Sul caso di Isabella Noventa, il ruolo della tabaccaia ora diventa fondamentale: per Manuela Cacco, come già scrivevamo, si addensano nubi sulla sua nuova versione che darebbe la colpa a Debora Sorgato dell’intera faccenda con lei solo complice della sceneggiata come richiesta da Freddy Sorgato. Ora arriva però la dichiarazione molto forte dell’avvocato della Cacco che intervenendo sul caso del delitto di Isabella Noventa, dichiara ai colleghi del Mattino di Padova. «Manuela Cacco la mia assistita ha deciso di collaborare pienamente con la giustizia e lo farà in maniera sempre più frequente per cercare di aiutare gli inquirenti a far luce su questa intricata vicenda dell’omicidio di Isabella Noventa», lo afferma l’avvocato difensore di Manuela, Alessandro Menegazzo, dopo che ieri mattina la tabaccaia accusata di concorso in omicidio ha ricevuto per la prima volta la visita della madre in carcere, nella nuova collocazione della Giudecca, a Venezia.
Con le ultime novità sul caso di Isabella Noventa si amplificano ancora le possibilità che i vari protagonisti negativi del brutto caso di cronaca non stiano dicendo per nulla l’intera verità. Se da un lato i fratelli Sorgato, Debora e Freddy, continuano a non parlare senza neanche far scoprire dove è il corpo di Isabella, dall’altra la tabaccaia Manuela Cacco ha vuotato il sacco accusando Debora Sorgato ma ci sarebbero altre tracce uscite negli ultimi giorni che potrebbero raccontare ancora un’altra storia. Come abbiamo scritto sia stamattina che ieri sera, in casa dei Srogato il sangue ritrovato non sembra appartenere alla segretaria scomparsa, mentre ce lo si sarebbe aspettato visto che secondo Manuela, la sorella di Fredy avrebbe preso a martellate la donna fino a farla morire. E in più altre tracce di dna sono state trovate in macchina di Debora: in entrambi i casi il dna apparterrebbe ad un uomo: qualcun altro coinvolto ancora? E perché, se fosse così, Manuela avrebbe taciuto la sua presenza? Il mistero continua ad allargarsi.
E’ ancora giallo sulla morte di Isabella Noventa, la segretaria di 49 anni uccisa il 15 gennaio scorso. A dare una nuova prospettiva questa volta è la tabaccaia Manuela Cacco che avrebbe rivelato in questi ultimi giorni che in realtà Isabella Noventa è stata uccisa da Debora Sorgato, sorella di Freddy, a colpi di martellate. Un quadro che si avvicina comunque alle ipotesi riportate dal settimanale Giallo. Per gli inquirenti infatti è fuori discussione che Isabella Noventa sia stata uccisa in modo estremamente violento, al contrario di quanto dichiarato invece da Freddy Sorgato. L’uomo, ex compagno della vittima e conosciuto nell’ambiente del ballo, ha infatti confessato l’omicidio riferendo però che si trattava di un gioco erotico finito male, durante il quale aveva soffocato Isabella Noventa. Le ipotesi degli investigatori si rifacevano soprattutto sulle tracce ematiche ritrovate in quella villa di via Sabbioni a Noventa Padovana e di proprietà di Freddy Sorgato, ma le ultime scoperte prospettano un quadro del tutto diverso. Il sangue ritrovato sulla presunta scena del crimine, riporta il Corriere del Veneto, appartiene infatti ad un uomo. E’ ancora da appurare, secondo quanto riporta Leggo.it, che quelel tracce rilevate nella cucina di Freddy si riferiscano all’omicidio di Isabella Noventa e non risalvano invece a prima o dopo il delitto. Risale a febbraio la dichiarazione di Manuela Cacco sulla responsabilità piena di Debora Sorgato, motivo per cui la Scientifica è tornata il 29 febbraio nella villa degli orrori. La stessa Scientifica ha analizzato poi la Vw Golf di Debora Sorgato, quella usata quel 15 gennaio scorso per mettere in scena il teatrino sulla scomparsa di Isabella. All’interno sarebbero state ritrovate altre tracce di DNA riconducibili sempre ad una persona di sesso maschile. Se Manuela Cacco alla fine ha ceduto, così non è invece per i fratelli Sorgato. Sia Freddy che Debora infatti si sono avvalsi, di fronte al Gip Cristina Cavaggion, della facoltà di non rispondersi, trincerandosi dietro un silenzio che, ancora una volta, lascia più dubbi che certezze.