Come ogni anno, anche quest’anno è un bagno di folla nella capitale mondiale del Cristianesimo, il Vaticano. C’è chi ha addirittura prenotato il biglietto mesi prima per poter accedere alla Messa della Pasqua e ascoltare la Benedizione “Urbi et Orbi” di Papa Francesco I. Una benedizione che quest’anno anno come non mai è stata rivolta ai migranti e alle zone difficili del mondo, in particolare all’Ucraina e alla Terra Santa. Nel suo discorso, il Santo Padre non ha dimenticato di augurare una Buona Pasqua a tutti, quelli venuti fino in Vaticano dai diversi paesi del mondo, e anche a quelli che hanno seguito la Messa della Pasqua attraverso la televisione, la radio e tutti gli altri mezzi di comunicazione possibili. Nel suo augurio, il Papa ha augurato che l’annuncio della Resurrezione, l’annuncio della Vita potesse risuonare nei cuori di tutti. Che potesse giungere fino alle famiglie e alle comunità più lontane, affinché queste potessero percepire la presenza del Gesù Vivo, del Gesù rinato. Affinché potessero percepirne la calda luce; una luce che perdona, conforta e rassicura. “Cristo ha vinto il male alla radice” – continua il Santo Padre nella sua Benedizione, spiegando che Egli è la Porta della Salvezza. Una porta della Salvezza spalancata del tutto per noi, e non resta che entrarci per trovare la Misericordia di Cristo e salvarci dalle vicissitudini terrene.



Nella sua Benedizione il Santo Padre non ha per nulla dimenticato la spinosa questione dei migranti e dei profughi. Di tutti coloro, insomma, che fuggono dalla carestie e dalle guerre con la speranza di trovare un posto migliore in cui poter vivere. “Mai dimenticare accoglienza profughi e migranti” – ha continuato il Papa, spiegando che la Resurrezione di Cristo è un annuncio di vita per tutti. E’ un annuncio di Speranza e di Fratellanza che si tramanda nei secoli e che ci invita a essere gentili e accoglienti con tutti. Per non dimenticare le donne e gli uomini in cammino per trovare un futuro migliore per i loro figli lontano dalla fame, dalla povertà e dall’ingiustizia. Nel giorno della Pasqua, – ha poi continuato il Papa, – i cristiani devono ricordarsi di offrire ai migranti e ai profughi “aiuto e accoglienza”. E’ compito di ogni cristiano, dunque, più che mai offrire alle persone bisognose un tetto sotto al quale stare e del pane da mangiare. Questo poiché un giorno potremmo essere noi quelli bisognosi di aiuto altrui.



Il Santo Padre non ha dimenticato di pronunciarsi “vicino” alle vittime di terrorismo e di “violenza cieca”, spiegando che il Signore è la Pace, e chiunque abbia il Signore nel cuore debba cercare di porre fine alle stragi di civili. Risorgendo dai morti, il Signore ha vinto il Male e il Peccato, motivo per cui questa festa deve portare tutti a essere il più solidali possibile con le vittime di violenza in tutto il mondo. Il Santo Padre nel suo messaggio di Urbi et Orbi ha poi auspicato “Pace e convivenza nella Terra santa e in Ucraina”, dicendo che ognuno dove adoperarsi per portare la Pace e la fine della guerra in queste regioni del mondo. Riferendosi alle difficili questioni geopolitiche nell’Est Europa, il Papa ha pregato affinché il Signore della Vita, Colui che è Risorto, possa finalmente dar modo di raggiungere la fine della guerra in Ucraina, “sostenendo gli aiuti umanitari” e portando la Pace in questa zona. Lo stesso il Papa ha detto anche a proposito della Terra santa, ove ha augurato una pacifica convivenza tra palestinesi e israeliani, auspicando ovunque la fine delle guerre su base religiosa. Perché questo si possa realizzare, il Papa nel suo discorso di Urbi et Orbi ha pregato per tutti i colloqui diplomatici in corso, affinché questi possano alla fine raccogliere frutti di Pace e costruire una società migliore; una società che venga fondata su basi fraterne e non più scontrose. Il Santo Padre poi ha continuato, augurando un incontro pacifico tra popoli e culture nella zona del Mediterraneo, del Medio Oriente, dell’Iraq, della Libia, nello Yemen, non dimenticando di citare anche la Siria, “dilaniata da un lungo conflitto” e tristemente piena di distruzione, morte e dolore.



Alla fine il Santo Padre ha ringraziato tutti coloro che sono stati con lui nel giorno di festa della Pasqua, rivolgendo un ringraziamento speciale per i fiori donati dai Paesi Bassi. “Portate a tutti la gioia e la Speranza del Cristo Risorto” – ha continuato il Papa Francesco I parlando alla folla, chiedendo a tutti di pregare per lui. Ringraziando tutti per la loro presenza, il Santo Padre ha poi concluso augurando a tutti un buon pranzo Pasquale. E’ terminata così la Benedizione “Urbi et Orbi” più attesa del giorno, pronunciata con l’augurio della Pace nel mondo, con l’augurio della fine delle guerre e di un futuro migliore per tutti.

Papa Francesco al termine della Messa Pasquale in Piazza San Pietro ha mandato il messaggio Urbi ed Orbi direttamente dal balcone centrale della Basilica. “Preghiamo per i colloqui in corso, affinché con la buona volontà e la collaborazione di tutti si raccolgano frutti di pace. Il Cristo risorto, annuncio di vita per l’intera umanità, si riverbera nei secoli e ci invita a non dimenticare gli uomini e le donne in cammino alla ricerca di un futuro migliore. Per i tanti bambini che fuggono dalla guerra, ed i migranti che fuggono dalla fame. Dobbiamo ripartire con più coraggio, più speranza per costruire strade di riconciliazione con Dio e i fratelli, ne abbiamo tanto bisogno, agli anziani sopraffatti e ai giovani cui sembra mancare il futuro” recita il Pontefice. Tanti fedeli a partecipare quest’oggi alla Messa Pasquale, pellegrini provenienti da ogni parte del mondo. 

Papa Francesco sta celebrando la Messa di Pasqua in Piazza San Pietro davanti ad una folla oceanica nella Capitale. Dopo la comunione il Pontefice ha chiesto un minuto di silenzio per riflettere su questa Pasqua di Resurrezione, e si appresta a dare la benedizione a tutta la folla presente e a tutti quelli che seguono la Messa da casa. Il coro della Cappella Sistina intona il canto mariano della Regina Coeli che sostituirà l’Angelus fino alla Pentecoste. Papa Francesco si prostra davanti la statua della Vergine posta in Piazza San Pietro prima di lasciare il luogo e benedire i fedeli con la sua Papa Mobile. 

Per la Chiesa la Pasqua è un momento solenne della liturgia, dove si ricorda la Resurrezione di Cristo, vincitore sulla morte. I fedeli sono giunti già in piazza San Pietro anche per poter ascoltare il messaggio di papa Francesco e ricevere la benedizione Urbi et Orbi in questa giornata di festa per la Chiesa. Ieri il Santo Padre ha presieduto la veglia pasquale e ha battezzato 12 neofiti di diversi paesi. Oggi invece la celebrazione si terrà in piazza e non nella basilica. Papa Francesco su Twitter ha già lanciato in diverse lingue il messaggio di Resurrezione, con queste parole: “Gesù Cristo è risorto! L’amore ha sconfitto l’odio, la vita ha vinto la morte, la luce ha scacciato le tenebre!”. 

C’è grande attesa in Piazza San Pietro per la Messa di Pasqua 2016 che tra poche ore verrà presieduta da Papa Francesco, nonostante le forti misure anti-terrorismo messe in atto dalle forze dell’ordine. Già nella veglia pasquale di questa notte il Santo Padre, nel corso della sua omelia, ha rivolto parole importanti al mondo intero sottolineando la necessità di trovare la pace:”Dimentichi di noi stessi, come servi gioiosi della speranza, siamo chiamati ad annunciare il Risorto con la vita e mediante l’amore; altrimenti saremmo una struttura internazionale con un grande numero di adepti e delle buone regole, ma incapace di donare la speranza di cui il mondo è assetato“. In un altro passaggio del suo discorso ai fedeli, come riporta l’Ansa, il Pontefice ha parlato della Pasqua come “la festa della nostra speranza”, ricordando che “il Signore è vivo e vuole essere cercato tra i vivi. Dopo averlo incontrato, ciascuno viene inviato da Lui a portare l’annuncio di Pasqua, a suscitare e risuscitare la speranza nei cuori appesantiti dalla tristezza, in chi fatica a trovare la luce della vita“.

Oggi, domenica 27 marzo, si celebra la Messa di Pasqua 2016: a presiedere la funzione sarà Papa Francesco dalla Basilica di San Pietro, dove il Santo Padre annuncerà la resurrezione del Signore Gesù, pilastro fondamentale della religione cristiana. In una piazza San Pietro gremita di fedeli, il Pontefice impartirà la benedizione “Urbi et Orbiprima di rivolgere al mondo intero un messaggio di pace e speranza. Fa comunque uno strano effetto rileggere l’appello di Papa Francesco lo scorso anno, quando oggetto dell’invocazione furono paesi come Siria, Iraq e Libia, nonché la questione migranti:”Pace chiediamo anzitutto per la Siria e per l’Iraqperché cessi il fragore delle armi e si ristabilisca la buona convivenza tra i diversi gruppi che compongono questi amati Paesi. Pace domandiamo per la Libia, affinché si fermi l’assurdo spargimento di sangue in corso e ogni barbara violenza. La comunità internazionale non rimanga inerte di fronte alla immensa tragedia umanitaria all’interno di questi Paesi e al dramma dei numerosi rifugiati“. Parole forti che purtroppo, anche se pronunciate in questa Santa Messa di Pasqua 2016, risulterebbero attuali, a dimostrazione gli appelli e le sottolineature del Santo Padre sono rimaste inascoltate tra i potenti della Terra. Per seguire la Messa pasquale senza essere presenti a Roma è possiibile sintonizzarsi su Tv2000, canale 28 del digitale terrestre, 18 di TivùSat e 140 di Sky, o seguire la diretta in streaming video. In alternativa sarà possibile sintonizzarsi a partire dalle ore 10:00 sul canale Youtube del Centro Televisivo Vaticano.