Il caso di Gloria Rosboch purtroppo ancora non trova una soluzione ben delineata, con i tre accusati Gabriele Defilippi, la madre Caterina Abbattista e l’amante Roberto Obert che si addossano responsabilità, ma senza arrivare ancora alla definizione finale del carico di colpevolezza. Il fatto per ora è che Gloria è stata uccisa da due persone almeno, Gabriele e Roberto, ma sui vari complici o che magari sapevano ma non hanno detto si stanno concentrando gli inquirenti: da loro infatti potrebbero venire fuori dettagli decisivi che facciano capire meglio le singolare responsabilità. Negli ultimi giorni è stato approfondita, come ricorda anche “La Sentinella del Canavese” quotidiano locale, la pista della droga: sia Defilippi che Obert erano consumatori di droghe leggere ma anche pesanti come cocaina e popper. Il 21enne dice di aver cominciato per colpa di una donna di San Giusto, già interrogata ma non indagata per ora dalla Procura. Le indagini si concentrano sugli affari molto pochi puliti che i due amanti omosessuali avevano proprio sul giro di droga e lentamente stanno emergendo dei nomi oltre che dei dettagli. Che venga da qui la soluzione dell’intricato e orribile caso di cronaca?



La morte di Gloria Rosboch rappresenta già molti punti oscuri su cui gli inquirenti dovranno fare chiarezza, come il nascondiglio in cui si trova la pistola. L’arma non è collegata al delitto della professoressa, ma potrebbe delineare una quadro più grande su cui svolgere ulteriori indagini e potrebbe essere invece connessa ad altri omicidi. Fino ad ora è stato solo Roberto Obert a parlare, ma nell’ultimo interrogatorio, richiesto con forza dal ragazzo, Gabriele DeFilippi avrebbe detto agli inquirenti di cercare proprio in casa di Obert. Lì, stando alle sue dichiarazioni riportate da Quotidiano del Canavese, si troverebbero anche i 187 mila euro che il DeFilippi ha ottenuto, mediante un grande raggiro, proprio da Gloria Rosboch. Alcuni giorni fa le autorità si sono dirette quindi nell’abitazione di Roberto Obert, ma non è stato trovato nulla. Si tratterebbe quindi di un’ulteriore smentita alle affermazioni di Gabriele DeFilippi e darebbe invece credito alla tesi sostenuta da Obert. Dati tutti gli ultimi sviluppi o l’assenza degli stessi, gli inquirenti si stanno concentrando su tutte le persone coinvolte nella vicenda o che potrebbero aver preso parte -seppur in maniera indiretta- all’omicidio. Uno dei tanti punti rimasti in ombra è il coinvolgimento di Caterina Abbatista, madre di Gabriele, che secondo gli inquirenti sarebbe complice del delitto di Gloria Rosboch. In un interrogatorio recente, Efisia Rossignoli, la finta telefonista della truffa, ha fatto delle dichiarazioni in merito a quell’episodio. Il settimanale Giallo riporta le sue parole in cui racconta come si svolsero i fatti. La donna sarebbe stata contattata da Gabriele per dare credito alla truffa e ha contattato la professoressa per spingerla a dare al ragazzo i 187 mila euro. Per questo “lavoro” Efisia doveva essere pagata 5 mila euro, soldi che invece Gabriele non le ha mai dato: “sua madre mi scrisse su Facebook che non se ne sarebbe fatto nulla“. Intanto la madre di Gloria Rosboch, la signora Luisa, rimane ancora senza risposta. In una lettera riportata sempre da Giallo ha espresso alcune parole verso Gabriele: “il pensiero che mi attanaglia in questo momento è chiedere a Gabriele se, adesso che ha fatto ciò che si è detto, è contento e non si vergogna di aver tolto la vita a una donna che gli voleva un bene dell’anima e che lo ha aiutato dai banchi delle elementari sino agli ultimi giorni, togliendole infine la vita e i soldi, lasciandola nuda, buttandola via come fosse una sgualdrina“. 

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