Sono state varie ieri le testimonianze in aula la processo a carico di Massimo Bossetti, accusato di aver ucciso la 13enne Yara Gambirasio. Oltre al custode della palestra e alla donna di Ambivere, comune vicino a Brembate di Sopra, dove è sparita la ragazza, ieri ha parlato davanti alla Corte anche il bibliotecario di Brembate di Sopra frequentata da Yara per prendere in prestito i libri. Il bibliotecario, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Askanews, ha affermato: “Veniva più o meno una volta al mese e prendeva in prestito prevalentemente libri assegnati dall’insegnante”. L’uomo ha poi ricordato che “Yara aveva preso in prestito un libro sul tema del bullismo e un altro volume dal titolo ‘Brutta’ “.



Parla anche una testimone nel processo per il delitto di Yara Gambirasio il cui unico imputato è Massimo Bossetti. Ieri in aula è stata sentita anche Cinzia Fumagalli, una donna di Ambivere, comune vicino a Brembate di Sopra, dove è sparita la 13enne. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Askanews la donna ha affermato di aver sentito “grido di una persona giovane che fu subito tappato, come mozzato a metà” proveniente da “un furgone chiuso, di colore chiaro un po sporco, che passava a velocità sostenuta”. La donna è stata chiamata a testimoniare dai legali di Massimo Bossetti: ha aggiunto però “di non essere in grado di dire se l’urlo apparteneva ad un maschio o ad una femmina”: “Mi sono ricordata del fatto quando ho saputo, il primo dicembre 2010, che erano iniziate le ricerche di Yara nel comune di Ambivere e l’indomani mi sono recata dai carabinieri per raccontarlo”.



Novità nel processo a carico di Massimo Bossetti, con l’aula di Bergamo che ha visto una situazione alquanto particolare ieri pomeriggio: era stato chiamato a testimoniare il custode della palestra frequentata da Yara Gambirasio ma il clima si è surriscaldato in seguito alla domande poste dai legali di Massimo Bossettiche hanno svelato alcune incongruenze nelle sue precedenti risposte. Tanto che la deposizione è stata sospesa dalla presidente della Corte, Antonella Bertoja, in quanto “è venuta meno qualsiasi genuinità delle prove”. In seguito però ha rivolto un duro commento anche verso i legali della difesa, dicendo che il custode era solo un testimone e non un imputato, Ma dopo il commento di uno degli avvocati, che ha gridato “Per ora!”, il presidente ha dunque deciso di sospendere l’esame per il momento. Nel frattempo la difesa di Massimo Bossetti dopo aver segnato un buon colpo con la deposizione di fatto annullata al custode della palestra, prova ad impostare l’ultima carte disponibile: ci sarebbe un mostro nella zona di Brembate che avrebbe ucciso altre due persone oltre a Yara Gambirasio. Questo è il teorema, riportato dal Giornale, che i legali di Massimo Bossetti starebbe provando a mettere in carte per il processo. I due omicidi per la difesa sarebbero quelli di Eddy Castillo e Sarbjit Kaur, i giovani trovati morti nella provincia di Bergamo nello stesso periodo del delitto di Yara Gambirasio. L’unica incognita rimane la risposta della corte a queste presunte nuove prove presentate: le accetteranno?

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