Il caso relativo all’uccisione del giovanissimo Lorys Stival avvenuta il 29 novembre del 2014 a Santa Camerina Croce in provincia di Ragusa, continua a mantenere banco soprattutto in ragione di diverse questioni ancora tutte da decifrare da parte degli inquirenti che se ne stanno occupando. In particolare la posizione della madre del piccolo Lorys, Veronica Panarello non appare chiara con un racconto da lei reso, più volte nel corso delle settimane rivisto e ricco di colpi di scena chiamando in ballo altri componenti della famiglia dove si intrecciano presunte relazioni extraconiugali. Proprio la Panarello in questi giorni è oggetto dell’analisi degli inquirenti che hanno disposto una particolare risonanza magnetica per accertare le situazioni neurologiche, radiologiche, morfologiche e funzionali. In ragione della risonanza si va verso uno slittamento dell’udienza che era stata fissata per il prossimo 11 maggio.



Il caso di Veronica Panarello torna di attualità dopo le ultime due novità fornite dal settimanale Giallo e dai pettegolezzi sempre più insistenti sul web, forniti da Urban Post e il Gazzettino: per il delitto di Lorys Stival purtroppo ancora non si trova una quadra e le continue versioni della mamma Veronica non stano aiutando un normale svolgimento del processo che il prossimo 15 maggio vedrà una svolta decisiva, con il risultato della perizia psichiatrica effettuata sulla donna. Dopo lo scandalo provocato dalle parole di Veronica Panarello a riguardo del rapporto con il suocero e le accuse rivolte a lui di essere il vero esecutore dell’omicidio del piccolo Lorys, spunta un altro pettegolezzo che andrebbe ovviamente verificato con gli stessi protagonisti coinvolti. Al momento non ci sono state reazioni dopo la notizia apparsa sul web per cui Veronica avrebbe avuto una relazione anche con il cognato, il fratello del marito Davide Stival. Le voci di paese ripetono che Veronica era solita tradire il marito anche in altri casi, ma ovviamente prima di affermarlo concretezza vi dovrà essere accurata indagine per capire se la sua vita extra-matrimoniale ha inciso in maniera rilevante e se sì in che modo sul delitto del piccolo bambino.



Il giallo sul delitto del piccolo Lorys Stival e che vede accusata ed attualmente in carcere la madre Veronica Panarello, entro il prossimo 15 maggio subirà un’attesa svolta in occasione dell’esito della perizia psichiatrica della donna. Il risultato sarà depositato entro la data indicata dai periti incaricati dai giudici. Come sottolinea la nota criminologa Roberta Bruzzone sulle pagine del settimanale “Giallo”, la proroga della perizia con la quale si stabilirà la capacità di intendere e di volere di Veronica Panarello, sarebbe da attribuire alle recenti dichiarazioni della donna, che chiama in causa il suocero Andrea Stival accusandolo di essere il reale assassino del figlioletto Lorys. Prima di ripercorrere le tappe salienti dell’intera inchiesta, la Bruzzone ha sottolineato come saremmo davanti al terzo cambio di versione da parte della giovane madre di Santa Croce Camerina, a suo avviso giunto “a orologeria”. Nella sua prima versione sostenuta per un anno, Veronica Panarello si definiva totalmente estranea rispetto alle accuse. A smentire la versione sarebbero state le immagini delle telecamere che avrebbero così anticipato la seconda attesa versione dell’imputata per il delitto di Lorys Stival. In quell’occasione Veronica Panarello si era resa protagonista di una confessione a metà: pur ammettendo di aver portato il bambino nel canalone e di aver occultato il suo corpo, aveva parlato di un incidente domestico secondo il quale Lorys si sarebbe strangolato da solo mentre giocava con le fascette in plastica da elettricista. Secondo Roberta Bruzzone, sarebbe da considerare “improbabile” che questo “provvidenziale cambio di versione” sia solo il frutto del caso, poiché avrebbe “preceduto di un soffio la richiesta avanzata dalla difesa della donna di rito abbreviato subordinato alla perizia psichiatrica”. Proprio la perizia rappresenterebbe per la presunta assassina di Lorys l’unica via d’uscita ed in concomitanza con il suo inizio Veronica Panarello avrebbe sfoggiato la sua terza ed ultima versione, nella quale accusa il suocero Andrea Stival del delitto. “Credo che questo ‘balletto’ nelle versioni non faccia altro che irrobustire l’ipotesi di una sua piena imputabilità”, ha commentato la criminologa. “Se i periti, come trapela dalle indiscrezioni, la pensano come me, Veronica Panarello rischia una condanna a 30 anni, considerato lo sconto di pena previsto dalla scelta del rito abbreviato”, ha quindi chiosato, sottolineando il rischio a carico della Panarello.

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