Dopo la deposizione di Marita Comi a favore del marito Massimo Bossetti, unico imputato nel processo per l’omicidio di Yara Gambirasio, alcuni giornali hanno ipotizzato che i giudici possano prendere in esame l’opportunità di togliere alla moglie del muratore di Mapello la custodia dei figli. Ad esprimersi in merito è stato Enrico Fedocci, giornalista Mediaset che sul suo blog “Cronaca Criminale” ha spiegato come questa opzione sia lontana dalla verità:”Che questi tre bambini, dopo aver perso il padre, debbano avere paura (ripeto: è una cosa che non accadrà mai) di essere allontanati anche dalla madre è una vergogna a cui voglio ribellarmi. Il tempo ci dirà – ne sono certissimo – che evocare scenari simili sarà stato solo un inutile esercizio di sadismo. Nella speranza che i tre figli di Massimo Bossetti e Marita Comi non riportino traumi conseguenti a queste ipotesi “giornalistiche” strampalate“.



Arrivano nuovi spunti di riflessioni sulla vicenda di Massimo Bossetti, il carpentiere di Mapello accusato dell’omicidio di Yara Gambirasio. Nel corso del processo che vede imputato Bossetti infatti, dai legali dell’uomo sono stati sollevati dei dubbi sull’appartenenza del Dna mitocondriale. Questi sospetti, come riporta “Cronacaedossier.it“, sono stati espressi anche nel corso della trasmissione condotta da Giancarlo Magalli “I Fatti Vostri“; a parlare è stato l’avvocato Claudio Salvagni, che al programma di Rai Due ha dichiarato:”Ci sono discrepanze. Bisogna capire se quel Dna è davvero il suo“. Ma cos’è cambiato rispetto all’udienza di qualche giorno fa, quando la difesa di Bossetti aveva ammesso che il dna rinvenuto sugli slip di Yara era davvero del muratore di Mapello? Vanno fatte le dovute distinzioni: in quel caso ci si riferiva al dna nucleare, un acido nucleico che contiene le informazioni genetiche in grado di stabilire l’identità di un determinato soggetto. I dubbi della difesa riguardano invece il Dna mitocondriale, che solitamente deve corrispondere al ceppo materno, ma nel caso di Bossetti non rispetta questa caratteristica. Cos’è successo allora? È quanto vogliono chiarire gli avvocati dell’imputato:”L’elemento fondamentale è la discrepanza che abbiamo evidenziato tante volte sul Dna e a breve valuteremo di chiedere una perizia. Ci sono spiegazioni scientifiche che devono essere date. Bisogna capire se quel Dna è veramente di Bossetti. E le discrepanze ci sono. Per arrivare a un giudizio al di là di ogni ragionevole dubbio bisogna dare risposte a tutte le anomalie“.

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