Continuano a trapelare dettagli importanti in merito all’interrogatorio ad Andrea Stival, suocero di Veronica Panarello. La donna, in carcere con l’accusa di aver ucciso il figlio primogenito, Loris Stival, nelle passate settimane aveva rivolto la medesima accusa al padre di suo marito, raccontando anche dettagli scabrosi in merito ad un loro presunto rapporto amoroso tenuto segreto finora. Alla luce delle sue dichiarazioni shock, il suocero era stato indagato, un “atto dovuto”, secondo la medesima Procura di Ragusa. Nel corso dell’interrogatorio a suo carico, Andrea Stival oltre a negare le accuse che gli sono state rivolte da Veronica, ha definito la stessa una “ragazza particolarmente invidiosa”, oltre che “pettegola e litigiosa”. L’uomo, nonno paterno di Lorys Stival, avrebbe anche commentato il rapporto che lo legava al nipote ucciso, definendolo “stupendo”.
In attesa della deposizione della perizia psichiatrica a carico di Veronica Panarello, la donna in carcere per il delitto del figlio Lorys Stival, emergono le parole del suocero nonché nonno paterno del bambino ucciso, Andrea Stival. Quest’ultimo, nelle passate settimane è stato duramente accusato dalla nuora di essere lui il reale assassino del figlio primogenito. Non basta: Veronica Panarello avrebbe anche confessato la relazione extraconiugale con il suocero, prontamente smentita dall’uomo, così come le precedenti e gravissime accuse. Come riporta oggi il quotidiano “Il Mattino”, Andrea Stival nel corso dell’interrogatorio che lo ha visto nei panni di indagato ha parlato della Panarello usando parole durissime: “Con Lorys, Veronica non era una madre perfetta. A volte lo sgridava… in un’occasione mi pare che lo picchiò, in un’altra Lorys arrivò con un occhio nero e Veronica mi disse che i bambini si erano colpiti a vicenda”.
Dopo la perizia psichiatrica a carico di Veronica Panarello, in carcere con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere del figlio Lorys Stival, ed effettuata dagli esperti nominati dal Tribunale e dai consulenti di parte, si vanno a delineare anche i possibili rischi della donna in seguito al risultato emerso. Gli esperti avrebbero sottolineato nella perizia (non ancora depositata) come Veronica Panarello sia capace di intendere e di volere. In attesa dell’ufficialità, cosa rischierebbe la madre del piccolo Lorys, accusata del delitto? In base a quanto riportato da “Fanpage.it”, una volta che la perizia sarà depositata, esclusa l’infermità mentale, Veronica Panarello potrebbe rischiare il massimo della pena, alla luce anche dell’aggravante della premeditazione che le è stato contestato dalla Procura. In tal senso, dunque, la presunta assassina del bambino ucciso nella sua abitazione di Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa, rischierebbe 30 anni di reclusione.
Il caso di Veronica Panarello infiamma sempre di più la cronaca nera, dimenticandosi alle volte che un piccolo bambino è morto, Lorys Stival, e che con tutto quello he si viene a scoprire spesso viene omesso il dolore e il dramma del padre, Davide, l’unico davvero dilaniato dalla vicenda che coinvolge la moglie e, secondo Veronica, anche il suocero Andrea, nonché padre dello stesso Davide Stival. Intanto arriva il colpo di scena dai periti nominati dal gip di Ragusa Andrea Reale: «Lucida e razionale», insomma non è pazza secondo gli esperti la Panarello, anzi è in grado di intendere e di volere in maniera razionale. Lo sentenzia l’esito della perizia psichiatrica sulla donna, come filtra dal Corriere di Ragusa; cosa cambierà ora nel processo se venisse confermata la versione dei periti dell’accusa? Ritenuta responsabile della morte del figlio Loris e di averlo gettato in un fosso, le parole e le accuse sul suocero Andrea decadrebbero non per pazzia della donna ma per cosciente depistaggio e diffamazione. Si attende però la seconda perizia, quella della difesa per gettare ancora più luce sull’intera, contorta, situazione.
Continuano ad emergere le indiscrezioni sulla dichiarazione di Veronica Panarello in cui ha accusato il suocero Andrea Stival di aver ucciso il piccolo Loris “perché sapeva troppo“. Il settimanale Giallo ha riportato altri dettagli che la Panarello avrebbe fornito sulla presunta relazione che avrebbe avuto con Andrea Stival e che sarebbe il movente del delitto del figlio Loris. “Cedetti alle lusinghe di mio suocero verso la metà di agosto“, riporta Il Giornale, “un giorno mia cognata Jessica, avendo preparato una pietanza che piaceva a Loris, venne a casa mia e prelevò entrambi i bambini per farli pranzare a casa sua“. Nelle ore successive, afferma Veronica Panarello, Andrea Stival si è presentato a casa sua con l’intenzione di fermarsi per pranzo e non trovando i bambini si sarebbe avvicinata a lui. “Mi abbracciò e da lì ne scaturì un rapporto sessuale“. Queste sono alcune delle confessioni che Veronica Panarello ha fatto durante l’interrogatorio, riperorrendo i momenti che hanno poi portato ai tragici eventi: “Andrea e Loris erano in cameretta. Il bambino ripeteva che avrebbe chiamato papà e glielo avrebbe detto. Loris era agitato e mio suocero mi disse di prendere qualcosa per tenerlo fermo. Andai nello sgabuzzino, prelevai la prima cosa che vidi: le fascette. Ne prelevai una o due e le porta in cameretta e mentre mio suocero teneva Loris per le spalle unendogli i polsi, io li bloccai con una fascetta, Loris scalciava ma senza gridare“. In seguito, secondo le dichiarazioni della donna, Veronica Panarello avrebbe cercato di spingere Andrea Stival per convincerlo a lasciar stare il bambino che già non respirava più. “Volevo chiamare qualcuno per chiedere soccorso ma sono riuscita soltanto per due volte a digitare il numero, fin quando mio suocero mi ha fatto desistere dicendomi che nessuno mi avrebbe creduto“. Sempre nell’interrogatorio fiume di dieci ore del 19 febbraio scorso, Veronica Panarello ha affermato che la relazione extraconiugale con il suocero era nata in seguito all’uscita di casa della figlia Jessica. La donna ha anche affermato che la decisione della giovane sarebbe stata provocata da un forte litigio con il padre. L’avvocato Daniele Scrofani, difensore di Davide Stival, ha confermato che nemmeno fra il suo assistito ed il padre correrebbero buoni rapporti “per motivi che non hanno niente a che vedere con l’omicidio di Loris“. Intanto si cerca di capire se Veronica Panarello sia realmente in grado di intendere e di volere e stando a quanto riporta La Sicilia, la perizia avrebbe già dato il suo verdetto: è mentalmente sana. Rimane da appurare se la donna sia invece affetta da amnesia dissoiativa e disturbo comportamentale, motivo che ha spinto la difesa a richiedere “una risonanza magnetica quantitativa sul cervello della Panarello”. La richiesta dovrà essere presentata in un’istanza comprensiva di motivazioni, su richiesta dei periti Catanesi e Aguglia.