Si attendeva con ansia la giornata odierna in occasione della seconda udienza preliminare a carico dei cinque indagati per l’omicidio di Marco Vannini. Pochi minuti fa il gup si è espresso in merito alla richiesta di rinvio a giudizio che si è conclusa positivamente per la famiglia della giovane vittima di Cerveteri poiché l’intera famiglia Ciontoli e Viola Giorgini sono stati rinviati a giudizio passando così da indagati a imputati. Antonio Ciontoli, l’unico presente in aula, insieme ai figli Martina e Federico ed alla moglie Maria Pezzillo dovranno rispondere dell’accusa di omicidio volontario con dolo eventuale mentre Viola Giorgini, fidanzata di Federico, dovrà rispondere all’accusa di omissione di soccorso. La famiglia di Marco Vannini è intervenuta nel corso della trasmissione di Rai 1, La vita in diretta, manifestando la grande soddisfazione per il risultato dell’udienza. La mamma Marina, emozionata e felice, ha ringraziato i suoi avvocati e la pm per il lavoro finora svolto.
In occasione dell’importante udienza preliminare per l’omicidio di Marco Vannini e che si è svolta questa mattina nel Tribunale di Civitavecchia, non poteva mancare lo zio della giovane vittima, Roberto Carlini, che al sito “Terzobinario.it” ha dichiarato: “Noi non cerchiamo vendetta, vogliamo solo giustizia. Queste persone ci hanno rovinato la vita, questo sì, perché eravamo una famiglia felice. Però non cerchiamo vendette ma solo giustizia”. L’imputato Antonio Ciontoli, dopo la fine dell’udienza sarebbe uscito dal Tribunale utilizzando una porta secondaria e con ogni probabilità non sarà presente durante la lettura del gup. “Ciontoli? Non ha mai alzato lo sguardo dal banco, non ci ha guardato”, ha commentato lo zio di Marco Vannini che si è detto soddisfatto della requisitoria del pm e degli avvocati della famiglia Vannini, decisamente meno della posizione di Viola Giorgini.
Sarebbe terminata da poco l’udienza preliminare per il delitto di Marco Vannini, iniziata questa mattina alle ore 9:00 presso il Tribunale di Civitavecchia. Per la prima volta, oggi in aula era presente anche Antonio Ciontoli, l’uomo e militare della Marina che ha ammesso di aver sparato “per scherzo” al fidanzato della figlia Martina. Nel corso dell’udienza, oltre alla richiesta di rinvio a giudizio da parte del pm d’Amore nei riguardi delle cinque persone indagate per l’omicidio di Marco Vannini, si sono susseguite le arringhe dei legali della famiglia del ragazzo ucciso e poi degli avvocati difensori della famiglia Ciontoli e di Viola Giorgini. Le prime informazioni sul post udienza giungono dal sito “Terzobinario.it”, che rivela come attualmente il gup si sia ritirato in aula di consiglio in attesa della sua decisione sul destino dei cinque indagati. Terminata l’udienza, Antonio Ciontoli avrebbe lasciato il Tribunale, mentre fuori dall’aula l’avvocato Messina avrebbe contestato la ricostruzione del pm d’Amore, asserendo: “Le perizie ed il tappeto processuale danno una situazione completamente diversa da quello che emerge e comunque dalla ricostruzione del pubblico ministero”.
Viene seguita in diretta su Facebook l’udienza preliminare al Tribunale di Civitavecchia per l’omicidio di Marco Vannini, il 20enne di Ladispoli morto il 17 maggio del 2015. Durante l’udienza sarà deciso se i 5 indagati per il delitto saranno o meno rinviati a giudizio: per i 4 componenti della famiglia Ciontoli – Antonio Ciontoli, Maria Pezzillo, Martina e Federico Ciontoli l’accusa è di omicidio volontario, mentre per Viola Giorgini, fidanzata di Federico, l’accusa è di omissione di soccorso. Passo passo l’udienza è raccontata online con post pubblicati sulla pagina del social network GIUSTIZIA E VERITÀ X MARCO VANNINI. Se i cinque indagati saranno rinviati a giudizio inizierà il processo a loro carico. La famiglia Vannini spera di conoscere finalmente la verità sulla morte del ragazzo a così tanto tempo di distanza dalla tragedia.
Il conto alla rovescia è terminato: oggi, venerdì 4 marzo 2016, è un giorno cruciale per fare luce sulla vicenda che ha portato alla morte di Marco Vannini. Si terrà infatti al Tribunale di Civitavecchia l’udienza preliminare che stabilirà se la famiglia Ciontoli verrà rinviata a giudizio o meno per la morte del ventenne di Ladispoli scomparso il 17 maggio del 2015. In attesa di conoscere l’esito dell’udienza preliminare che interesserà tutti i componenti della famiglia di Martina, fidanzata di Marco Vannini, hanno parlato i suoi genitori. Intervistati da “altravocenews.it”, mamma Marina e papà Valerio hanno ribadito di voler ottenere giustizia per loro figlio, confessando quelle che sono le loro aspettative rispetto all’udienza:”Ci aspettiamo un rinvio a giudizio. Nostro figlio è morto e ci sono cinque indagati. Marco è venuto a mancare e noi con lui, ormai sopravviviamo con il nostro grande dolore. Adesso ci sono solo i ricordi e le illusioni, ogni cosa ci fa pensare a nostro figlio. Confidiamo nella giustizia ed in una verità, consapevoli che sarà un percorso lungo e difficile. Ci sono due elementi che ritengo fondamentali. Le perizie hanno confermato che, uno: non è stato un colpo accidentale, con quella pistola non poteva essere; due: Marco poteva essere salvato con un soccorso tempestivo“. I genitori di Marco Vannini hanno poi inviato un messaggio ai Ciontoli:”Noi vogliamo giustizia e verità e non ci fermeremo fin quando non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Lo dobbiamo a nostro figlio“.