Gesù Cristo non sarebbe il Messia e non sarebbe stato crocifisso. Questa è la rivelazione shockante di una Bibbia di 1500 anni fa e scritta in aramaico antico, la lingua del figlio di Dio. Il libro in questione, secondo le immagini riportate dai diversi siti, appare sfarzoso e degno di nota già dal primo sguardo. Le pagine sono infatti di cuoio e le scritte incise con l’oro, proprio a sottolineare l’importanza del contenuto. Il Vangelo di Barnaba, questa sarebbe la dicitura corretta di questa Bibbia di 1500 anni fa, getterebbe luce su alcune dichiarazioni di Gesù in cui avrebbe inoltre profetizzato la venuta di Maometto, rivelando così di non essere il vero Messia. Sono vari i particolari che destano scalpore e che darebbero quindi “ragione” alla religione islamica, relegando la fede cattolica ad un ruolo minore. Vediamo nel dettaglio di che cosa si tratta. Nel Vangelo di Barnaba, così come riportato dal Vatican Insider de La Stampa, si parlerebbe di nove cieli ed il Paradiso sarebbe quindi il decimo. Maria inoltre non avrebbe partorito con dolore e Gesù sarebbe morto in modo naturale all’età di 72 anni. Secondo la notizia, riportata da altri siti più o meno visibilmente improbabili, il Vaticano avrebbe omesso volutamente l’esistenza del Vangelo di Barnaba per valorizzare maggiormente i Quattro Vangeli canonici di Matteo, Giovanni, Luca e Marco ed ora, con la “scoperta” di questa nuova Bibbia, gli alti prelati sarebbero preoccupatissimi. Che cosa c’è di vero? Bufale.net che da sempre si occupa di verificare la veridicità delle notizie che circolano sul web, ha voluto approfondire la cosa, ma ad un attento esame del world wide chiunque potrebbe arrivare facilmente alle stesse valutazioni. Partiamo innanzitutto da un fatto: la notizia crea scalpore adesso ma appare per la prima volta in rete nel 2012. Già allora era stata classificata come bufala, ma sembra che questo non abbia fermato dal riproporre il “gossip” religioso a distanza di alcuni anni. Secondo il Vatican Insider gli errori riportati nel Vangelo di Barnaba sarebbero numerosi , primo fra tutti coloro che l’avrebbero scritto. Verso le ultime pagine si legge infatti che “il libro è stato scritto dalle mani dei monaci dell’alto monastero a Ninive nel 1500mo anno di Nostro Signore”. Secondo i massimi studiosi assiri uno dei tanti errori è presente già in questa frase, poiché si parla di “libro” mentre nei testi assiri ci si riferisce sempre alla Bibbia appellandola Vecchio e Nuovo Testamento oppure, in alternativa, “Libro Sacro”. Considerando la cultura e gli studi approfonditi fatti dai monaci di qualsiasi religione, appare improbabile che possano aver compiuto un errore simile. Questo particolare sfata inoltre il mito secondo cui Gesù avrebbe previsto la venuta di Maometto. Trattandosi di un libro scritto nel 1500 d.C. e considerando che la comparsa del Profeta è avvenuta nel 630 d.C., si intuisce subito che c’è qualcosa che non va. E’ assurdo infatti predire molti anni dopo qualcosa che è avvenuto nel passato e quindi, caso mai, si tratta di una notizia di cronaca. Anche il particolare secondo cui Maria non avrebbe partorito con dolore contrasta con quello che riporta il Corano che parla, appunto, di travaglio doloroso. In uno dei capitoli, inoltre, viene riportata la notizia che in quell’epoca la Palestina vantava la presenza di tre eserciti, composto ciascuno da 200mila unità, quando il dato verificato da numerosi storici afferma che in quegli anni l’intero Paese raggiungeva appena i 200 mila abitanti. Quando sarebbe stato scritto quindi questo libro? L’indizio, come nel caso del maggiordomo, responsabile di molti delitti, si trova verso la fine, precisamente al capitolo 217. Qui viene riportato il fatto che sul corpo di Gesù sarebbero state poste cento libbre di pietra, un’unità di misura che invece risale all’Impero Ottomano, quindi molti anni dopo. Gli analisti concordano nell’affermare che l’autore di questo romanzo, perché solo così si può definire, sarebbe un ebreo vissuto in epoca medievale che aveva qualche conoscenza sia dei Vangeli che del Corano, visto che molte delle storie raccontate sono una fusione delle due scritture. Si tratta quindi dell’ennesimo strumento creato ad hoc per chi nutre tutto l’interesse verso la guerra fra i popoli in nome della religione, mettendo in contrasto le comunità musulmane e cristiane grazie a fonti improbabili e tendenziose. 



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