Cresce l’attesa in vista del nuovo interrogatorio a cui si sottoporrà domani Gabriele Defilippi, presunto assassino della professoressa Gloria Rosboch. Il ragazzo 22eene, accusato di aver ucciso la donna lo scorso 13 gennaio, avrebbe chiesto con forza di poter essere sentito in carcere e domani potrebbe finalmente chiarire molti aspetti legati al delitto di Gloria ma anche al mistero della pistola mai trovata. Secondo il “Quotidiano del Canavese”, anche l’interrogatorio di Gabriele potrebbe essere secretato, così come accaduto la scorsa settimana per quello del suo ex amante e complice, Roberto Obert, anche lui in carcere per l’omicidio della professoressa Rosboch. Stando agli investigatori, infatti, è molto probabile che il ragazzo voglia chiarire alcuni aspetti dell’intera vicenda in modo particolare in merito alla versione finora fornita da Obert. I due, fino ad oggi, si sarebbero dati reciprocamente la colpa del delitto e questo potrebbe continuare anche nel corso dell’interrogatorio nel quale Defilippi ha già annunciato di voler raccontare tutta la verità. Pierfranco Bertolino, avvocato difensore del 22enne, ha ritenuto credibili le intenzioni di Gabriele, “in un momento decisivo dell’inchiesta, che potrebbe far chiarezza sulle modalità del delitto e la divisione delle responsabilità”.
Potrebbe ruotare tutto attorno alla capacità di intendere e di volere di Gabriele Defilippi, presunto assassino di Gloria Rosboch, il lavoro della difesa del 22enne. Secondo il “Quotidiano del Canavese”, i legali del ragazzo, in carcere per l’omicidio della professoressa di Castellamonte, nei prossimi giorni tenteranno la carta dell’infermità mentale. In attesa di sentire cosa Gabriele avrà da dire al pm, la prossima settimana interverrà anche il dottor Villari, primario di psichiatria dell’ospedale di Torino, il quale comincerà l’annunciata perizia psichiatrica su Defilippi. Secondo la difesa, infatti, il ragazzo soffrirebbe di evidenti problemi di personalità, sottolineati anche dal presunto quanto maldestro tentativo di suicidio da parte di Gabriele, avvenuto dopo i primi giorni di reclusione. L’infermità mentale, potrebbe essere l’unica strada al fine di evitare una condanna che si prospetta essere già di per sé pesantissima. La madre di Gloria Rosboch, su questo aspetto si è espressa già diverse volte nel corso delle varie interviste tv, asserendo di non credere affatto alla testi della “pazzia” di Gabriele. In uno dei suoi ultimi interventi, l’anziana donna aveva usato parole durissime nei confronti della strada della difesa di Gabriele, commentando al “Corriere.it”: “Gabriele non è pazzo, deve vergognarsi. Gli auguro di fare la fine di Gloria, nel pozzo dove hanno buttato lei”.
Gli inquirenti che indagano sul delitto di Gloria Rosboch, la professoressa di Castellamonte uccisa lo scorso 13 gennaio, nelle ultime ore hanno concentrato la loro attenzione sui ruoli avuti da tre donne. Sarebbero ancora da definire, infatti, stando a quanto riportato oggi dal “Quotidiano Canavese”, le posizioni di Caterina Abbattista, in carcere per concorso in omicidio, Efisia Rossignoli, la cameriera che si finse “telefonista” nell’ambito della truffa del 187 mila euro ai danni di Gloria Rosboch e Sofia Sabhou, l’ex fidanzata di Gabriele Defilippi e che sarebbe del tutto estranea al delitto della professoressa. Nell’ultimo interrogatorio, Roberto Obert, complice ed ex amante di Gabriele (entrambi in carcere), avrebbe rivelato informazioni importanti sui presunti complici dell’omicidio. La nuova settimana in arrivo potrebbe contemplare importanti novità in merito alle tre donne sopracitate.
Domani potrebbe esserci finalmente la svolta nel caso di Gloria Rosboch, la professoressa uccisa da Gabriele DeFilippi, reo confesso, assieme al complice Roberto Obert e, forse, anche la madre Caterina Abbatista. Sono molte le domande che avvolgono il delitto, a partire dal motivo che ha spinto gli inquirenti a secretare per due mesi le 15 pagine con l’interrogatorio di Roberto Obert. Domani invece verrà ascoltato, su sua richiesta, Gabriele DeFilippi che ha promesso, come riporta La Stampa, di far ritrovare la famosa pistola che sarebbe nascosta in un bosco di Barbania, ma che finora non è stata ritrovata. Gabriele DeFilippi verrà presto sottoposto ad una perizia da parte dello psichiatra Vincenzo Villari ed in questo momento è previsto un confronto a distanza fra il ragazzo ed Obert, suo ex amante. Intanto alcune indiscrezioni sono emerse dalla dichiarazione di Obert e che potrebbero aggravare la posizione di alcuni testimoni sentiti nei giorni scorsi. Emerge anche un’altra possibile truffata dagli indagati, una donna che avrebbe consegnato alla Procura una testimonianza scritta in cui racconta di aver vissuto una vicenda simile a quella di Gloria Rosboch. Castellamonte, il paese dove viveva la professoressa, si stringe ancora nel dolore della famiglia ed è protagonista di un recente evento. La scuola media dove insegnava Gloria Rosboch ha voluto ricordarne la memoria, intitolando l’istituto proprio al suo nome. Gli studenti del liceo artistico Felice Faccio, come riporta La Sentinella, hanno creato una targa in ceramica con il nome della donna. Il preside Ennio Rutigliano ha incontrato la famiglia della vittima per avere il loro consenso per l’iniziativa, affermando che “Gloria Rosboch era la docente che tutte le scuole vorrebbero avere. L’attenzione che aveva nei confronti del mondo dell’insegnamento era impareggiabile, così come quella verso gli studenti, in particolare i ragazzi diversamente abili che lei seguiva personalmente. Il suo impegno era totale. Proprio per questo abbiamo deciso di dedicarle l’aula insegnanti, la più rappresentativa di tutto l’istituto”. Sarà la prima iniziativa della scuola media Giacomo Cresto, ma già ne sono previste altre. Nell’intervista, il preside ha annunciato che “il corpo docenti ha anche chiesto di piantare un albero nel cortile della scuola, magari quello in grado di far sbocciare i fiori preferiti di Gloria Rosboch, visto l’amore che nutriva per la natura”.