Continua a far discutere il caso di Veronica Panarello, la donna in carcere con l’accusa di aver ucciso il figlio di 8 anni Lorys. Gli inquirenti stanno in questi giorni verificando le ultime dichiarazioni dell’indagata: Veronica, dopo varie versioni su cosa sia accaduto quel giorno, sostiene ora che sia stato il suocero Andrea Stival ad aver ucciso il bambino perché avrebbe scoperto la loro relazione. L’uomo ha respinto le accuse e ribadisce di non aver avuto una relazione con la nuora. Ma nelle ultime ore sarebbero emerse indiscrezioni sui tabulati telefonici: dalle verifiche sembrerebbe che tra i due ci siano state chiamate notturne. Su questo punto Andrea Stival smentisce telefonate a tarda ora con Veronica Panarello, attraverso il suo avvocato, come riportato dal Giornale di Sicilia: sarebbero avvenute “tutte di giorno, e si sarebbero intensificate quando l’uomo, rimasto solo in casa nel maggio 2014 perché la figlia era andata a convivere con il fidanzato, aveva bisogno di consigli e aiuto per i lavori domestici”.



In merito alla vicenda che vede protagonista Veronica Panarello, la mamma del piccolo Lorys accusata dell’omicidio del figlio, il settimanale “Giallo” diretto da Andrea Biavardi, uscito in edicola oggi, mercoledì 9 marzo 2016, ha svelato uno stralcio dell’ultimo interrogatorio in cui la donna conferma i rapporti di intimità intercorsi nel tempo tra lei e il suocero Andrea Stival. In particolare la Panarello con gli inquirenti cita l’estate scorsa, quando a suo dire Andrea Stival le chiese di accompagnarlo dall’urologo:”In estate mio suocero ha fatto una visita dall’urologo e voleva che fossi io ad accompagnarlo. Nei giorni seguenti mi disse che, invece, a seguito del mio rifiuto, era stato un amico ad accompagnarlo e che durante la visita l’urologo aveva preso una sondina e aveva esplorato il suo organo genitale che poi ebbe a mostrarmi perché arrossato. Mi disse che era andato dall’urologo perché faceva fatica ad urinare. Non ricordo altri particolari circa le sue zone intime. Riferì i contenuti della visita anche a mio marito senza entrare nei particolari, così come aveva fatto con me“. Parole che se fossero confermate dimostrerebbero l’alto grado di intimità tra il suocero e la nuora. 



La notizia più clamorosa delle ultime ore riguardo la vicenda processuale che vede come protagonista Veronica Panarello, accusata dell’omicidio del figlio Lorys, riguarda le presunte telefonate notturne intercorse tra la donna e il suocero Andrea Stival. Detto che il legale dello Stival, Francesco Biazzo, ha già tentato di ridimensionare queste indiscrezioni sostenendo che si trattava di telefonate effettuate di giorno e inerenti consigli sulle faccende domestiche, va aggiunto che secondo “ragusanews.com” l’uomo avrebbe deciso di consegnare spontaneamente agli inquirenti i suoi 3 cellulari, affinché questi possano chiarire la natura delle telefonate e in generale dei contatti intercorsi tra lo Stival e la nuora. Nel frattempo è partito il conto alla rovescia per il prossimo appuntamento tra i periti e la Panarello: appuntamento fissato nel carcere di Catania per il prossimo 17 marzo.



Andrea Stival continua a negare qualsiasi coinvolgimento nel delitto del piccolo Loris e l’esistenza di relazioni amorose con la sospettata. Dopo le accuse di Veronica Panarello, madre del bambino e nuora dell’indagato, Andrea Stival è stato sottoposto a diversi interrogatori da parte degli inquirenti, mirati a voler scoprire quanta verità sia contenuta nelle parole della donna. Il suocero di Veronica Panarello ha sempre mantenuto la stessa versione: non ha mai avuto nessuna relazione con la donna, né ha mai ucciso il piccolo Loris. Tuttavia pochi giorni fa sono emerse alcune indiscrezioni sui tabulati telefonici e che evidenziano che fra i due ci sarebbero state invece molte telefonate, anche a tarda notte. Andrea Stival, tramite il proprio legale Francesco Biazzo, ha voluto chiarire che cosa è successo. Il Giornale di Sicilia riporta alcune parole dell’avvocato difensore sulle telefonate, ammettendo la loro esistenza, ma sottolineando che sarebbero avvenute “tutte di giorno, e si sarebbero intensificate quando l’uomo, rimasto solo in casa nel maggio 2014 perché la figlia era andata a convivere con il fidanzato, aveva bisogno di consigli e aiuto per i lavori domestici”. La Procura di Ragusa ha sottoposto Andrea Stival ad un nuovo interrogatorio, come atto dovuto, che è durato circa 5 ore e che è avvenuto il 3 marzo scorso. L’uomo ha ribadito la propria versione ancora una volta. Ed è proprio in questa giornata che si verifica un nuovo scandalo che getta dubbi sulla vicenda. Un uomo di 65 anni si è presentato, armato di pistola, al tribunale di Ragusa chiedendo di poter incontrare Veronica Panarello. La notizia si è diffusa solo ora, a distanza di qualche giorno dal fatto, per via di ulteriori approfondimenti da parte degli inquirenti. L’uomo è stato fermato subito sul posto ed ha affermato, come riporta Il Giornale, di non avere alcuna intenzione di voler fare del male a Veronica Panarello. In quel giorno però era previsto solo l’interrogatorio di Andrea Stival che si è dichiarato “sbigottito dalle accuse infamanti” dI Veronica Panarello che continua ad indicarlo sia come proprio amante sia come vero assassino del piccolo Loris.