Il mondo è in allerta terrorismo, le ultime notizie dall’Isis annunciano nuovi attacchi molto presto e il rischio attentati diventa la preoccupazione numero di tutte le agende governative europee e non solo. La minaccia, o guerra, è lanciata da tempo e i casi iniziano ad essere parecchi con vittime che ormai non contano più: dopo Parigi, Bruxelles, ma prima era stata la volta dell’aereo russo abbattuto con kamikaze a bordo e prima ancora tanti altri attacchi dalla Libia alla Tunisia, dalla Turchia alla Siria. È brutto anche solo da pensare, ma quali potrebbero essere i prossimi obiettivi? Un grande paese mondiale sta alzando le linee di sicurezze e l’allerta interna per minacce di terrorismo e di attentati e la leadership forte in ambito internazionale non la mette al riparo, anzi la espone ancora di più. Stiamo parlando della Russia di Putin che secondo il proprio direttore dei servizi, Alexander Bortnikov, ha fatto sapere che finora possibili attentati sono stati scoperti e scontati in tempo all’interno del territorio russo, ma che non significa che da qui in avanti si possa continuare così. I prossimi attentati infatti potrebbero proprio puntare sulla potenza di Putin che già dopo Parigi era stato uno dei maggiori interventisti in Siria per cercare di estirpare lo Stato Islamico (e aiutare il suo amico e alleato Bashar Assad). Servizi segreti alettati, con l’FSB (erede del fu KGB) che sta setacciando ogni possibile minaccia da rifugiati o presunti foreign fighters arrivati negli ultimi mesi. Il rischio è allargato dalla minaccia cecena che da sempre è molto legata allo Stato Islamico, tanto da aver partecipato come cecchini a difesa dei territori in Siria e Iraq, nelle parti controllate dallo jihad islamico.
Il rischio di attentati purtroppo dire che è alto è un eufemismo in questo periodo: dall’Isis ai talebani, la minaccia jihadista islamica resta il pericolo numero 1 in Europa e nel mondo. Dopo l’orrenda strage di Bruxelles a cui ancora adesso sono legate ricerche e presunti terroristi in fuga, gli inquirenti della polizia olandese ha allertato un’altra minacce nelle scorse ore riguardo alla città di Rotterdam. La polizia due giorni fa ha arrestato un francese di 32 anni (fonte Rai News) sospettato di star preparando un attentato terroristico, l’ennesimo in questi ultimi mesi bui; un raid della polizia a Roterdam hanno sventato una possibile minaccia in atto, e hanno rafforzato oggi aeroporti, stazioni e controlli ai confini per evitare di piombare nell’incubo che Belgio e Francia stanno già vivendo. L’arrestato è sospettato di essere un affiliato Isis, molto vicino a Reda Kriket, sospetto kamikaze arrestato giovedì scorso a Parigi dove preparava un altro attentato, stando alla fonti governative. I livelli di sicurezza dopo Bruxelles e Parigi sono alzati in tutta Europa, la minaccia jihadista pure: alle condizioni attuali credere di non essere in guerra sembra davvero, ormai, molto avventato e le misure che andranno prese sono forse il compito più grande a cui l’Europa intera è attesa nel futuro più prossimo.