Le indagini in merito al delitto della professoressa Gloria Rosboch procedono su vari fronti e gli investigatori continuano ad essere alla ricerca della pistola appartenente a Gabriele Defilippi. Secondo il giovane 22enne in carcere con l’accusa di aver ucciso la donna di Castellamonte, l’arma l’avrebbe consegnata al suo complice – anche lui arrestato – nonché amante Roberto Obert, che a sua volta l’avrebbe sotterrata in un bosco che lo stesso avrebbe poi indicato agli inquirenti. Della pistola, tuttavia, non ci sarebbe ancora alcuna traccia. “Ho fatto ritrovare il cadavere di Gloria Rosboch, figuriamoci se ho problemi ad aiutare le autorità a cercare una pistola”, avrebbe asserito Obert tramite il suo avvocato, come riporta Il Gazzettino. L’amante di Gabriele si sarebbe detto dispiaciuto per il mancato ritrovamento dell’arma ma avrebbe anche dichiarato di provare “grande rimorso” per la sua partecipazione al delitto di Gloria Rosboch.
La posizione di Caterina Abbattista, madre di Gabriele Defilippi, si andrebbe ad aggravare sempre di più dopo gli ultimi elementi emersi nell’ambito del giallo sul delitto di Gloria Rosboch. Questa mattina Caterina si è presentata davanti al Tribunale del Riesame intorno alle ore 8:30 e dopo 14 giorni trascorsi in carcere a Torino, accusata di concorso in omicidio della professoressa di Castellamonte, rilasciando alcune dichiarazioni spontanee. A compromettere la sua posizione sarebbero in particolare le dichiarazioni del figlio minore 13enne e della ex fidanzata di Gabriele, Sofia. La giornata odierna è stata ricca di novità e la presenza di Caterina in Tribunale è servita alla donna a ribadire di non aver mai saputo nulla né della truffa dei 187 mila euro né dell’omicidio della professoressa Gloria Rosboch, asserendo di essere rimasta tutto il giorno del 13 gennaio in ospedale ad Ivrea, dove lavora. A smentirla, tuttavia, sarebbero intervenuti molti elementi, sebbene abbia più volte ribadito di essere disperata per ciò che ha compiuto Gabriele ed allo stesso tempo estranea all’intera vicenda. La decisione sulla scarcerazione della donna sarà presa tra questo pomeriggio e lunedì mattina, quando si saprà se Caterina avrà o meno gli arresti domiciliari.
Una frase shock sarebbe stata pronunciata da Gabriele Defilippi pochi giorni prima del terribile omicidio a carico della professoressa Gloria Rosboch, uccisa lo scorso 13 gennaio. “Bisogna far sparire Gloria. Me lo hanno detto anche Obert e mia madre. Io rischio di farmi tre anni di prigione per questa storia della truffa, per colpa della querela. Bisogna farla sparire”: con queste parole, riportate oggi dal Corriere della Sera, il 22enne presunto assassino della professoressa di Castellamonte si sarebbe espresso nel corso di una conversazione con la fidanzata di allora, Sofia Sabouh che lo ha definito teso e un po’ ubriaco. In quell’occasione Gabriele rivelò che dovrà allontanarsi per un po’ per poi svelare l’intenzione di eliminare Gloria. A rivelarlo al procuratore di Ivrea è stata la stessa Sofia, la ragazza sentita dopo essersi volontariamente presentata come persona informata sui fatti lo scorso 29 febbraio. Il verbale con le dichiarazioni della ragazza 21enne è stato consegnato dal pm al Tribunale del Riesame al termine dell’udienza tenutasi oggi in occasione della discussione dell’istanza di scarcerazione della madre di Gabriele, Caterina Abbattista.
Oggi, la madre di Gabriele Defilippi, presunto assassino di Gloria Rosboch insieme all’amante Roberto Obert, si è presentata davanti al Tribunale del Riesame che nei prossimi giorni si esprimerà in merito all’istanza di scarcerazione avanzata dai suoi legali. Caterina Abbattista, anche lei in carcere per concorso in omicidio della professoressa di Castellamonte, come riporta l’Huffington Post online, si è definita “disperata” dalla situazione che la vede coinvolta in prima persona. A spiegare il suo attuale stato sono stati gli avvocati difensori della madre di Gabriele, che hanno asserito: “È disperata perché ha capito che suo figlio è l’autore di un gravissimo delitto, a cui ribadisce di non avere mai preso parte, e non fa altro che chiedere del figlio più piccolo”. La donna si è pronunciata in merito all’accusa che la vedrebbe fuori dall’ospedale dove lavora proprio nel giorno dell’omicidio di Gloria Rosboch ed in merito si sarebbe giustificata dichiarando: “Non può che trattarsi di un errore. Io non sono mai uscita da lì”. A smentirla, tuttavia, ci sarebbero le celle telefoniche che la collocherebbero in un luogo differente. La decisione del giudice sull’istanza di scarcerazione giungerà solo il prossimo lunedì.
Potrebbe arrivare la verità sull’omicidio di Gloria Rosboch dai rilievi sull’auto di Roberto Obert, l’amico di Gabriele Defilippi? E ‘ quello che cio si chiede in queste ore in cui i Ris atanno eseguendo indagini appunto sulla macchina sulla quale potrebbe essere stata uccisa la professoressa. Gloria Rosboch è scomparsa da Castellamonte, in provincia di Torino, lo scorso 13 gennaio e il suo corpo è stato ritrovato un mese dopo in una discarica nei boschi di Rivara. Con l’accusa di omicidio sono in carcere l’ex alunno dell’insegnante Gabriele Defilippi e il suo amico Roberto Obert: i due hanno raccontato che quel giorno Gloria fu fatta salire sull’auto di Obert dove poi fu strangolata. Ma non si sa ancora chi dei due materialmente abbia ucciso la donna visto che Gabriele e Roberto si accusano a vicenda.
L’omicidio di Gloria Rosboch continua a far parlare, con la vicenda che racchiude i tre carnefici, meglio i due diretti Roberto Obert e Gabriele Defilippi e la terza accusata di concorso in omicidio, Caterina Abbattista, che presenta ogni giorno inquietanti novità e approfondimenti. Le indagini continuano, e come riporta il Quotidiano Canavese, è stata sentita la madre di Gabriele che ha tentato di difendersi dall’accusa di omicidio dichiarando: «Sapevo della truffa ma non del delitto». La donna non ha però fornito ulteriori spiegazioni che abbiano convinto gli inquirenti, anche perché le versioni sono notevolmente cambiate nel corso dei vari interrogatori. Non ancora arrestata, Caterina aveva dichiarato il falso confermano l’alibi del figlio, rimasto a casa con il fratellino adolescente, mentre dopo l’arresto la Abbattista ha ammesso di avere mentito su questo punto perché minacciata da Gabriele. Quello che si sa della ex operatrice sanitaria è purtroppo troppo poco per tentare di comprendere a fondo la sua posizione: la mattina della scomparsa di Gloria, il 13 gennaio, accompagna Gabriele a Riavolo Canavese dove lo attende l’amante Roberto Obert, poi verso sera alle 19 banche lei sostenga di trovarsi in ospedale, dove ancora non sembra aver trovate testimonianze contrarie tra i colleghi, il suo telefono cellulare viene agganciato alla cella di Montalenghe. Come spiegare questo fatto? È probabilmente il tassello decisivo che ancora manca alla Procura per provare a risolvere il caso sempre più intricato.
Le auto usate il giorno del 13 gennaio scorso e la casa di Gassino: su questi due fronti si starebbero concentrando le indagini dei Ris di Parma in merito al delitto di Gloria Rosboch, la professoressa di Castellamonte per la cui morte sono in carcere con l’accusa di omicidio volontario Gabriele Defilippi e Roberto Obert, mentre la madre del primo, Caterina Abbattista, per concorso in omicidio. Il giallo è stato affrontato con enorme partecipazione dalla trasmissione di Canale 5, Pomeriggio 5, nel corso della puntata di ieri. L’inviata del programma si è collegata in diretta dal paese dove i Ris stavano compiendo le loro perizie sulla Renault Twingo e sulla Mini Cooper usate dai due uomini nel giorno dell’uccisione di Gloria Rosboch, al fine di trovare tracce utili alle indagini. Sempre nel pomeriggio di ieri, è stato annunciato anche un sopralluogo da parte della Scientifica nella casa di Gabriele Defilippi a Gassino, dove il presunto killer della professoressa Gloria Rosboch, viveva con la madre e con il fratellino di 13 anni. Secondo quanto riportato da Repubblica, pare che proprio il fratello minore, sentito nei giorni scorsi dagli inquirenti, fosse stato minacciato per aver saputo informazioni relative all’uccisione della donna di Castellamonte. I Carabinieri dall’abitazione di Gassino avrebbero sequestrato le memorie del computer. Tornando alle auto di Roberto Obert sulle quali ieri si sono compiuti i rilievi, prossimamente i Ris si sposteranno sulla Fiat 500 di Gabriele e sulla Lancia Ypsilon della madre Caterina. La Fiat era stata coinvolta in un fantomatico incidente il giorno precedente al delitto. Pomeriggio 5, in merito ha raccolto la testimonianza della segretaria della carrozzeria dove Gabriele avrebbe portato l’auto, asserendo: “Queste sono le foto dell’auto insieme alla dichiarazione dell’Abbattista. Era la sera dell’11 gennaio e ha dichiarato che era lei alla guida del veicolo”. La madre era complice sin dall’inizio del figlio? Secondo quanto trapelato dalle indagini, inoltre, la Fiat 500 era stata volontariamente danneggiata da Gabriele al fine di giustificare la sua presenza in casa il giorno del delitto e crearsi così un finto alibi.