Padre Graziano, il frate congolese attualmente ai domiciliari con l’accusa di aver ucciso e occultato il cadavere di Guerrina Piscaglia, potrebbe presto tornare nuovamente in carcere. Dopo la sua recente intervista shock rilasciata per la trasmissione Pomeriggio 5 e ripresa da molti quotidiani, nella quale Padre Graziano ha riferito le presunte parole della casalinga scomparsa da quasi due anni e che a sua detta desiderava avere un figlio da un uomo di colore, ora c’è il rischio che possa tornare nuovamente dietro le sbarre. La Cassazione ha infatti accolto di recente il ricorso del pm che chiedeva l’annullamento dei domiciliari. La decisione spetterà ora al Tribunale del Riesame di Firenze presso il quale sono stati passati gli atti. Intanto, a dire la sua su Padre Graziano, unico imputato per la scomparsa di Guerrina Piscaglia, è stata anche la criminologa Roberta Bruzzone, consulente dell’avvocato Nicoletta Detti, parte civile per Mirco e Lorenzo Alessandrini, ovvero marito e figlio della casalinga di Ca’ Raffaello e che ha fatto perdere misteriosamente le sue tracce il primo maggio del 2014. Ai microfoni di ArezzoTv, Roberta Bruzzone ha dichiarato: “Sulla scorta degli elementi fino ad oggi esaminati e anche alla luce delle testimonianze che sono emerse nel corso del dibattimento, ritengo sia il profilo di una manipolatore”, ha sostenuto in riferimento a Padre Graziano. Per la criminologa, l’ex parroco di Ca’ Raffaello sarebbe perfettamente in grado di mentire ma anche di saper gestire anche vite parallele, “una persona capace di manipolare persone e circostanze”. Secondo la ricostruzione della Bruzzone, Padre Graziano sarebbe perfettamente una persona capace di uccidere. La criminologa sarà sentita in aula a metà del prossimo mese di maggio in occasione della prossima udienza con protagonista il religioso ora ai domiciliari.