La necessità delle proteine è un alto rischio: genitori vegani dunque sono salutisti o mettono a repentaglio la salute dei propri figli, oltre che la propria? Il dibattito è cominciato a Pomeriggio con Barbara D’Urso con in studio una nutrizionista tradizionale e una veterinaria vegana madre di due figli, a cui cucina esattamente quello che mangia lei, seguendo la dieta vegana alla perfezione. «Non si tratta di una religione ma di una scelta che va rispettata: io cucino tanto per i miei figli e anche il nostro cane mangia il tofu». Di contro viene osteggiata dalla nutrizionista che mette in allerta sulla questione proteine: c’è bisogno per i bambini e per chiunque l’assunzione di proteine e sebbene le diete vegane esistano e vano rispettate, per quanto riguarda i bambini bisogna fare molta attenzione ed essere costantemente seguiti da pediatri e specialisti. Il dibattito durerà ancora per molto probabilmente, resta però l’attenzione ferrea per la salute, specie nei primi anni di vita dove la scelta dei genitori non deve riversarsi in negativo sulla vita dei bambini.
Il caso dei genitori vegani è sempre più in voga negli ultimi anni con il vero e propri boom delle diete vegani che alla lunga incidono anche nell’educazione alimentare dei figli con relative problematiche molto serie a livello sanitario e nutrizionale. È il caso di Firenze, dove qualche mese fa un bambino di appena undici mesi con una forte carenza nutrizionale così grave da rischiare la vita: i due genitori, seguaci della dieta vegani, sono dunque stati indagati per maltrattamenti in famiglia, scatenando un caso che crea polemiche ancora oggi. Se ne parla oggi a Pomeriggio 5 dove oltre alla vicenda di Firenze, sarà presente anche uno celebre chef vegano, Simone Salvini, che proverà a discutere del caso proponendo una soluzione per le varie diete. Il bambino è stato escluso dal consumo di alimenti di origine animale nei suoi primi mesi di vita e per questo motivo è stato affidato alle cure degli specialisti di malattie metaboliche dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze e ha superato la fase critica. La polemiche prosegue con altri casi in Italia e nel mondo che derivano dalla scelta vegana della famiglia e che ricade spesso in negativo sui figli: interviene anche una associazione, “Progetto vivere vegan onlus”, che prova a prendere una via alternativa. «I bambini, figli di vegani e non, necessitano di nutrienti fondamentali per lo sviluppo. Pur non entrando nel caso specifico, se i genitori non hanno prestato attenzione al regime alimentare del proprio figlio, non è perché sono vegani, ma semplicemente perché sono stati forse colpevolmente superficiali». Ma quante altre volte si riproporrà il caso? Di certo la scena di dieta è assolutamente libera e come dice bene l’associazione vegana, ci sono certi basilari alimenti che un bambino appena nato e nei primi anni di vita non può fare a meno di mangiare. Una cultura che educhi a questo probabilmente risolverebbe sul lungo termine il problema: se ne parla dunque ora a Pomeriggio 5.