Dopo l’ultimo interrogatorio a Gabriele Defilippi, presunto assassino della professoressa Gloria Rosboch, sarebbe emersa un’indiscrezione importante ripresa anche oggi nel corso della puntata de La vita in diretta. C’era una quarta persona nella Twingo bianca insieme a Gabriele ed al suo ex amante Roberto Obert? La domanda sarebbe sorta dopo l’individuazione di una traccia di Dna non ancora identificata e sulla quale ora si concentrano le indagini. Secondo quanto emerso, si tratterebbe di 88 reperti classificati e che potrebbero far riferimento a tracce biologiche ma anche a possibili oggetti che magari alcuni complici potrebbero aver dimenticato o lasciato inavvertitamente in macchina e sui quali potrebbero essere rimaste le loro tracce. Maggiori risposte arriveranno solo dopo i risultati degli esami in corso, ma non è escluso che le tracce possano essere state lasciate anche nei giorni precedenti al delitto di Gloria Rosboch. Ecco perché il lavoro dei Ris partirebbe dalla raccolta di informazioni risalenti ai giorni precedenti al 13 gennaio per cercare di attribuire il Dna trovato ad un possibile quarto complice che, come sostenuto dagli ospiti in studio a La vita in diretta, non si esclude possa essere una donna.
Alla luce del secondo interrogatorio (secretato) a Gabriele Defilippi, presunto assassino di Gloria Rosboch, emergono alcune importanti indiscrezioni che aprono la strada a nuove domande. Qualcuno poteva salvare la professoressa Rosboch dalla morte per mano del 22enne e del complice Roberto Obert? Secondo quanto scrive oggi La Stampa, molte persone avrebbero potuto farlo, anche coloro che non sono entrate direttamente nella fase del delitto ma che si sono trasformate, consapevolmente o meno, in complici dei due presunti killer. Tra questi anche Sofia Sabhou che proprio pochi giorni prima dell’omicidio di Gloria aveva avuto direttamente da Gabriele una precisa confessione. “Robi voleva eliminare il problema uccidendola; mi diceva che sia Robi che la madre lo stressavano e che insistevano dicendo che l’unica soluzione del problema era quello di far fuori chi lo aveva querelato”, ha raccontato Sofia agli inquirenti dopo l’arresto dell’ex fidanzato Gabriele. La ragazza, tuttavia, non disse nulla alle Forze dell’Ordine dopo la scomparsa di Gloria Rosboch ma anzi, dopo l’omicidio si recò in Marocco, sua terra d’origine. Oltre a Sofia, chi altro sapeva o sospettava sia prima che dopo il delitto della professoressa ma non ha mai parlato? Il mistero sembra infittirsi sempre di più.
Sul caso di Gloria Rosboch ieri prima l’interrogatorio all’ex allievo Gabriele nonché suo carnefice assieme a Roberto Obert, è spuntato il mistero attorno alle due donne indagate e legate al delitto: Elisia Rossignoli, coinvolta nella truffa a Gloria Rosboch, e Sofia Sabhou, fidanzatina di Gabriele. L’anticipazione dei colleghi della Stampa riportava la clamorosa indiscrezione sulle due donne indagate anche loro per concorso in omicidio ma ancora ad oggi non ci sono state conferme né da parte della Procura di Ivrea né dalle dirette interessate. «Non ho ricevuto alcun avviso di garanzia, non ne so nulla», afferma Efisia in tv ieri a Pomeriggio 5; «non mi risulta sia indagata, né per la truffa né tantomeno per omicidio», le parole dell’avvocato di Sofia. E dunque come sono messe realmente le cose? Di sicuro ci sono atti ancora non pubblici, come il terzo uomo che spunta come altro indagato, la novità di questa mattina; si sicuro potrebbe essere tutto ridimensionato, come per Sofia che la sua colpa sarebbe stata quella di non riferire quanto detto poi in tv sulle uscite “strane” di Gabriele Defiippi, fino a due mesi fa suo fidanzato.
L’interrogatorio per Gabriele Defilippi, accusato del delitto di Gloria Rosboch assieme al compagno Roberto Obert e la madre Caterina Abbattista, ha evidenziato per la seconda volta in pochi giorni l’assoluta crisi fisica, mentale e psicologica: secondo i testimoni, l’ex allievo di Gloria Rosboch continua a perdere peso, con 53 chili per un metro e ottanta di altezza e il rischio addirittura di perdere i pantaloni nel tragitto tra auto polizia e la procura di Ivrea dove ieri si è tenuto il secondo interrogatorio nei suoi confronti. Crisi di pianto e pochi nuovi elementi, i testi sono secretati dunque di già non possiamo sapere ma di certo dalle mosse degli inquirenti nei prossimi giorni potremo capirne di più. Intanto emerge, dal quotidiano locale La Sentinella Canavese, la presenza di un terzo uomo nel registro degli indagati, dopo che ieri si è saputo delle indagini e accuse di concorso in omicidio per Efisia Rossignoli e Sofia Sabhou: l’uomo di cui ancora sono sconosciute le generalità a livello pubblico, sarebbe stato chiamato da Caterina per tentare di aggiustare una situazione che precipitava dopo il delitto e la pressione degli investigatori. Quelli delle due donne e nel nuovo uomo potrebbero non essere gli unici nomi coinvolti e per questo motivo forse sarà decisiva l’udienza di interrogatorio per Caterina, la madre di Gabriele, mercoledì prossimo, per cercare di capire l’intero quadro della situazione.
Ha parlato di nuovo Gabriele Defilippi, presunto assassino di Gloria Rosboch, nel corso del secondo interrogatorio fiume tenutosi ieri presso gli uffici della Procura di Ivrea. Con il precedente interrogatorio sono stati tanti gli elementi in comune: dalla durata (il primo nove ore, il secondo sette), all’interruzione a causa di una crisi di pianto del giovane arrestato, fino alle importanti rivelazioni che andrebbero a coinvolgere nuovi nomi. Secondo quanto riportato da “Metronews.it”, Defilippi avrebbe aperto il lungo interrogatorio di ieri, incentrato interamente sulla giornata dell’omicidio di Gloria Rosboch, con una frase: “Mi dispiace per quello che è successo, per la morte di Gloria”. Il giovane avrebbe confermato quanto già finora dichiarato, addossando le colpe del delitto a Roberto Obert, l’ex amante e complice, anche lui in carcere per l’omicidio di Gloria Rosboch. Gabriele avrebbe parlato anche della madre Caterina Abbattista, sostenendo ancora una volta la sua innocenza e la sua estraneità rispetto all’omicidio. Secondo quanto emerso nel corso della puntata di ieri della trasmissione La vita in diretta, la donna, in carcere con l’accusa di concorso in omicidio, sarà sentita il prossimo mercoledì. Nella medesima giornata verranno conferiti gli incarichi affinché vengano fatti nuovi ed irripetibili accertamenti sull’auto di Roberto Obert, la Twingo bianca sulla quale fu fatta salire Gloria Rosboch il giorno in cui fu uccisa. Dopo il secondo interrogatorio, anch’esso secretato, potrebbero essere indagate altre persone. Nelle passate ore si erano fatti i nomi di Efisia e Sofia, rispettivamente la donna 44enne la quale aveva ammesso di essersi invaghita di Gabriele e che aveva partecipato alla truffa dei 187 mila euro aiutando il 22enne (e per la quale risulta già indagata) e Sofia, la giovane marocchina 21enne ex di Defilippi in qualità di indagate per il delitto di Gloria Rosboch. Il procuratore di Ivrea in merito non avrebbe né confermato né smentito e le due dirette interessate alla trasmissione Pomeriggio 5 ieri avrebbero dichiarato la loro incredulità rispetto a questa indiscrezione. Nei loro confronti sarebbe ancora chiaro il capo di imputazione. Gli inquirenti avrebbero però confermato nuovi possibili indagati nell’ambito di quello che è stato definito un vero e proprio “delitto corale”. Ai microfoni della trasmissione di Rai 1 è intervenuto l’avvocato di Gabriele Defilippi che ha rivelato come il suo giovane assistito abbia chiarito molti aspetti dell’intricata vicenda, confermando anche il faccia a faccia con Obert: “Sì è previsto, non c’è ancora una data di massima ma a breve dovrebbe esserci questo confronto”, ha chiosato.