Il dolore è grande per uno come Dario Fo: ha perso Gianroberto Casaleggio, un amico e una speranza per il il Movimento 5 Stelle, fin dall’origine appoggiato dal premio nobel per la Letteratura, anche se ha spesso riservato qualche punzecchiatura che tanto facevo sorridere lo stesso Casaleggio. Intervistato da Rainews24, Dario Fo a voluto ricordare così l’amico e fondatore M5s: «Sarà durata ma il movimento ha tutte le forze per andare avanti. Non è possibile invece tracciare un paragone tra Gianroberto e Matteo Renzi, perché tra i due c’è un abisso, una grande differenza sul piano morale, civile e di cultura. In sostanza, è un gruppo che si rifiuta di avere denaro pubblico e un altro ce arranca per avere denaro non importa da chi», si sfoga l’amico fraterno di Casaleggio e marito di Franca Rame. Fo parlerà anche domani per i funerali che si terranno alle ore 11 presso la chiesa di Santa Maria delle Grazie: un discorso sicuramente commosso e che proverà ad illustrare anche il lascito di questo uomo discusso ma comunque importante per la storia politica italiana.



Alla camera ardente di Gianroberto Casaleggio sono arrivati in questi minuti, dopo Beppe Grillo, anche l’intero direttorio del Movimento 5 Stelle, tutti sotto braccio e affranti per la perdita del fondatore. Una camera ardente in forma privata e non aperta al pubblico è quella che è stata allestita presso l’Istituto Auxologico di Milano dove era ricoverato prima della morte di ieri mattina. La famiglia ha scelto così, solo parenti, collaboratori stretti e amici particolari per poter rendere omaggio al co-fondatore del Movimento 5 Stelle. I membri che ora hanno il difficile compito di portare avanti il progetto grillino sono proprio quel direttorio scelto mesi fa dalla coppia Grillo-Casaleggio: Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista, Roberto Fico, Carlo Sibilia e Carla Ruocco. Presenti anche Danilo Tondelli, Carlo Martelli e Paola Bedori, ex candidata sindaco a Milano che hanno portato omaggio a Gianroberto assieme al neo candidato milanese, Gianluca Corrado. Grillo invece, dopo essere arrivato in prima mattina, ha lasciato l’ospedale non ripassando dove c’erano i giornalisti, volendo evitare altre domande e interviste.



Iniziano ad arrivare in tanti alla camera ardente per Gianroberto Casaleggio, allestita proprio dove è morto ieri mattina, all’Istituto Auxologico Italiano in via Mosè Bianchi, Cusano Dilanino (Milano). Poco fa è arrivato Beppe Grillo, amico e fondatore assieme al visionario leader della Casaleggio & Associati del Movimento 5 Stelle. Visibilmente scosso, commosso e stonato dalla marea di giornalisti e fotografi che all’ingresso del camera ardente hanno provato a sentire qualche parola del grande amico di Casaleggio: Grillo non ha voluto dire nulla, ha solo tranquillizzato che magari dopo all’uscita rilascerà qualche breve dichiarazione. Se ne va un pezzo importante di un movimento politici che Grillo e la nuova classe di dirigenti/militanti hanno potuto costruire anche e sopratutto grazie all’opera di Gianroberto Casaleggio. Ma prima di tutto, e questo lo si vede dalle immagini, per il di norma furente Grillo oggi è una giornata di tristezza: è scomparso un amico, e questo vale più di mille analisi politiche in questo momento.



È scomparso lui, il grande Gianroberto Casaleggio, per tanti, specie per i militanti del Movimento 5 Stelle, era il vero punto di riferimento, magari nascosto, ma molto vicino a scelte, strategie e modalità di comunicazione. Assieme a Beppe Grillo, il fondatore del M5s è il personaggio più importante della storia del movimento e lo si vede in queste ore dalla tantissime dimostrazioni di affetto che arrivano da ogni parte d’Italia per i suoi “cittadini”. Parla la “pupilla” Virginia Raggi, volto nuovo e speranza dei due “dioscuri” fondatori e che ha voluto ricordarlo così: «Oggi il modo migliore per ricordarlo è guardare avanti e vincere a Roma. Chi crede o spera che ci fermeremo si sbaglia, il M5s continuerà a correre più forte di prima, perché è quello che Gianroberto avrebbe voluto». Una possibilità che lo stesso Casaleggio avrebbe molto apprezzato: fin agli ultimi giorni la sue dedizione per le campagne M5s è stata costante, nonostante la malattia non rendesse semplice ormai più niente. 

“I funerali di Gianroberto Casaleggio si celebreranno a Milano giovedì 14 aprile alle ore 11 presso la chiesa di Santa Maria delle Grazie”. Ecco l’annuncio su Twitter del leader del M5s Beppe Grillo, dopo la scomparsa ieri del cofondatore del movimento. Gianroberto Casaleggio era malato da tempo. Si è spento a causa di un ictus, come riporta la Repubblica: era ricoverato nel capoluogo lombardo all’Istituto Auxologico Italiano da qualche giorno ed era entrato nella struttura con un altro nome per questioni di privacy. Qui è stata allestita la camera ardente. Negli ultimi mesi il cofondatore del Movimento Cinque Stelle era in cura in questo ospedale per problemi cardiovascolari e neurologici. Aveva 61 anni e ne avrebbe compiuti 62 il prossimo 14 agosto. Nell’aprile 2014 era già stato operato d’urgenza al cervello per un tumore: all’epoca i medici avevano previsto solo sei mesi di vita e invece Gianroberto Casaleggio è deceduto dopo due anni.

Se ne è andato Gianroberto Casaleggio: il co-fondatore del Movimento 5 Stelle assieme a Beppe Grillo ha riscritto la storia recente della politica italiana. Senza trionfalismi, è un dato di fatto: dal periodo post prima repubblica, il bipolarismo che ne è uscito è stato di fatto superato dall’arrivo dei grillini che hanno aperto un terzo fronte anomalo e di rottura che ancora oggi non si comprende bene che tipo di futuro avrà, specie ora che i due fondatori per motivi diversi rimarranno lontano dalla scena politica. Un vuoto che certamente rimane, prima di tutto personale per i tanti che lo hanno conosciuto tra amici, parenti e tutti i militanti M5s che in queste ore stanno rendendo onore all’ideologo del movimento. La politica intera anche a livello istituzionale ha voluto salutare il politico non politico, l’eversore con il sogno (oggettivamente utopico) della rete come unica grande potenza del futuro: da Renzi a Mattarella passando per l’intero arco istituzionale del Parlamento, per un giorno le tensioni si sono fermate e hanno reso omaggio a Casaleggio (anche se forse lui non avrebbe voluto). «Voglio esprimere il cordoglio mio, del governo e del Pd alla famiglia di Casaleggio, a Grillo e al Movimento 5 Stelle e anche a tutte le esperienze che da Casaleggio hanno tratto origine in questi anni. Noi abbiamo avuto un radicale dissenso su molte cose ma davanti al dolore esprimiamo un sentimento di prossimità mia e del governo», ha voluto riferire il premier Renzi dall’Iran dove è in viaggio istituzionale. È voluto intervenire anche il Presidente della Repubblica che si è detto “particolarmente colpito dalla prematura scomparsa di Gianroberto Casaleggio, intellettuale, editore, protagonista innovativo e appassionato”. Se ne va un protagonista che ha attaccato la politica “normale”, un eversore che contestava le istituzioni, come racconta in questa intervista a Lucia Annunziata nel 2014.