini di Luca Varani, dopo quello a carico di Manuel Foffo avvenuto due giorni fa e nel corso del quale avrebbe reso agli inquirenti un resoconto delle giornate di follia precedenti al delitto di Luca Varani. In seguito ad un malore che lo ha costretto ad essere trasferito nell’infermeria del carcere, tuttavia, Marc Prato ieri non è stato in grado di rispondere al pm in quanto, stando alle dichiarazioni del suo legale al magistrato, il pr gay non sarebbe stato nelle condizioni di poter affrontare l’interrogatorio in programma. Oltre allo slittamento dell’udienza, il sito di Repubblica fa sapere inoltre ciò che accadrà a partire dalla prossima settimana, quando sarà sottoposto a perizia informatica il pc appartenente a Prato, sequestrato dopo essere stato rinvenuto nello studio del suo avvocato difensore. La ricerca con relativo sequestro del dispositivo, secondo gli inquirenti sarebbe finalizzata all’indagine di un presunto video che potrebbe svelare dettagli importanti su quanto accaduto la sera del 4 marzo presso l’appartamento al Collatino, periferia di Roma, in riferimento all’omicidio di Luca Varani. Il video in questione, potrebbe aver immortalato le sevizie a scapito del 23enne Luca Varani ucciso per mano di Manuel Foffo e Marc Prato, sebbene non si escluda che possa essere stato rimosso dal pc. I Ris, tuttavia, tenteranno le relative operazioni di recupero. Nel corso dell’interrogatorio al proprietario dell’appartamento nel quale è avvenuto il massacro, Manuel Foffo, lo stesso al cospetto del procuratore Scavo avrebbe sottolineato anche il rimorso per quanto fatto, nei confronti della famiglia di Luca Varani: “Non so come potrò mai scusarmi con i genitori di Luca”, ha asserito. La famiglia della vittima, dal canto suo, nei giorni scorsi aveva auspicato la pena di morte per gli assassini del figlio.