Dopo domani, venerdì 4 marzo, avrà luogo nel Tribunale di Civitavecchia l’attesa udienza preliminare per l’omicidio di Marco Vannini, il bagnino di Cerveteri ucciso lo scorso 17 maggio nell’abitazione della fidanzata Martina Ciontoli a Ladispoli. Nel corso dell’attesa udienza, capiremo quale sarà l’intenzione del giudice, ovvero se i cinque indagati per la morte di Marco – l’intera famiglia Ciontoli e Viola Giorgini, fidanzata di Federico Ciontoli – saranno o meno rinviati a giudizio. In merito all’esito della nuova giornata in Tribunale, come rivela il sito web “Terzobinario.it”, i genitori di Marco Vannini, da quasi dieci mesi impegnati nella loro lotta affinché possa esser fatta giustizia sulla morte dell’amato figlio, non si attendono grandi novità ma auspicano che possa emergere qualche elemento importante con il quale possa esser fatta realmente luce su un caso di cronaca increscioso e che ha raccolto l’Italia intera attorno alla famiglia Vannini. La speranza che possa finalmente esser fatta giustizia è fortemente coltivata anche dallo zio della giovane vittima, Roberto Carlini, spesso al fianco dei genitori di Marco. Al sito “Terzobinario.it”, l’uomo ha commentato: “Se non proprio condanne che almeno vengano rinviati a giudizio tutti i componenti della famiglia Ciontoli per gli stessi reati per cui sono stati citati dal pm”. Lo zio di Marco Vannini non ha potuto fare a meno di dare libero sfogo ad un pensiero condiviso da molte delle migliaia di persone iscritte al gruppo Facebook “Giustizia e Verità per Marco Vannini”: “Io avrei approfondito maggiormente la posizione di Viola Giorgini: nelle intercettazioni si sente chiaramente che ha difeso il fidanzato Federico, ma di questo i giudici ne terranno conto?”. Viola, la quale prima della data del 9 febbraio scorso – in occasione della prima udienza preliminare – aveva inviato una lettera alla famiglia del giovane ucciso, era presente la sera del delitto ma dovrà rispondere della sola accusa di omissione di soccorso.